#sanremopernoi, Achille Lauro ci spiega la sua “Domenica”
Immancabili le polemiche quando si tratta di Lauro a Sanremo. Al di là della querelle sul suo “battesimo” sul palco, l’artista ha raccontato a Sanremo per noi le scelte fatte per questo Festival e nel corso della sua carriera tutta
Achille Lauro ieri sera ha avuto l’onore e l’onere di aprire il Festival di Sanremo. La sua esibizione con l’Harlem Gospel Choir ha fatto discutere come al solito e sono partite le polemiche da parte di alte cariche della Chiesa. In conferenza stampa Amadeus ha dichiarato: «Non manca di rispetto a nessuno, è un artista e deve esprimersi liberamente. Altrimenti teniamo i giovani lontani dalla Chiesa, e non è giusto».
Noi però gli chiediamo di rispondere alle critiche sulla forte somiglianza tra Rolls Royce (il primo pezzo che ha portato a Sanremo) e Domenica. Lui difende la sua voglia di portare avanti una ben precisa idea artistica: «Rispetto a Rolls Royce, è molto più inclusiva e ha un feeling diverso. È un brano che ha un grande respiro e una grande versatilità: puoi ascoltarlo sia quando sei rilassato sia quando è il “tuo giorno”… L’anima di ognuno cambia di minuto in minuto: è un pezzo di larghe vedute ma mantiene uno stato d’animo che può essere contagioso per tanti».
E perché ha detto di aver distrutto la sua carriera in questi anni? «Intendo dire che ho fatto scelte fuori dall’ordinario, dalla moda, dalle logiche di mercato. Ho prodotto un disco come 1920 quando il reggaeton andava per la maggiore in tutto il mondo, un disco come 1990 ibridando i generi, sono salito sul palco dell’Ariston con Rolls Royce e poi tornando con Me Ne Frego, mettendo in scena una performance a 360 gradi… Tutte scelte che sono coraggiose rispetto allo standard».
Nella serata delle cover lo vedremo al fianco di una leggenda come Loredana Bertè, con la quale canterà Sei Bellissima. «Oltre che una grandissima artista dalla voce unica per il panorama italiano, è sicuramente un’icona femminista. Per me rappresenta il concetto che volevo portare sul palco di Sanremo. Io porto in scena sempre diverse chiavi di lettura. Se uno va sotto, trova il messaggio giusto, di un’attualità spiazzante: la donna che si sente sminuita».