Interviste

Sadturs & KIID, No Regular Producers

Esce oggi il secondo capitolo del progetto dei due giovanissimi produttori che stanno ridefinendo il sound della trap in Italia: nella nostra intervista si raccontano per la prima volta, dall’importanza di Ghali per il loro percorso all’incontro con Anyma

  • Il25 Luglio 2025
Sadturs & KIID, No Regular Producers

Se dovessimo stilare un elenco dei nomi che negli ultimi anni hanno riplasmato il suono della trap italiana, ai primi posti ci sarebbero senza dubbio Sadturs & KIID. Rispettivamente classe 2002 e 2003, per Francesco e Lorenzo No Regular Music non è solo il titolo della loro “saga” iniziata nel 2023 e proseguita oggi con l’uscita del secondo capitolo, ma un vero e proprio modo di concepire il fare musica: sperimentare, rompere gli schemi, essere «un pallino nero rispetto a tutti i bianchi» e «fare delle scelte che siano giuste per noi e il nostro flusso, non per l’industria», come raccontano nella loro prima intervista in assoluto.

Sarà per questo che Ghali, loro padrino artistico che nel 2021 li firma nella sua Sto Records e che anche grazie a loro sembra aver trovato quella linfa degli inizi nella trap, parlando di Sadturs & KIID ha detto che «vedo un’altra volta quello che è successo con Charlie Charles anni fa, quell’alchimia in studio quando c’è un movimento di squadra dietro» e che tutta la nuova generazione (riunita nei loro progetti) ha almeno un brano prodotto da questi due enfant prodige che con i loro suoni acidi sembrano sputati fuori direttamente da Detroit ma che si sono incontrati sull’asse Milano-Jesi.

Sadturs & KIID, foto di Antonio De Masi

«Ci siamo conosciuti su Instagram nel 2018. Io vivevo ancora nelle Marche e facevo le superiori», racconta KIID. «Avevo visto un suo progetto che mi è piaciuto molto e gli ho scritto. Da lì abbiamo iniziato a sentirci, anche se per un po’ ci siamo persi di vista. Nel 2022 mi sono trasferito a Milano con un ragazzo delle Marche che conoscevamo entrambi».

«In quel periodo io avevo già conosciuto Astro, che a sua volta era amico di questo ragazzo», continua Sadturs, «la prima volta che ci siamo incontrati dal vivo è stato in uno studio in Viale Certosa, veramente trap. In quell’occasione abbiamo fatto 20 beat, una sessione crazy». «Sì, c’è stata subito una sinergia pazzesca, e abbiamo deciso di andare avanti», aggiunge Lorenzo. «Abbiamo iniziato a lavorare insieme su Astro, e poi sono arrivati Tony Boy, Artie… Siamo emersi tutti insieme». È qui che risuonano le parole di Ghali, che dell’emergere tutti insieme in un unico movimento ne sa qualcosa.

L’importanza di Ghali per Sadturs & KIID

«Lui è stato importantissimo per noi», prosegue KIID. «Siamo cresciuti ascoltando la sua musica, e conoscendolo posso dire che è un’ispirazione non solo artisticamente, ma soprattutto umanamente. Il modo in cui vede le cose, i suoi gusti, come affronta certe cose. Ghali per noi è sempre presente». «Che sia il progetti di Astro o il nostro ci tiene un sacco a “superivisionare”, a condividere con noi le sue idee», racconta Sadturs.

“Crescita”, per altro, è un concetto fondamentale per descrivere No Regular Music 2, che rispetto al primo capitolo spinge la sperimentazione un po’ più in là, offrendo una maggior varietà nelle produzioni ma senza perdere quel tocco caratteristico che li contraddistingue. «Ci sentiamo molto cresciuti rispetto al primo No Regular Music», dice KIID a proposito. «Siamo maturati, e avevamo l’esigenza di fare una cosa che rispecchiasse chi siamo oggi. In questo disco c’è un level up nel sound rispetto al primo».

