Milano Music Week, alle 18.30 lo showcase di Mameli
Dopo i live di Boosta, Boro Boro, Francesco Gabbani, Ibisco e Lil Jolie trasmessi in streaming nei giorni scorsi, oggi è la volta di uno dei più talentuosi giovani cantautori italiani
Continua il programma di showcase di Billboard Italia per la Milano Music Week 2020. Nei giorni scorsi vi abbiamo fatto vedere le performance di Boosta, Boro Boro, Francesco Gabbani, Ibisco e Lil Jolie. Oggi è la volta di uno dei più talentuosi giovani cantautori italiani, Mameli. Dall’altro della Torre Galfa, il cantautore si esibirà oggi in streaming a partire dalle 18.30.
Ex concorrente di Amici e presenza ricorrente nelle playlist indie. Quella di Mameli è un’identità artistica solo apparentemente multiforme perché lui si sente un cantautore e basta, senza aggettivi. Da poco ha pubblicato il suo primo album: Amarcord, che ci ha raccontato in una recente intervista.
«Ho scritto questo disco sulla base delle mie esperienze, delle cose che ho vissuto e visto», ci ha spiegato a proposito di Amarcord. «Chiaramente parla di nostalgia, come dice il titolo. Mi sembrava il modo più semplice e istintivo per descrivere la mia nostalgia per la fine di una relazione. È stato un bel viaggio: è stato un disco più pensato rispetto all’EP Inno, che ho pubblicato quando ho fatto un programma televisivo (Amici 18, ndr). Quelli erano sette pezzi messi insieme e raggruppati ma non c’era un concetto di fondo, una ricerca. In questo caso sì».
Riguardo al bisogno di prendersi il giusto tempo per pubblicare il proprio album d’esordio, ha spiegato: «Quando esci da un programma televisivo, sei messo sotto una luce particolare. Le persone che lavorano con te o che ti sostengono sanno che quello è il momento in cui magari con la pubblicazione di un album raggiungi più persone. Io invece ero convinto che, se avessi avuto un po’ più di tempo per potermi concentrare e vivere le esperienze che mi servivano per scrivere l’album, sarebbe venuto fuori un disco più bello. Quindi ho avuto la possibilità di prendermi un anno per poter scrivere».