Diddy è stato accusato di stupro e aggressione dall’ex compagna Cassie

Sean “Diddy” Combs è stato citato in giudizio giovedì dalla cantante R&B e compagna di lunga data Cassie con l’accusa di averla ripetutamente maltrattata fisicamente nel corso di un decennio e nell’accusa è compreso anche un caso di stupro.

In una causa depositata presso il tribunale federale di Manhattan, gli avvocati di Cassie (nome completo Casandra Ventura) hanno affermato che la donna “ha sopportato per oltre un decennio il comportamento violento e le richieste disturbate di Diddy”. Tra cui ripetute percosse fisiche e l’obbligo di “impegnarsi in atti sessuali con sex worker di sesso maschile” mentre lui si masturbava.

Secondo la denuncia, dopo aver tentato di separarsi da Diddy nel 2018, Combs “l’ha costretta a entrare in casa sua. E l’ha violentata mentre lei diceva ripetutamente ‘no’ e cercava di allontanarlo”.
“La signora Ventura è ora riuscita a fuggire completamente dal signor Combs. Ma il danno che le aggressioni e lo stupro che Diddy le ha fatto subire per quasi un decennio la perseguiteranno per sempre”, ha scritto l’avvocato di Cassie Douglas Wigdor, che ha intentato una serie di casi di abusi sessuali di alto profilo. “Tuttavia, non può continuare a vivere in silenzio su ciò che ha subito. Il signor Combs rimane immensamente potente e immensamente pericoloso”.

Diddy ha definito le accuse di Cassie “offensive e oltraggiose”

In una dichiarazione, l’avvocato di Diddy – il noto difensore delle celebrità Ben Brafman – ha detto che il suo cliente “nega con veemenza queste accuse offensive e oltraggiose”.

“Negli ultimi 6 mesi, il signor Combs è stato sottoposto alla persistente richiesta di 30 milioni di dollari da parte della signora Ventura. Con la minaccia di scrivere un libro dannoso sulla loro relazione. Richiesta che è stata inequivocabilmente respinta come un palese ricatto”, ha detto Brafman. “Nonostante abbia ritirato la sua minaccia iniziale, la signora Ventura è ora ricorsa alla presentazione di una causa piena di bugie infondate e oltraggiose. Con l’obiettivo di infangare la reputazione del signor Combs e di ottenere un giorno di paga”.

Nella sua dichiarazione, Wigdor ha contestato le accuse di Brafman sulle trattative di accordo. “Il signor Combs ha offerto alla signora Ventura otto cifre per farla tacere e impedire la presentazione di questa causa. Lei ha respinto i suoi sforzi e ha deciso di dare voce a tutte le donne che soffrono in silenzio. La signora Ventura dovrebbe essere applaudita per il suo coraggio”.

La relazione tra Cassie e Diddy

Ventura, che ha avuto una relazione pubblica con Diddy per 11 anni fino alla separazione nel 2018, racconta di aver conosciuto il magnate dell’hip hop nel 2005, quando lei aveva solo 19 anni e lui 37. Dopo che lui l’ha scritturata per la sua etichetta Bad Boy Records, la Ventura afferma che Combs l’ha “attirata” in una relazione sentimentale, in cui “ha esercitato un controllo totale sulla vita personale e professionale della signora Ventura”. “Ha fornito strade senza precedenti per il successo dell’aspirante artista. Ma in cambio ha preteso obbedienza, lealtà e silenzio”, scrivono gli avvocati nella denuncia.

Durante la relazione, Ventura dice di aver subito “episodi di abusi orribili”. Tra cui momenti in cui Diddy andava in “collera incontrollabile” e “picchiava selvaggiamente la signora Ventura”. Dice che lui le ricordava la sua capacità di farle del male, anche chiedendole di portare la sua pistola nella borsa.

Diddy e l’esplosione dell’auto di Kid Cudi

In un’accusa particolarmente eclatante, la Ventura sostiene che Diddy avrebbe fatto “esplodere” un’auto di Kid Cudi nel 2012. Dopo aver saputo che il rapper era “romanticamente interessato” a lei. “Il signor Combs disse alla signora Ventura che avrebbe fatto esplodere l’auto di Kid Cudi. E che voleva assicurarsi che il rapper fosse a casa con i suoi amici quando sarebbe successo”, scrivono gli avvocati della Ventura. “In quel momento, l’auto di Kid Cudi è esplosa nel suo vialetto”.

Dopo anni di “ripetuti tentativi” di “sfuggire al suo stretto controllo sulla sua vita”, Ventura afferma che nel settembre 2018 lei e Combs sono andati a cena in un ristorante italiano a Malibu “per quello che lei credeva sarebbe stata una discussione sulla conclusione definitiva della loro relazione”. Invece, lui “si è introdotto a forza nell’appartamento di lei e ha cercato di baciare la signora Ventura”. Mentre lei “gli diceva di fermarsi e cercava di spingerlo via”.

“Il signor Combs ha poi tolto con la forza i vestiti alla signora Ventura e si è slacciato la cintura”, racconta la donna. “Ha proceduto a violentare la signora Ventura mentre lei ha ripetutamente detto ‘no’ e ha cercato di spingerlo via”.

Combs è l’ultimo dirigente musicale di alto profilo ad aver affrontato accuse inquietanti di abusi sessuali nell’ultimo mese. La settimana scorsa l’ex presidente della Recording Academy e direttore generale Neil Portnow è stato citato in giudizio per accuse di violenza sessuale; lo stesso giorno il dirigente dell’etichetta Antonio “L.A.” Reid è stato colpito da accuse simili. Il mese scorso, Kenny MacPherson, dirigente editoriale di lungo corso, è stato denunciato per molestie sessuali, con l’accusa di aver sottoposto una donna a un “assalto di avance sessuali indesiderate”.

Le nuove leggi emanate a New York e in California sulle cause per abusi e stupro

Tutte e tre le cause, come la nuova contro il magnate dell’hip hop, sono state intentate in base a leggi di recente emanazione a New York e in California, che hanno rivisto i limiti di tempo per intentare cause per abusi. Nella sua denuncia contro Diddy, la Ventura ha ringraziato espressamente i legislatori per aver approvato queste nuove leggi. Affermando che le avrebbero permesso di cercare “giustizia” dopo che non era stata “in grado di parlare contro gli anni di abusi subiti”.

“Dopo anni di silenzio e di oscurità, sono finalmente pronta a raccontare la mia storia e a parlare per conto mio e a beneficio di altre donne che devono affrontare violenze e abusi nelle loro relazioni”, ha dichiarato Cassie in un comunicato. “Con l’avvicinarsi della scadenza della legge sui sopravvissuti adulti di New York, è stato chiaro che questa era l’occasione per parlare del trauma che ho vissuto e dal quale mi riprenderò per il resto della mia vita”.