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KLAM, quando la musica incontra l’arte della scenografia

L’evento, attivo soprattutto a Milano, si distingue dalle tante altre serate a tema per una forte cura per gli allestimenti. Il segreto? La possibilità di usare oggetti di scena di un vero magazzino cinematografico

Autore Billboard IT
  • Il25 Settembre 2023
KLAM, quando la musica incontra l’arte della scenografia

Oggetti di scena usati da KLAM per le serate

Da sempre la musica è spettacolo, rappresentazione, anche quella pensata per ballare. Non per niente alcuni dei più grandi festival di musica dance, come il Tomorrowland, si basano non solo sulla qualità della lineup ma anche su una forte spettacolarizzazione del live. Fatte le debite proporzioni, è ciò che tenta di fare nel suo piccolo un’esperienza come quella di KLAM.

KLAM è un evento itinerante fondato dal DJ Kito (Andrea Tonello) e Lorenzo Sormani (direzione artistica). L’idea prende vita nel 2021 dall’ambizione dei due giovani, che hanno l’obiettivo di creare un connubio diretto tra arte e musica.

KLAM si differenzia soprattutto per l’aspetto scenografico. Ogni evento sviluppa un diverso tema con un’oggettistica che coinvolgendo lo spettatore a livello non solo musicale ma anche visivo. Il segreto? L’accesso diretto a un magazzino di progettazione e realizzazione di allestimenti scenografici composti da oggetti scenici di varie epoche, dimensioni, materiali e colori.

Abbiamo intercettato Andrea e Lorenzo per farci raccontare il loro progetto.

L’intervista su KLAM

Come nasce l’idea di un concept così particolare?

L’idea nasce dall’ambizione di portare nel panorama degli eventi musicali un format innovativo basato sul connubio tra musica, realizzata da DJ Kito (Andrea Tonello), e arte, supervisionata da Lorenzo Sormani.

Fin da subito l’obiettivo è stato creare la possibilità di mettere in parallelo l’arte della musica con l’arte della scenografia, ricreando delle ambientazioni in grado di coinvolgere e trasportare lo spettatore a livello non solo musicale ma anche visivo.

Ci sono altri eventi, magari a livello internazionale, a cui vi siete ispirati nello sviluppo di questo concept?

KLAM è un progetto che prende ispirazione da diversi eventi sia musicali che artistici già presenti nel panorama underground internazionale. Per la versatilità musicale prende esempio dall’evento Circoloco, dove è presente un continuo cambiamento del roster dei DJ portando non solo novità musicale ma anche un’interpretazione diversa di cosa voglia dire esibirsi davanti ad un pubblico.

A livello scenografico il progetto ha l’ambizione massima di seguire le influenze attuali presenti in alcuni dei più grandi festival mondiali, come Burning Man, Elrow e Monegros. Anche il passato dei club italiani, con personalità come Claudio Coccoluto che ci insegnano come sia possibile unire gli allestimenti scenografici ai club che hanno fatto la storia della musica elettronica italiana, rendendola parte della club culture internazionale.

L’esempio più eclatante dell’unione di questi due elementi è il “NoArt”, un evento che si differenzia per le performance creando una sintonia perfetta tra arte e musica.

In che modo la selezione musicale si lega al mood evocato dalle scenografie?

Uno dei valori fondamentali di KLAM è quello di creare legami con artisti che portino più versatilità possibile all’interno del repertorio musicale dell’evento permettendo una naturale unione alle diverse tematiche e ambientazioni.

Come per gli allestimenti, anche nella selezione della musica proposta vi è una ricerca e uno studio storico-culturale. Ciò permette di creare una narrazione e coinvolgere lo spettatore nella tematica scelta per l’evento.

Uno degli ultimi eventi di KLAM è stata la serata a tema “Italomania”. Ricreava l’iconografia italiana degli anni ‘80 accompagnata dalle sonorità dell’italo-disco che ha portato alla creazione di club ancora oggi attivi e simbolo della musica dance.

In cosa pensate di essere diversi dalle tante serate musicali che ci sono a Milano?

KLAM sfrutta a suo favore la possibilità di mettere in parallelo musica e scenografia per differenziarsi da parte degli eventi già presenti sul territorio milanese. Proponiamo ad ogni serata tematiche diverse. Coinvolgiamo artisti espositori, artisti di live painting e cantanti, permettendo loro di promuovere le loro capacità e forme artistiche.

Per questo motivo il team di KLAM si affianca già a un giovane ragazzo che studia e realizza Visual Art e animazioni 3D. Tecnologie che permettono di mappare/scannerizzare gli oggetti reali per creare attraverso fasci di luce o proiettori uno spettacolo visivo di grande impatto.

KLAM è sempre pronto ad affiancarsi ad artisti (emergenti e non). Unione, innovazione e creatività sono le parole chiave per aprire le porte del futuro.

Ci raccontate qualche aneddoto legato alla storia degli oggetti di scena che utilizzate?

KLAM realizza gli allestimenti dei propri eventi grazie all’accesso diretto a un magazzino di progettazione e realizzazione di oggetti scenografici di varie epoche, dimensioni, materiali e colori. Ciò permette alla direzione creativa di studiare e progettare lo spazio adattandosi alle esigenze.

La particolarità si trova nella storia che racchiudono tali oggetti. Nel tempo hanno preso parte a importanti scenografie teatrali e cinematografiche di alcuni dei più noti film, opere ed eventi del mondo dello spettacolo. Alcuni esempi: Super Bowl 2012 con Madonna, Il Padrino, Il Gladiatore, Pirati dei Caraibi, Il Trono di Spade, Gomorra e Transformers.

Quali sono i prossimi appuntamenti di KLAM?

A ottobre saremo ospiti nella piazza adiacente alla nuova Microsoft House di Milano (zona Porta Garibaldi) per la realizzazione dell’evento più importante fino ad oggi realizzato da KLAM. Lì la creazione di installazioni scenografiche e digitali permetterà di esprimere al massimo l’unione tra arte e musica.

Le foto

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