Apple e i podcast a pagamento: la strada giusta per contrastare Spotify?
La Mela valuta un prodotto audio a pagamento, una mossa rischiosa data la proliferazione di podcast gratuiti supportati da pubblicità
Negli ultimi 10 anni e mezzo, Apple ha influenzato il settore dei podcasting consentendo ai creators di raggiungere il pubblico senza dover pagare un centesimo.
Ma le recenti conversazioni della società con i partner creativi sull’introduzione di un prodotto premium lanciano segnali controversi. Il regno del colosso di Cupertino potrebbe subire un duro colpo.
Gli incontri sono in corso almeno dallo scorso autunno – secondo The Hollywood Reporter – e potrebbero aprire diversi scenari.
La sfida ai competitor
È chiaro che l’impero guidato da Tim Cook, dopo due anni passati a confrontarsi con la rivale dello streaming Spotify, ha investito centinaia di milioni di $ per allinearsi con alcune delle personalità più popolari nel podcasting.
Insomma, Apple, non si accontenta più di stare seduta a bordo campo:
«C’è un’enorme opportunità sotto il loro naso con 1,4 milioni di dispositivi iOS in tutto il mondo», afferma l’analista di Wedbush Securities Daniel Ives, «e non vogliono farsela scappare». Al momento Apple ha però rifiutato di commentare i suoi piani per il podcasting.
Gran parte della crescita dell’industria del podcasting negli ultimi 10 anni può essere fatta risalire a Apple e al suo ex CEO Steve Jobs, che nel ’05 ha portato il podcasting nel mainstream aggiungendo il supporto del mezzo a iTunes.
Alcuni anni dopo, la società ha introdotto un’app Podcast separata che è diventata rapidamente la principale piattaforma di distribuzione per il mezzo.
Ma Apple, che ha incassato $ 275 miliardi di vendite nell’anno fiscale 2020, si è astenuta dal trasformare il podcasting in un’impresa per fare soldi. Un settore relativamente piccolo, che secondo le stime dell’Interactive Advertising Bureau avrebbe portato quasi $ 1 miliardo di entrate pubblicitarie negli USA lo scorso anno.
Posizione minacciata?
Ora, tuttavia, la posizione di Apple come piattaforma principale per l’ascolto di podcast è minacciata poiché l’azienda deve affrontare un’accesa concorrenza da giganti della tecnologia e dei media tra cui Spotify, Amazon e SiriusXM.
Negli anni Apple ha anche posto l’accento sulla sua crescente attività di servizi, con la quale offre già prodotti in abbonamento per musica, tv, videogiochi e videofitness.
Ma dovrà procedere con attenzione mentre esplora l’introduzione di abbonamenti al podcasting, un’attività che è stata a lungo finanziata in gran parte attraverso la vendita di pubblicità.
Molti podcaster di lunga data sono sostenitori di un mezzo libero e accessibile, e gli ascoltatori devono ancora dimostrare l’appetito per i servizi premium, come la startup Luminary di due anni.
Anche Spotify, che ha una solida attività di abbonamento musicale con 144 milioni di membri, si è astenuto dal mettere i suoi podcast dietro un paywall.
E gli analisti di Citi hanno recentemente messo in dubbio se l’investimento in podcast di Spotify possa ripagare, osservando il 15 gennaio che la cadenza dell’azienda di aggiunte di abbonati Premium e dati di download «non mostra alcun vantaggio materiale».
Ives afferma che Apple potrebbe avere meno difficoltà con gli abbonamenti premium se offrisse una selezione curata di contenuti esclusivi e originali. Proprio come nel caso di Apple TV +, lanciata nel 2019 con The Morning Show interpretato da Jennifer Aniston e Reese Witherspoon.
Il gap con Spotify
Apple ha rilasciato una manciata di podcast, ma deve ancora perseguire progetti o talenti di alto profilo come Spotify. Lo scorso autunno, la piattaforma svedese ha pagato profumatamente per portare The Joe Rogan Experience, regolarmente lo spettacolo numero 1 nella classifica dei podcast di Apple, esclusivamente sulla sua piattaforma.
La Mela attualmente sostiene le iscrizioni ad Apple TV + con un abbonamento gratuito alle persone che acquistano nuovi dispositivi. Incoraggia inoltre le persone a pagare per più sottoscrizioni offrendo pacchetti scontati di Apple One.
Secondo LightShed, Apple potrebbe avere successo con un prodotto podcast premium se sfrutta i suoi nuovi pacchetti con la sua «posizione di leadership nel podcasting».
La piattaforma Patreon ha dimostrato che gli abbonamenti ai podcast possono funzionare a livello individuale, con i fan che pagano per contenuti esclusivi o senza pubblicità delle loro personalità preferite.
Apple potrebbe impiegare una funzionalità simile, consentendo alle persone di pagare à la carte per ascoltare i programmi senza la pubblicità. Ma per attirare i partner di podcast, i deal dovrebbero coprire eventuali entrate pubblicitarie perse.