Quota 50 milioni: le evoluzioni del settore dei diritti connessi
I diritti connessi rappresentano una voce sempre più importante degli introiti delle etichette discografiche: Enzo Mazza, presidente di SCF, spiega il cambiamento di un settore in evoluzione
Per alcune case discografiche valgono anche il 30% degli incassi: sono soldi indispensabili. I ricavi da diritti connessi negli ultimi anni hanno conquistato posizioni nella torta delle revenue, grazie alla sempre maggiore diffusione della musica in negozi, palestre e supermercati e alla capacità delle collecting societies di drenare risorse. SCF (Società Consortile Fonografici) è la numero uno in Italia e nel 2017 ha potuto distribuire alle etichette associate più di 50 milioni di euro. A guidarla è Enzo Mazza, l’amministratore delegato di Fimi: «Dai diritti