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Concerto di Capodanno 2024 a Roma: Michielin, Lazza e Blanco hanno fatto brillare il Circo Massimo

Tanti eventi nella notte di fine anno, ma nessuno come quello che si è tenuto nella stupenda cornice del parco capitolino, in cui tre grandi artisti hanno scaldato gli animi di migliaia di fan in attesa del nuovo anno

Autore Billboard IT
  • Il2 Gennaio 2024
Concerto di Capodanno 2024 a Roma: Michielin, Lazza e Blanco hanno fatto brillare il Circo Massimo

Roma, città eterna: bella, passionale e piena di musica. Ancora una volta RDS tinge di colori e suoni il Circo Massimo con uno spettacolo unico, che colpisce dritto allo stomaco. Due giganteschi ledwall, un impianto mastodontico e tantissimi partecipanti – superato il record di 80mila persone del precedente anno – per il concerto gratuito di fine anno. Ad aprire le danze al concerto di Capodanno 2024 a Roma, il warm-up del DJ Mauro Zavadava Mandolesi, accompagnato dalle voci di Francesca Romana D’Andrea e Filippo Ferraro, host della serata e speaker RDS. Il clima di festa travolge l’intero Circo Massimo. Il pubblico è in trepidante attesa per i (grandi) momenti musicali della serata: Francesca Michielin, Lazza e Blanco.

Ma prima dei big c’è stato spazio anche per lo sport con il “Ciao Team” della Federazione Italiana di Taekwondo. Loro rappresentano un orgoglio tutto italiano in questa disciplina perché, oltre ad essere i vincitori dei “Campionati Mondiali di Beach Taekwondo e Demonstration Team”, sono anche “l’unico team occidentale in questa disciplina”. Le fasi iniziali dell’evento sono state segnate proprio da un’esibizione sportiva, in grado di sottolineare quanto il mondo della musica e dello sport siano due dimensioni strettamente congiunte.

Unica nota a margine: bello lo spettacolo sportivo, bello il rendere partecipe il pubblico regalando gadget di vario tipo, ma i tempi di sviluppo dell’evento sono stati davvero troppo lunghi. Forse un inizio serata un po’ sottotono, che sembrava non decollare, sebbene il tutto sia risultato funzionale nel riscaldare l’animo del pubblico. Ore 22:00. Sale sul palco Francesca Michielin. E tutto cambia.

Concerto di Capodanno Roma 2024: l’eleganza di Francesca Michielin

Alcuni attimi di silenzio. Le luci si spengono e poi… Chitarre distorte, il suono profondo dei bassi e la sobrietà di Francesca Michielin, che inizia il live con la sua Occhi Grandi Grandi. Un contrasto musicale (ed estetico) veramente interessante che ha catturato l’attenzione del pubblico lungo i circa 60 minuti della sua performance.

Per riassumere l’esibizione della Michielin basta una parola: eleganza. Mai una sbavatura, mai una parola di troppo e nessuna pausa tra una canzone e l’altra. Insomma, una vera professionista che ha saputo gestire un palco e una platea importante senza il minimo errore.

Dal punto di vista squisitamente musicale niente da eccepire, insomma. Ma sul piano dello show qualcosa si sarebbe potuto fare di più. Chiaro, è un evento particolare quello di cui stiamo parlando, ma non per questo meno importante rispetto a concerti di altro tipo. Sarebbe stato bello vedere una maggior cura sul piano visivo.Un’esibizione di questo tipo lo avrebbe richiesto, senza se e senza ma.

Dulcis in fundo: Francesca Michielin ha rinnovato il suo amore per la musica, ringraziando i presenti per tutto il supporto che negli anni hanno dimostrato, e ha sottolineato come il “fare musica” per il cinema sia il suo più grande obiettivo per il prossimo futuro.

“Il mio sogno nel cassetto è continuare a fare musica ed essere felice, così come lo sono stato questa sera qui al Circo Massimo”

Francesca Michielin

La forza musicale di Lazza

Quella di Jacopo Lazzarin in arte Lazza è stata una performance diametralmente opposta a quella dell’artista di Bassano del Grappa, sotto ogni punto di vista: frenetica, molto meno impostata rispetto a quella di Michielin e con una forza – musicale e comunicativa – di spessore.

