Central Cee a Milano è la dimostrazione che l’Italia è davvero pronta per i grandi rapper internazionali
Ieri sera al Fabrique si è tenuta l’unica data italiana, organizzata da Radar Concerti, del tour mondiale del rapper britannico, che si conferma come uno dei nuovi re della drill europea. A sorpresa sul palco anche Rondodasosa
Ieri sera, non appena varchiamo le porte d’ingresso del Fabrique per l’unica data italiana dello Still Loading World Tour di Central Cee, organizzata da Radar Concerti, le consapevolezze che ci travolgono sono due. La prima è che quello a cui stiamo per assistere è davvero uno degli eventi dell’anno. La seconda è che, per quanto avessimo fatto tutto ciò che era in nostro potere per mimetizzarci, siamo irrimediabilmente le più agée della serata. Il che, in realtà, non è necessariamente un male. Soprattutto se le code per il bar sono pressoché inesistenti.
Crisi anagrafica a parte, torniamo alla prima consapevolezza di cui sopra. Diciamocelo: in Italia, assistere ai live dei grandi rapper d’oltreconfine non è proprio cosa da tutti i giorni, almeno negli anni passati. Il 2022, però, sembra aver segnato un punto di rottura tra il passato e il futuro del genere a livello internazionale nel nostro Paese, che è decisamente pronto per accogliere i grandi artisti europei e americani. Lo abbiamo visto negli scorsi mesi con Kendrick Lamar, Nas e il clamoroso sold out di 50 Cent di pochi giorni fa al Forum di Assago di Milano e ne abbiamo avuto la conferma ieri sera con un Fabrique strabordante per Central Cee.
Il rapper di Shepherd’s Bush era infatti attesissimo dal pubblico italiano (e non, i giovani stranieri presenti erano molti) e il fermento per la serata era palpabile sin dall’opening firmato da Tiffany Calver, che ha avuto l’onere e l’onore di scaldare gli animi dei presenti prima dell’arrivo di Central Cee.
Sul palco con Central Cee anche Rondodasosa
La musica si ferma. Le luci si spengono. Una voce fuori campo fa l’annuncio che tutti aspettavano: Central Cee è qui. Il rapper entra in scena sulle note di Loading, brano con cui si apre un live che, seppur breve – poco più di un’ora di durata – infiamma letteralmente il club. Sul palco Central Cee è perfettamente a suo agio, e, nonostante la giovane età (classe 1998), lo maneggia con una disinvoltura e una precisione da vero professionista, senza sbavature o momenti sotto tono.
A mandare in visibilio il pubblico (presissimo fisicamente ma non altrettanto vocalmente, ma come previsto il gap linguistico si rivela ancora un ostacolo abbastanza considerevole) è senza dubbio l’ingresso a sorpresa (ma poi forse neanche troppo) di Rondodasosa su Eurovision – brano contenuto in 23, l’ultimo album di Central Cee – e i due, insieme anche su Movie, si confermano come i giovani re della drill europea.
A chiudere in pompa magna questa masterclass di drill UK, due immancabili e viralissime hit: Obsessed With You e Doja, preannunciata da un accenno di Let Me Blow Ya Mind di Eve e Gwen Stefani. Sono piuttosto certa che nell’anno della sua pubblicazione – il lontano 2001 – l’80% dei presenti non fosse ancora nato, ma noi, ragazze nostalgiche dei ’90, siamo felici comunque e teniamo alta la bandiera dei Millennial.
Nessuna finta uscita, niente bis, le luci si riaccendono senza indugi. Il live di Central Cee termina senza troppi convenevoli, ma del resto così fanno le vere star. Alle 23 tutti a casa, con una serata memorabile da raccontare l’indomani tra un cambio dell’ora e l’altro.