Elettronica

Il Cocoricò annuncia una campagna di crowdfunding e il primo museo “discocratico”

Nasce il MUDI, il primo esperimento all’interno di un club italiano. Così il Cocoricò porta avanti la linea di sperimentazione artistica

Autore Billboard IT
  • Il27 Aprile 2021
Il Cocoricò annuncia una campagna di crowdfunding e il primo museo “discocratico”

Il Cocoricò, sullo sfondo l'iconica piramide del club di Riccione

Le discoteche non stanno passando un bel periodo, ça va sans dire. E lo storico Cocoricò di Riccione non è certo esente dai problemi derivanti da una chiusura prolungata a causa della pandemia. Per questo oggi il club romagnolo ha annunciato una grande campagna di crowdfunding per riuscire a terminare la ristrutturazione interna e la nascita del primo MUseo DIscocratico, il MUDI.

La campagna si appoggerà a Produzionidalbasso, piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation e, una volta finiti i lavori di rinnovamento, il Cocoricò ospiterà progetti di artisti in svariate forme come videoarte, performance e musica live, pittura, scultura, fotografia, teatro e cinema.


Il MUDI, invece, sarà il primo museo ospitato da un club in Italia. Proporrà mostre e performance, oltre a un calendario di esibizioni e incontri speciali, programmati nel corso dell’anno. Il Museo prenderà forma anche in versione digitale attraverso esperienze immersive nel mondo della NFT art e dell’arte 3D. 

Il Cocoricò ha una lunga tradizione artistica alle spalle fin dagli anni ’80. Il club ha ospitato artisti di ogni genere fra cui la compagnia teatrale Fura dels Baus, il regista e critico Enrico Ghezzi, gli stilisti Moschino e Jean Paul Gaultier, oltre ai dj più importanti dell’elettronica come Aphex Twin e Goldie. La discoteca ha inoltre ospitato nel tempo diversi gruppi di teatro d’avanguardia come la Socìetas Raffaello Sanzio e il Teatro della Valdoca, anche grazie alla visionaria e storica direzione artistica di Loris Riccardi. Questa linea viene oggi portata avanti dai nuovi organizzatori guidati dai gestori Enrico Galli e Antonella Bonicalzi.


Al Cocoricò, Samuel e Colapesce hanno dedicato qualche mese fa una splendida canzone.

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