La rivincita delle musicassette: il revival di un supporto dato per morto
Per chi è cresciuto negli anni ‘80 e ‘90 le musicassette fanno parte dei ricordi d’infanzia. Poi, dopo gli anni d’oro, sono sparite, travolte da pirateria e streaming. Per questo motivo quando sono usciti i dati Nielsen sul mercato delle musicassette negli Stati Uniti tutti hanno gridato al miracolo
Per chi è cresciuto negli anni ‘80 e ‘90 le musicassette fanno parte dei ricordi d’infanzia, di quando le si ascoltava in macchina con i genitori o nel walkman in giro per strada. Molti hanno scoperto i gruppi poi diventati preferiti con una cassetta prestata da un fratello maggiore o da un amico esperto di musica. Persino il sindaco di Roma Virginia Raggi ha detto di aver conosciuto i Pink Floyd con una cassettina. Poi, dopo gli anni d’oro, sono sparite, travolte da pirateria e streaming. Per questo motivo quando sono usciti i dati Nielsen sul mercato delle musicassette negli Stati Uniti tutti hanno gridato al miracolo, alla resurrezione di un business dato per defunto. Secondo l’agenzia americana nel 2017 le vendite annuali delle musicassette sono state pari a 174mila unità, con un incremento del 35% rispetto all’anno precedente. Un aumento che segue la scia del 2016 dove il dato di crescita era del 74%.
Si tratta sempre e comunque di un mercato estremamente di nicchia che rappresenta circa lo 0.10% degli album commercializzati nel 2017 e lo 0.17% delle copie fisiche vendute nello stesso periodo. Ma l’aumento rispetto alle annate precedenti rimane rilevante: nel 2009, 2010 e 2011 gli album su cassetta venduti sono stati, rispettivamente, 34mila, 21mila e 31mila. Poi la crescita a partire dal 2014, fino al picco del 2017. Ma perché c’è stato un aumento così vertiginoso negli ultimi anni?
La rinascita è dovuta a un singolo uomo, anzi mezzo uomo e mezzo alieno: Peter Jason Quill in arte Star-Lord, il leader dei Guardiani della Galassia, protagonista dei due film targati Marvel I Guardiani della Galassia e I Guardiani della Galassia Vol. 2 del 2014 e del 2017.
Nel primo film la cassetta chiamata Awesome Mix Vol. 1 è l’oggetto più importante dell’esistenza di Star-Lord. È l’unico legame che lo connette alla sua vita precedente, prima del rapimento da parte del gruppo dei pirati spaziali Ravagers, il cordone ombelicale in forma musicale che lo lega alla madre, la quale ha provato a lasciare una traccia nel cuore del figlio regalandogli una compilation con la sua musica preferita. E la cassetta lascia ben più di una traccia perché Star-Lord non sa vivere senza e rischia la pelle per riprendersi il suo walkman con la compilation. La seconda cassetta arriva alla fine del primo film. È il pacchetto che la mamma gli dona in ospedale, poco prima di volarsene via. Meredith chiede al bimbo di aprirlo solo dopo “che me ne sarò andata”, ma Star-Lord riuscirà a scartare il dono solo dopo la sconfitta del supercriminale Ronan.
Le due compilation che fanno da colonna sonora ai film sono state un enorme successo commerciale e la scelta di pubblicare gli album anche in formato musicassetta è stata una mossa di marketing pienamente riuscita che ha trainato il mercato del settore in modo decisivo. La raccolta di canzoni ha il merito di essere funzionale alla storia raccontata al cinema e di riportare alla ribalta sonorità e artisti del passato, poco popolari tra le nuove generazioni. È proprio il poco conosciuto ad affascinare. Nella lista di canzoni ci sono brani famosi, ma non hit che conoscono anche i muri. Proprio questo aspetto aumenta la curiosità, la voglia di approfondire. Ed è la stessa curiosità che spinge a riscoprire anche il supporto, la musicassetta. L’oggetto diventa culto e si sposa perfettamente con il gusto del revival e del vintage degli ultimi anni, in cui mercati dati per morti, come quello del vinile, delle polaroid e delle videocassette sono tornati in auge, seppur rimanendo una nicchia.
Non a caso la soundtrack de I Guardiani della Galassia monopolizza il podio delle vendite: al primo posto il l’Awesome Mix Volume 2, al secondo il Volume 1 e al terzo le musiche della serie animata, il Cosmic Mix. Al quarto posto un’altra colonna sonora, quella di Stranger Things. Una serie che dell’estetica anni ‘80, cioè il periodo in cui le musicassette erano ancora sulla cresta dell’onda, ha fatto una bandiera. Oltre alle colonne sonore, l’altra grande protagonista è la riedizione degli album del passato: Nevermind dei Nirvana, Purple Rain di Prince e il più recente Yeezus di Kanye West.
Anche in Italia alcuni artisti le hanno riesumate. In un’epoca in cui le deluxe edition con brani bonus sembrano non avere molto senso, perché tutto si trova in streaming, ai fan più accaniti si preferisce dare oggetti da collezione, cofanetti unici nel loro genere con vinili e cassette. Il primo a vederci lungo è stato Tiziano Ferro che nel 2016 ha fatto uscire il suo Il Mestiere della Vita anche in musicassetta – “perfettamente funzionante”, ci tiene a precisare la Universal nella nota stampa. Una scelta condivisa più recentemente anche dai meno mainstream Calibro 35 per Decade, il loro sesto album in studio.
Del trend si è accorta anche la Mostra Mercato del Disco e CD, aperta nel weekend del 21-22 gennaio a Pordenone, in cui è stata dedicata al mondo delle cassette un’installazione all’ingresso. L’operazione più interessante e ambiziosa fatta finora In Italia è stata quella intrapresa da Vasco: un box speciale che contiene le dieci musicassette degli album in studio pubblicati dal rocker di Zocca dal 1989 a oggi, cioè tutti quelli usciti per EMI e Universal. Nella confezione è incluso anche un lettore di musicassette, dotato di una connessione USB che permette di convertire la musica in file mp3. Mossa intelligente perché ormai in pochi ne hanno ancora uno. Spesso non ce l’ha neanche chi compra le cassette – nemmeno in macchina, dove le cassette, quando erano ancora diffuse, avevano trovato il loro habitat naturale. Ma se praticamente non ci sono più lettori, come si ascoltano? Probabilmente non vengono neanche tolte dalla loro confezione. Questo perché, come accade a volte anche per il vinile, le cassette non vengono acquistate per essere ascoltate, ma soprattutto per collezione. Per avere un oggetto unico che in pochi hanno.
I dati Nielsen dimostrano insomma che il mercato delle cassettine è ancora vivo, tenuto in piedi da marketing e moda revival, ma tolti questi due aspetti, la strada verso la conquista di un mercato solido e duraturo è ancora impervia e davvero tortuosa.
Articolo di Matteo Bruzzese