Nell’incubo pop dell’Halloween Show dei Duran Duran a Manchester
Abbiamo assistito alla prima volta del live format della band britannica in Europa (dopo Las Vegas e New York): ecco com’è andata
Victoria De Angelis e Simon Le Bon dal vivo a Manchester (foto di Giorgio Aversa)
C’è qualcosa di ipnotico nel modo in cui i Duran Duran riescono ancora, dopo oltre quattro decenni, a trasformare un concerto in un’esperienza sinestetica: la notte di Halloween 2025 alla Co-op Arena di Manchester (25mila presenze sold out) non è stata solo uno show ma un rito collettivo, un sogno lucido travestito da “incubo pop”.
L’Halloween Show dei Duran Duran a Manchester
I Duran Duran, nati a Birmingham nel 1978 con un primo album uscito nel 1981, continuano a sorprendere per la capacità di trasformarsi ed evolversi senza mai perdere la propria identità. Da quarant’anni incarnano il dialogo tra estetica e sound, tra visione e realtà, fondendo eleganza, provocazione e spirito visionario in un linguaggio che resta sempre attuale.
Il loro è un viaggio ininterrotto, un racconto in continua trasformazione, e questo show ne è la conferma più sofisticata e matura. Terzo “Halloween Show” dei Duran Duran, il primo in Europa, quello di Manchester alla Co-op Live Arena è stato definito da molti dei presenti “il più sofisticato e vicino allo stile europeo” rispetto al concerto dell’anno scorso al Madison Square Garden.
L’evento ha segnato il culmine di un percorso iniziato nel 2022 a Las Vegas, con l’esperimento Halloween che diede vita al progetto Danse Macabre e al relativo album, e poi raffinato nel 2024 al Madison Square Garden di New York, dove il concerto divenne un vero e proprio spettacolo teatrale con figure allegoriche, maschere e una splendida esibizione delle drag queen durante Girls on Film.

Una produzione studiata nei dettagli
Per l’Halloween di Manchester tutto era studiato nei minimi dettagli: una produzione molto ben organizzata, su impulso dei Duran Duran, ha reso la perfezione visiva una forma di trance. La band sale sul palco, allestito come un ospedale psichiatrico, interamente vestita di bianco. John Taylor, biondo platino, sembra un Sid Vicious trasfigurato nel tempo: un ibrido tra l’eleganza new romantic e la trasgressione punk rock, in chiave moderna. Simon Le Bon è un guerriero visionario avvolto in un mantello lunghissimo, con decorazioni nere intorno agli occhi che evocano Arancia Meccanica, poi con un cappello a forma di corna di alce. Nick Rhodes, algido e immobile, è una maschera veneziana incarnata, l’alchimista dietro il suono e l’immagine. Prima in versione bianco candido, con cappello di piume, poi nero corvino, con tanto di uccelli neri in testa.
Roger Taylor veste un’uniforme da ufficiale di un esercito onirico, Dom Brown ha il passo del guerriero, mentre Simon Willescroft porta abito monacale e maschera nera sugli occhi. Le coriste, invece, sono una versione moderna di Marie Antoinette. Sullo schermo si sono intraviste anche immagini di Andy Taylor, chitarrista della band nella formazione originale e assente dalla scena da anni, per questioni di salute. Nel video che precede lo show, appunto, si intravede anche Warren Cuccurullo, chitarrista dei Duran Duran sino alla reunion.
Il mondo Duran Duran
Su un cartello, l’insegna “Mancunia Psychiatric” introduce la dimensione onirica dell’evento. Tra flebo luminose, camice di forza e pareti d’ospedale reinventate come arte visiva, il pubblico è immerso in un paesaggio interiore surreale: il mondo dei Duran Duran visto dall’interno.
Sullo schermo, una sfilata onirica generata da intelligenza artificiale apre lo spettacolo: modelle che camminano lungo un catwalk veneziano si trasformano lentamente in mostri, in rettili, in fantasmi di sé. È un rimando diretto al periodo di Arena e a Sing Blue Silver, ma anche un omaggio alla metamorfosi, essenza stessa dell’arte dei Duran Duran.
Le proiezioni sul led durante il concerto, realizzate con il supporto di AI, danno vita a foreste misteriose, figure allegoriche, fantasmi digitali e bolle di sapone che si dissolvono in fumo al contatto con l’aria. Un mondo dove la realtà perde contorni e lascia spazio alla percezione pura, al divertimento dell’infanzia.
Lo show diventa così un viaggio sensoriale, quasi terapeutico. Un’esperienza che parla anche a chi percepisce in modo diverso, a chi vive le emozioni amplificate, stratificate, come spesso accade nelle menti neurodivergenti.
Le fiamme si alzano su Wild Boys come in un rituale apocalittico. Poi il momento di pura elettricità: Victoria De Angelis, bassista dei Måneskin, irrompe sul palco, vestita da “angelo caduto” amplificando l’adrenalina. Insieme a John Taylor e la band, regala un medley esplosivo tra Girls on Film e Psycho Killer (cover dei Talking Heads), in un duetto che fa da ponte tra diverse generazioni e che conferisce freschezza anche all’interpretazione di Wild Boys.
La scaletta attraversa i loro brani storici Hungry Like the Wolf, The Reflex, Nightboat e il nuovo singolo: Shadows on Your Side, uscito pochi giorni fa. Ogni brano è una stanza diversa dello stesso sogno, un passaggio da un piano di coscienza all’altro.

Una reunion tra vecchi amici
Per molti, quello dei Duran Duran nella notte di Halloween a Manchester è stato più di una data live. È stata una reunion tra amici storici, legati dall’amore per la band sin dagli anni ‘80. A partire dalla fine degli anni ‘80 e per tutti gli anni ‘90, Londra era diventata il punto di incontro dei fan dei Duran Duran provenienti da tutto il mondo. Un luogo dove la passione per la musica si intrecciava con le vite di ognuno di loro, dove si formavano amicizie destinate a durare nel tempo.
Molti di quei “ragazzi di allora” si sono ritrovati proprio qui, nella notte di Halloween: un raduno di anime cresciute con la stessa colonna sonora. Alla fine la sensazione non è quella di aver assistito a un concerto, ma di aver vissuto un’esperienza immersiva, forse anche terapeutica.
Il pubblico esce felice e stordito, come dopo un sogno da cui non si vuole del tutto svegliare. Nel silenzio finale, un pensiero resta sospeso: forse i Duran Duran non stanno solo suonando musica, ma continuano (da quarant’anni) a insegnarci come reinventare la realtà e continuare a sognare.
La scaletta dell’Halloween Show dei Duran Duran a Manchester
- Masque of the Pink Death (intro)
- Night Boat
- Danse Macabre
- Hungry Like the Wolf
- A View to a Kill
- Ghost Town (The Specials)
- Union of the Snake
- Notorious
- Lonely in Your Nightmare / Super Freak
- Supernature (Cerrone)
- Shadows on Your Side
- Friends of Mine
- Spellbound (Siouxsie and the Banshees)
- Spooky (Mike Sharpe)
- Confession in the Afterlife
- Secret Oktober
- New Moon on Monday
- Evil Woman (Electric Light Orchestra)
- Planet Earth
- The Reflex
- Girls on Film / Psycho Killer (con Victoria De Angelis)
- Love Will Tear Us Apart
- The Wild Boys (con Victoria De Angelis)
- Rio
Articolo di Luana Salvatore