La collaborazione con Anyma

E infatti nella tracklist spicca una co-produzione niente meno che con Anyma (tra i dj e producer attualmente più ricercati al mondo, con alle spalle una residency allo Sphere di Las Vegas, diventando così il primo artista di musica elettronica ad esibirsi nella venue), che insieme a Sadturs, KIID e Miles firma una base techno potentissima per un esercizio di stile di Faneto. «Quel brano nasce in realtà mesi prima dell’incontro con lui», racconta KIID. Eravamo in studio con Faneto e Glocky ed era un pezzo puramente trap, inizialmente non c’era nemmeno l’idea di inserirlo nel disco. Poi Sad è andato in America e lascio continuare a lui la storia…».

«Io ero in America con Miles e Anna per lavorare alle sue cose, e siamo entrati in contatto con Anyma perché lui era interessato a collaborare con Anna», prosegue Sadturs. «Così ci siamo incontrati e abbiamo ascoltato un sacco di musica, ci siamo scambiati le cose che facevamo e abbiamo fatto sessione io, lui e Miles. Quando lui ci ha detto di essere molto attirato dalla scena rap italiana e di voler provare a fare qualcosa con gli artisti gli ho parlato di No Regular Music 2. Ha sentito Cos’hai preso ed è impazzito: ha subito voluto fare un remix di quella traccia e l’abbiamo chiusa quella sera stessa. Ecco, quella è la cosa più no regular di tutto il disco». «A noi è arrivata mentre eravamo con Ghali, ed è stato lui a dirci che doveva assolutamente finire nel disco», svela KIID.

Proprio quella con Faneto, Anyma e Miles, per Sadturs, è la collaborazione più no regular dell’intero progetto. «Sono proprio dei mondi diversi che si incontrano ed è uscito qualcosa di incredibile», afferma. Per KIID, invece, la combo più sorprendente è stata quella – seppur non inedita – tra Ghali e thasup. «Loro avevano già collaborato ma sono passati anni e entrambi sono cambiati, eppure sono riusciti di nuovo a tirare fuori qualcosa di assurdo».

Gli artisti presenti in “No Regular Music 2” di Sadturs & KIID

In No Regular Music 2, però, non ci sono solo giovani big della scena come i sopracitati Ghali e thasup, Artie 5ive, Anna, Tony Boy, Simba La Rue, Shiva e l’immancabile Astro, ma anche nuove leve come Rrari dal Tacco, Enny P, Flaco G, Glocky, Melons, Lito, Nubi, Over Lapa, Aira e Waze RRX. «Quello degli emergenti è un mondo che ci interessa tantissimo, quindi appena ascoltiamo qualcuno che ci piace cerchiamo di collaborarci. Abbiamo sempre le orecchie aperte rispetto a quello che ci succede intorno», spiega KIID. «Puntiamo tanto sugli emergenti perché vogliamo puntarci così come hanno fatto altri con noi», aggiunge Sadturs.

Questo rende NRM una sorta di manifesto generazionale, un annuario aggiornatissimo e futuristico (come il trailer che ha anticipato il progetto, concepito durante una session in una villa sul lago a Stresa) per capire oggi quali sono i nomi che costruiranno il domani. «Il fatto di avere solo nostri coetanei e non i veterani della scena non è una cosa architettata, ma succede perché ci troviamo nel flusso», spiegano loro. «Per noi è naturale pensare di inserire gli artisti con cui lavoriamo di più, che ascoltiamo di più. Questo disco, così come quello precedente, non nasce da zero, ma ci sono pezzi che avevamo già».

E sugli artisti con cui collaborerebbero al di fuori della scena rap, Francesco e Lorenzo non hanno dubbi: «A me piacerebbe lavorare Blanco. Il suo ultimo pezzo mi è piaciuto molto», svela KIID. «Per la deluxe di No Regular Music avevamo fatto una sessione con Morgan in cui avevamo concepito insieme il beat, la musica, e quello è stato un confronto molto utile con un artista che ha alle spalle anni e anni di esperienza e cultura», aggiunge Sadturs. Ma se mi chiedi un artista non rap con cui collaborerei ti direi sicuramente Tiziano Ferro».

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