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La Prima Estate, i live imperdibili della seconda edizione

Mancano solo due settimane al doppio appuntamento del festival versiliese che punta su nomi in esclusiva: Metro Boomin, Nas, Bon Iver e il ritorno di Jamiroquai

Autore Tommaso Toma
  • Il1 Giugno 2023
La Prima Estate, i live imperdibili della seconda edizione

La Prima Estate, foto di Francesco Prandoni

Sin dal suo debutto in riviera versiliese, La Prima Estate si è contraddistinto come un festival dalla line up di qualità e mai scontata. Ed è anche inusuale vedere in Italia un festival che si dipana su due weekend (16-18 giugno e 23-25 giugno), senza concentrare il cartellone su una classica tre giorni. Immaginiamo che questa strategia sia dettata dal fatto che una volta che si soggiorna in un luogo magico come la Versilia (unica pecca i prezzi salatissimi delle strutture alberghiere) si decida anche di godersi della opportunità che il territorio offre.

Dalle spiagge in sabbia e perfette per il relax, alle escursioni più muscolari nelle non lontane Alpi Apuane. Oppure si può decidere di fare intriganti tour in bici tra colline e lungomare. Senza dimenticare l’arte. C’è la vicina Pietrasanta che da sola vale una sosta nella piazza del Duomo per un aperitivo, tra sculture in marmo e installazioni. Dulcis in fundo, la gastronomia: come dimenticarsi del gusto? Ma facciamo un rapido elenco degli show de La Prima Estate che – secondo noi – non potete assolutamente perdervi.

Nas, Bicep, Bon Iver: i live più attesi de La Prima Estate

Partiamo subito dal primo giorno del festival, venerdi 16 giugno. Dalle caotiche e oscure strade del Queens, sfondo urbano e popolare del suo capolavoro d’esordio, Illmatic, al palco de La Prima Estate. Nas chiuderà la prima serata ed è pronto a portare al Lido di Camaiore tutto il suono inconfondibile della East Coast e i brani che lo hanno reso una delle colonne portanti dell’hip hop in tutto il mondo. Uno show a cui assistere almeno una volta nella vita.

Il 17 saremo quasi tutti pronti per assistere a uno degli show sicuramente tra i più intensi del festival. Quello di Bon Iver, che aveva già dimostrato a novembre di stupire non solo con il suo repertorio musicale ma con una messinscena di grande qualità grazie a un prezioso lavoro di light design. Non sappiamo se arriverà sul palco con lo stesso set up scenografico (molto probabile che non porterà gli stessi giganteschi specchi che erano presenti al Forum di Milano). Ma non si pongono dilemmi quando sul palco compare Justin Vernon e i suoi accoliti.

Ma la nostra curiosità assoluta il 17 va sull’eroina indie USA, Japanese Breakfast. Nome in arte di Michelle Zauner, che finalmente vedremo dal vivo. E che il nostro Piergiorgio Pardo aveva intervistato tempo fa sul suo ultimo disco in studio Jubilee e sul suo toccante libro autobiografico, Crying in H Mart. Io la vidi dal vivo oramai nel lontanissimo 2016 e sono certo che il suo spettacolo sarà tutt’altra cosa da quell’acerbo set.

Il giorno dopo assolutamente da ballare dall’inizio alla fine sarà il set dei Bicep. Nel loro nome ci sta già tutto: in inglese significa bicipite, ma è anche l’acronimo di un esperimento di astrofisica. Il sound del duo irlandese (Andy Ferguson e Matt Mc Briar) è muscolarità e fuga verso l’ignoto. La loro house mai dal gusto retromaniaco s’intreccia con una densa ambient e la techno più contemporanea. Un pensiero personalissimo, avrei scambiato le line up del sabato e domenica. Solo perché era bello iniziare il sabato notte ballando e finire la domenica rilassandosi con le melodie di Bon Iver.

Sul palco anche Metro Boomin e Jamiroquai

Nel secondo weekend svettano due imperdibili, il ritorno dei Jamiroquai in Italia e l’arrivo per la prima volta di Metro Boomin. L’ultima volta che abbiamo visto su un palco Jason Kay Jay con tanto di caschetto luminoso era il 2017 e ci presentò anche la “gioia della sua vita”, la piccola figlia Carla. Ora è venuto il momento di celebrare i 30 anni di attività della band e rispolverare grandi classici per noi sotto le stelle della Versilia magari sentendo anche qualche inedito. Mentre sono stati ristampati in vinile tutti gli album di Kay Jay.

Se negli ultimi dieci anni il sound della trap si è trasformato, è anche merito di Metro Boomin. Dal 2013 ad oggi, la mano e la mente di Metro Boomin hanno scolpito molte delle produzioni più iconiche d’Oltreoceano, plasmando tappeti musicali per artisti come Young Thug, Travis Scott, 21 Savage, The Weeknd e Drake, solo per citarne alcuni. Il 25 giugno suonerà in Italia per la prima volta in assoluto.

Ci vediamo sotto al palco de La Prima Estate?

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