Achille Lauro alla presentazione di Purple: «Rendiamo la fashion week davvero inclusiva»

Che moda e musica siano un binomio imprescindibile non è certo una novità. È dalla notte del rock che palchi e passerelle si intersecano contaminandosi e influenzandosi, dando vita a generi e stili che affollano libri e concerti. Forse tra le novità un po’ più particolari di questa assodata sinergia, è quella di averla fatta diventare il leitmotiv di un format fieristico a vocazione prettamente commerciale dedicato alla moda e alla musica: Purple.

A dar vita al progetto sono M.Seventy, già noto per l’altra sua celeberrima creatura  modaiola, il White, Fiera Milano con la collaborazione di Warner Music Italy e Radio Mediaset. I due, fra i capisaldi degli eventi professionali milanesi, stanno lavorando per mettere a terra nei locali fieristici, dal 26 al 28 settembre prossimi, in occasione della MFW, un progetto fieristico commerciale che porti al pubblico generico, quindi non solo composto di addetti ai lavori, un’offerta che sia crasi delle due creatività, dedicata soprattutto alle nuove generazioni.

L’importanza della musica come elemento aggregante

Nelle aspirazioni del nuovo progetto alla Fiera di Rho (che si sta preparando anche ad ospitare delle gare per le Olimpiadi Invernali del 2026), la musica assume quindi non un ruolo di contorno, ma addirittura strategico. L’urgenza dell’utilizzo di questo tool culturale è rendere la moda veramente più inclusiva, non tanto in termini di fruizione stilistica, ma proprio di partecipazione, come sottolineato anche in conferenza oggi da Alessia Cappello, assessora allo sviluppo economico e politiche del lavoro Comune di Milano: “Sappiamo quanto la moda sia importante per la città, ma lo sono anche l’inclusione e l’accessibilità, valori fondamentali per Milano, che conferma ancora una volta come il fare rete rappresenti una scelta vincente”.

Ha aggiunto Massimiliano Bizzi, presidente di M.Seventy: “Siamo partiti dall’assunto, che ormai la moda, intesa come momento evento di Milano, viene recepita dai suoi abitanti, più disturbante, piuttosto che aggregante, come invece accade per il design. Ecco quindi che la musica può essere quell’elemento che oltre a richiamare il pubblico, lo renda protagonista dell’evento stesso”.  

Inclusività e apertura: le parole chiave di Purple

PURPLE – Sign of the Times, trova nella musica un valore aggiunto che, arricchendosi di performance, partecipazioni artistiche e DJ set, diviene desiderabile e fruibile per le generazioni più giovani anche grazie a un costo contenuto del biglietto d’entrata e a un orario idoneo alla frequentazione visto che sarà aperto al pubblico da mezzogiorno a mezzanotte da venerdì a domenica.

È stato Achille Lauro a certificare, quale ospite d’eccezione della conferenza stampa di presentazione del progetto a Palazzo Marino, il ruolo della musica come elemento di una inclusività multipla e poliedrica non solo di generi, ma soprattutto di generazioni e stili, raccontando come: “Sin dai miei esordi tutte le mie performance, i miei concerti sono stati il risultato di un lavoro creativo che ha visto indissolubile il rapporto fra la mia musica e la mia moda, al punto tale che mi si chiedeva quale stile avrei portato sul palco per impressionare il pubblico”. Attendiamo sviluppi futuri per questo format B2C che pare sulla carta super interessante.

Articolo di Maria Cristina Lani