Cosa che si è notata fin dai primi minuti, con un Lazza che è riuscito a far esplodere il pubblico proponendo in apertura la sua Ouverture. Ad accompagnarlo, uno dei pesi massimi alla console: DJ Slait. Come ha ricordato lo stesso artista di Cenere, il DJ co-fondatore di Machete è stato tra i primi a credere nel talento del giovane Jacopo con la 333 Mob.

“Se io sono qua è grazie a quest’uomo (Slait, ndr) che mi ha tolto da terra e messo su un palco”

Lazza

Zonda, Panico, s!r, CHIAGNE, ma anche hit del passato come Morto Mai tratta da Re Mida. La performance di Lazza è stata un mix di successi in grado di incendiare la folla. Magari i fan si sarebbero aspettati una selezione di brani ancora più “ricercata”. Ma d’altronde questo era pur sempre un evento aperto al grande pubblico. Proprio per questo ci sentiamo di dire che le scelte musicali del rapper per questo evento sono state precise, attente e ponderate – forse anche più di quanto avviene nei concerti da tour.

A questo c’è da aggiungere un dato ancora più importante: Lazza sul palco è stato l’incarnazione della definizione di performer. Attenzione, parliamo proprio in termini di performance, non solo della parte canora. Ha avuto una gestione degli spazi sul palco, dei tempi e del rapporto con il pubblico magistrale, equilibrato ma coinvolgente, provocatorio ma mai volgare. E una delle sue frasi di chiusura ne è un esempio perfetto:

“Sono passato da essere un rapper con i controca**i ad essere il ragazzo che porta i fiori alla mamma. Solo che io li porto solo a mia madre”

Lazza

Dopo una brevissima pausa, il rapper ha invitato tutti i partecipanti ad alzare i telefoni al cielo: ed è subito Cenere. Così si conclude l’esibizione di Lazza al concerto di Capodanno 2024 a Roma, ma non certo la serata che ancora aspettava il suo vero protagonista: Blanco e l’inizio del nuovo anno.

Concerto di Capodanno Roma 2024: lo stile di Blanco

È passata la mezzanotte e il nuovo anno è appena cominciato. Un countdown fragoroso nel segno di fuochi d’artificio e abbracci d’affetto colorano la notte romana. Il concerto di Capodanno “Roma 2024. You Are Here” prosegue con le note di Blanco. Un artista controverso, giovane e sfrontato che, anche su un palco come quello del Circo Massimo, non ha mancato di ricordarci la sua spontaneità, ironizzando sull’episodio della kermesse sanremese.

“Per fortuna che qui non ci sono fiori!”

Blanco

Il momento è passato quasi in sordina agli occhi del pubblico, ma non era assolutamente da sottovalutare: ha dimostrato l’essenza di Blanco. Un ragazzo giovane che spesso si trova proiettato in un mondo di grandi, dove la sua noncuranza non è frutto di disattenzione, ma semplice ingenuità – stiamo pur sempre parlando di un ragazzo di appena 20 anni.

E anche in questo caso, sebbene il suo carattere sopra le righe sia emerso, tutto ciò è stato eclissato da un’esibizione canora più che soddisfacente. Certo, non sono mancate sbavature ma in una serata di festa come quella del 31 dicembre possiamo anche concedere qualche imperfezione.

C’è anche tanto altro: quella di Blanco è stata un’esibizione di altissimo livello sotto ogni aspetto. Sicuramente il momento più studiato dell’intero concerto: il visual project, i giochi di luce a tinte rosse, le riprese trasmesse sui ledwall… Ogni elemento colpiva dritto allo stomaco regalando un senso di imponenza, in cui sacro e profano – un po’ il fil rouge del suo ultimo Innamorato – sembravano unirsi sulle note della band che accompagnava il giovane cantante.

Dopo circa un’ora di grandi successi, arriva la chiusura con il classico di BLU CELESTE: Notti in Bianco. Ma pensavate si potesse chiudere in questo modo una serata così esplosiva? No, assolutamente. Blanco ha chiamato sul palco alcuni dei fan per cantarla insieme. La gioia del brano cantato sul palco dall’artista e i pochi ragazzi ha presto travolto i tanti che adornavano la splendida cornice del Circo Massimo.

È proprio il caso di dirlo: “notti in bianco” come questa sono memorabili. E vi auguriamo che lo sia anche questo nuovo 2024.

Articolo di Gianluca Faliero

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