Culture

Le cinque canzoni del decennio. La scelta di Federico Zampaglione

Si sono conclusi gli anni ’10. Federico Zampaglione ci racconta quali sono le sue cinque canzoni top di questi dieci anni che si sono appena conclusi

Autore Billboard IT
  • Il5 Gennaio 2020
Le cinque canzoni del decennio. La scelta di Federico Zampaglione

Federico Zampaglione: il disco "Fino a Qui" contiene molti nomi della musica italiana

Abbiamo chiesto ad alcuni dei protagonisti della musica italiana e internazionale quali sono i loro brani preferiti del decennio appena concluso.

È la volta di Federico Zampaglione. Frontman dei Tiromancino, cantautore, regista e sceneggiatore, Zampaglione ha all’attivo, insieme alla sua band, undici album.


Uno dei brani più celebri della band, Per Me è Importante, uscito nel 2002, è stato il primo loro singolo ad arrivare al numero uno in classifica in Italia.

Questi i brani scelti da Federico Zampaglione.


Daft Punk – Get Lucky (2013)

Un brano che dal primo ascolto accende il desiderio di una notte speciale, da ballare, da vivere come fosse l’ultima. E poi c’è la chitarra del Dio del funk Nile Rodgers.



Gotye ft. Kimbra – Somebody That I Used to Know (2012)

Quando sentii per la prima volta questo brano pensai fosse un ritorno in grande stile di Sting. Poi capii che si trattava di Gotye. Riascoltandola pensai fosse il perfetto mix tra Sting e Peter Gabriel con un tocco di modernità nel sound. Una canzone ipnotica e ritmata che racconta la fine di una storia… ascoltando le due campane.



David Bowie – Black Star (2015)

Il testamento sonoro di un genio che riesce a trasformare la sua stessa morte in un gesto artistico di grande levatura. Bowie sa come narrare ogni passo della sua esistenza lasciando segni indelebili nella coscienza di chi ascolta.



Childish Gambino – This is America (2018)

Un manifesto sonoro insanguinato di cosa oggi rappresenta l’America in tutti i suoi eccessi, accompagnato da un video crudelmente geniale che fa davvero riflettere.




Billie Eilish – bad guy (2019)

Cosa succede quando una ragazzina minorenne, con una voce che ha in sé l’esperienza dei secoli, incontra sonorità elettroniche viscerali in grado di smuovere anche i sassi? Nasce una stella e noi non possiamo far altro che ammirarne la luce.



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