Daddy Yankee annuncia il ritiro dalle scene: in arrivo album e tour d’addio
La star del reggaeton terminerà la sua carriera musicale con Legendaddy, il suo nuovo album in studio a dieci anni di distanza dal precedente, e con un tour mondiale
Daddy Yankee ha annunciato il proprio ritiro dalla musica. La star del reggaeton (vero nome: Raymond Ayala), la cui carriera esplose con la super hit del 2004 Gasolina, che lanciò un genere che avrebbe cambiato il suono e il business della musica Latin, terminerà la propria carriera musicale con Legendaddy, il nuovo album in studio a distanza di dieci anni dal precedente, e con un tour mondiale.
Nuovo album e tour d’addio
«Oggi annuncio il mio ritiro dalla musica dandovi la mia migliore produzione e il mio migliore tour», ha detto Daddy Yankee in un comunicato stampa diffuso domenica 20 marzo. «Vi saluterò celebrando questi 32 anni di esperienza con un nuovo oggetto da collezione, l’album Legendaddy. Troverete in un unico album tutti gli stili che mi hanno caratterizzato». Legendaddy uscirà venerdì 25 marzo.
Il suo La Última Vuelta World Tour, di cinque mesi di durata, partirà il 10 agosto da Portland (Oregon) per proseguire fino a dicembre. Le prevendite dei biglietti apriranno il 25 marzo, con la vendita generale a partire dal 30. L’elenco completo delle date è disponibile sul sito ufficiale dell’artista.
Daddy Yankee ha avuto sei #1 nella classifica Top Latin Albums di Billboard. A partire da Barrio Fino del 2004, il primo album reggaeton a raggiungere quel risultato. Ad oggi ha avuto 76 brani nella Latin Airplay e 86 nella Hot Latin Songs, fra cui la canzone dei record, Despacito insieme a Luis Fonsi.
«Mi piace pensare di essermi preso io il rischio», disse a Billboard nel 2021 riguardo all’aver portato il reggaeton nel mercato musicale mainstream. «Volevo che la gente comprendesse la mia essenza, da dove vengo, quello che rappresento. Al tempo stesso, volevo portare la mia cultura al top. Non dico che ci fosse una formula. Il reggaeton inizialmente era conosciuto solo sulla East Coast. Quando pubblicai Barrio Fino, la West Coast non lo comprese. Dovetti portare la cultura con me dappertutto. Così divenne qualcosa di permanente, invece che di effimero come nel caso di generi in cui gli artisti semplicemente promuovono se stessi. Quando facevo promozione, parlavo di tutti gli artisti presenti nei miei album: “Questo sono io. Ma ci sono anche Zion & Lennox, Plan B, Ivy Queen”. Dovevo includere la loro musica e dire: “Questi sono loro. Questo è il reggaeton”».