Tutti giovani e belli con Lana Del Rey
Uno dei live più attesi dell’estate: ieri sera (4 giugno) la popstar americana si è esibita agli I-Days di Milano davanti a quasi 70mila spettatori. Ecco com’è andata
Dopo i dubbi di molti sulla qualità della sua performance al Primavera Sound, non era detto che il concerto di Lana Del Rey agli I-Days di Milano del 4 giugno sarebbe stato un evento memorabile. Per fortuna non è andata così. Complici condizioni metereologiche sorprendentemente miti e un pubblico particolarmente caloroso, il live è stato all’altezza dell’evento musicale chiave dell’estate musicale 2024 che tutti si aspettavano.
Il concerto di Lana Del Rey a Milano
Per tutta la giornata le previsioni del tempo davano un temporale sicuro intorno alle 20, che non avrebbe quindi funestato il concerto ma avrebbe creato condizioni difficili, fra umidità e terreno bagnato. L’acquazzone ha fortunatamente graziato l’area dell’Ippodromo Snai La Maura, a parte poche gocce più gradevoli che spiacevoli. I nuvoloni gravidi di fulmini sono rimasti in lontananza: una scenografia naturale di enorme suggestione per il concerto di Lana.
Gli organizzatori degli I-Days hanno registrato la bellezza di 67mila spettatori: poco meno di Travis Scott, che l’anno scorso nella medesima location sfondò quota 70mila presenze. Già questi dati bastano a rendere un’idea del fenomeno Lana Del Rey, un’artista che è riuscita a conquistarsi – e mantenere – l’affetto incondizionato di un’enorme platea globale, non con uno stile provocatorio o produzioni massimaliste ma, al contrario, con l’innata delicatezza del suo etereo personaggio.
Il pubblico del concerto di Lana Del Rey a Milano è giovane e decisamente caloroso (per esempio più di quello dei Metallica, sempre agli I-Days). L’entusiasmo è palpabile: lo si percepisce dai decibel del boato all’arrivo di Lana sul palco, dal singalong pressoché continuo, dai cori spontanei (fra cui la classica Sei Bellissima), dalle luci dei telefoni sventolate sulle ballad. E così via. Anche dando le spalle al palco e tappandosi le orecchie si capirebbe di essere a un live di Lana: moltissime ragazze sono vestite simil-sposa esattamente come lei, con abito bianco e coroncina di fiori nei capelli.
La potenza gentile di Lana
Non solo nei suoi dischi ma anche dal vivo, anche davanti a 67mila persone, Lana Del Rey riesce ad essere carezzevole come un bicchiere di vin brulè davanti al camino in montagna o come un margarita al tramonto al mare d’estate. Nonostante i modi semplici da ragazza della porta accanto, Lana è un’autentica diva.
Il suo carisma discreto tiene in pugno il pubblico per tutta l’ora e mezza di spettacolo. È tutto emanato dalla sua mera presenza fisica. Infatti – a parte pochi siparietti come un breve momento di lap dance – l’approccio di Lana al palco è caratterizzato da un’ipnotica fissità – di movimento e di espressione. I gesti lenti e misurati tipo regina d’Inghilterra e una leggera differita delle immagini sui maxischermi fanno quasi sembrare che il suo corpo e la sua voce siano due entità distinte. A volte pare che canti quasi senza muovere le labbra.
Ciononostante, l’impatto del live è potente. Oltre al talento di Lana, lo show si basa su diversi ingredienti di evidente qualità: una band impeccabile (chitarra, basso, tastiere, batteria) che interpreta magnificamente le sottili sfumature delle sue canzoni; tre coriste che offrono un perfetto tappeto vocale alla performance di Lana e di tanto in tanto si prendono anche il centro della scena; non da ultimo, un corpo di ballo e dei visual che rendono lo spettacolo davvero completo e multisensoriale.
Così come il concerto è al limite del sold out, anche l’area VIP è stipata al massimo della capienza. Fra gli artisti avvistati, Emma, Matteo Romano e Ketra. Il premio “fan numero 1” va però a Clara (già protagonista con Dardust dell’apertura del concerto), che si è goduta il live dall’inizio alla fine cantando tutti i pezzi come una vera superfan.
Sulle note della conclusiva Young and Beautiful tutte le coppiette si abbracciano e guardandosi negli occhi si rivolgono a vicenda la domanda del ritornello: “Will you still love me when I’m no longer young and beautiful?”. Dopodiché si torna tutti a casa, felici per aver assistito a un grande momento di musica, giovani e belli oggi e per sempre.
Le foto del live
La scaletta del concerto di Lana Del Rey a Milano
- Without You
- West Coast
- Doin’ Time
- Summertime Sadness
- Cherry
- Pretty When You Cry
- Ride
- Born to Die
- Bartender
- Chemtrails Over the Country Club
- The Grants
- Did You Know That There’s a Tunnel Under Ocean Blvd
- Norman Fucking Rockwell!
- Arcadia
- Video Games
- Hope Is a Dangerous Thing for a Woman Like Me to Have
- A&W
- Young and Beautiful