Dear Pink Floyd Experience: ecco di cosa si tratta
A 50 anni dall’album “Wish You Were Here”, la band lancia uno spazio digitale interattivo per i fan da tutto il mondo
Per celebrare i cinquant’anni dell’iconico album Wish You Were Here, i Pink Floyd e Sony Music lanciano la Dear Pink Floyd Experience sul sito della band. Si tratta di uno spazio digitale in cui, da oggi, martedì 28 ottobre, i fan di tutto il mondo hanno la possibilità di condividere poesie, ricordi e riflessioni.
Il progetto nasce dal campionamento di Simon Armitage, il “poet laureate” inglese che si è ispirato proprio al disco della leggendaria band. In questo modo, i visitatori del sito potranno ascoltare in primis la poesia di Simon. Ma non solo: avranno anche la possibilità di vedere le cartoline dei fan da tutto il mondo e di inviare loro stessi un messaggio (sotto forma di opera visiva) ai Pink Floyd. Attraverso il sito, infatti, si vuole celebrare il legame che unisce la band e il suo pubblico ormai da decenni.
La Dear Pink Floyd Experience non finisce qui
Proprio per celebrare il cinquantesimo anniversario di Wish You Were Here dei Pink Floyd, il 12 dicembre uscirà per Sony Music l’edizione speciale del disco. Si intitola Wish You Were Here 50. Inoltre l’uscita sarà accompagnata da diverse iniziative e appuntamenti. Sabato 15 e domenica 16 novembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma ci sarà l’ascolto di alcuni brani selezionati dei Pink Floyd. In diverse fasce orarie sarà possibile ascoltare le canzoni direttamente dall’impianto Yamaha M-5000 guidato da Marco Fullone e Giancarlo Valletta. L’ingresso è libero su prenotazione all’apposito indirizzo mail.
Wish You Were Here compie 50 anni
Al centro dell’edizione celebrativa si trovano sei versioni alternative e demo inediti che offrono una nuova prospettiva sull’ottavo album in studio dei Pink Floyd. Wish You Were Here 50 verrà pubblicato in vari formati: triplo LP, doppio CD, Blu-ray, digitale e cofanetto deluxe.
L’edizione conterrà The Machine Song (Roger’s Demo), il primo demo casalingo con cui Roger Waters presentò il brano alla band. A questa si affiancano un inedito mix strumentale di Wish You Were Here, che mette in evidenza la pedal steel guitar di David Gilmour, e una seconda demo mai pubblicata di Welcome to the Machine, intitolata The Machine Song (Demo #2, Revisited). Per la prima volta, la raccolta include anche una versione completa di Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1–9), che unisce le due sezioni del brano in un nuovo mix stereo curato da James Guthrie.
