Home » Eventi » Gianni Morandi presenta il nuovo album “Evviva!”. E su Sanremo: «Tornerei solo in gara»

Eventi

Gianni Morandi presenta il nuovo album “Evviva!”. E su Sanremo: «Tornerei solo in gara»

«Amadeus ha sempre delle idee nuove, troverà sicuramente il modo migliore per chiudere il suo quinquennio», ha detto il cantante durante la conferenza stampa in cui ha raccontato anche del tour nei palasport che partirà il 10 marzo da Rimini

DiBillboard IT

Il2 Marzo 2023

Gianni Morandi, foto di Leandro Emede

Gianni Morandi accoglie i giornalisti accorsi alla conferenza stampa di stamattina a Milano impugnando l’oggetto protagonista di gran parte dei meme nati durante la 73° edizione del Festival di Sanremo. La celeberrima scopa rossa. «Ne abbiamo preparate 70, una per uno, prendetele quando uscite». Gianni è affabile, intrattiene i giornalisti accorsi per la presentazione del suo Evviva!, il nuovo disco in uscita domani, e del GO GIANNI GO! Morandi nei palasport, il tour che partirà il 10 marzo da Rimini.

Ma condivide anche aneddoti da veterano della storia della musica italiana, come quando fu premiato in Russia per il suo impegno pacifista per C’era un ragazzo («Che storia strana quella canzone. Io cantavo la pace e quelli che mi hanno premiato sono gli stessi contro cui ora quel brano sarebbe rivolto»). O quella volta che Gino Paoli litigò con Lucio Battisti perché scelse di esibirsi sul palco dell’Ariston dopo il suicidio di Tenco. «Capivo Gino perché era molto difficile cantare in quell’occasione. Lucio infatti non voleva farlo, ma alla fine l’hanno convinto. La legge dello spettacolo dice che bisogna andare avanti, anche a costo di soffrire molto. Luigi era un carissimo amico di tutti noi».

Gianni Morandi: «Dal 1972 agli anni ’80 il mio telefono non squillava mai. Nessuno mi cercava»

Sanremo, grazie al successo riscosso anche quest’anno, è sicuramente uno dei temi caldi della mattinata. A chi gli chiede se tornerebbe in veste di co-conduttore, Morandi risponde in modo diplomatico ma deciso. «Amadeus ha sempre delle idee nuove e troverà sicuramente il modo migliore per chiudere il suo quinquennio. Forse tornerei in gara, ma ci sono stato anche l’anno scorso. Poi va a finire che la gente dica “Eh ma che due maroni questo qua!”». E del suo rapporto con Amadeus dice: «È davvero una bellissima persona. Lui riesce a smussare qualsiasi angolo perché ha un carattere molto sereno. Lo ha fatto anche con la faccenda di Blanco. Lui è andato lì a rassicurarlo, a dirgli “dai, dopo ricanti”. Poi però è arrivato qualcuno che ha detto no tu non canti più».

A Sanremo poi, non è passata inosservata la sua commozione mentre cantava Uno su mille. «Nella vita ognuno di noi ha degli alti e dei bassi. Io ho passato momenti straordinari e momenti non proprio bellissimi, soprattutto dal 1972 in poi fino agli anni ’80. Il mio telefono sembrava non fosse più nemmeno nell’elenco, nessuno mi cercava. Anche se ero preparato perché mio padre mi diceva sempre di stare attento, perché da un momento all’altro sarebbe potuto finire tutto. Lì mi sono ricordato quei momenti, di quando sei a terra e devi trovare la forza di rialzare la testa. Non è uno su mille che ce la fa, ce la fa chi combatte e non si arrende il carattere conta molto».

Ma oltre a un disco, Evviva! («Ci saranno pochissimi inediti, sono perlopiù riedizioni di vecchi brani», come la versione di Fatti rimandare dalla mamma a prendere il latte con sangiovanni, che sarà presente al Forum di Assago), Morandi è prossimo al GO GIANNI GO!, il tour nei palazzetti che partirà il 10 marzo da Rimini. «Per me questa cosa è una novità. A 78 anni non pensavo di fare i palasport e soprattutto che la gente avesse voglia di comprare un biglietto per venirmi a vedere del resto non sono una rockstar. Mi presenterò con una band fantastica, sarà un bellissimo viaggio. La parte più bella della nostra vita di cantanti poi è stare in mezzo alla gente e condividere. Io non sono mai stato un grande autore, ho scritto una decina di canzoni. Le più belle le hanno scritte gli altri per me».

Il rapporto con il figlio, Tredici Pietro

Col tempo, Gianni Morandi è diventato un ponte importante tra le vecchia e la nuova generazione, complice anche il successo di suo figlio, Tredici Pietro, e la presenza nella sua vita di nipoti giovanissimi. «Loro mi insegnano un sacco di cose. I figli di Marco hanno 13 e 15 anni e sono quelli che ascoltano le cose che nessuno ancora sa, tipo questo Canesecco. Con Pietro invece parlo poco, certi periodi scompare e poi ogni tanto mi chiama. Lui ha tutto un percorso suo, è difficile dargli qualche consiglio. Lui è un po’ costretto in questa definizione di “figlio di Morandi”, ma sta facendo molto bene la sua strada».