Abbiamo ancora bisogno degli Offlaga: il live-evento al Rock Contest
Il 1° dicembre si è svolta a Firenze la 30° edizione del Rock Contest. Ciliegina sulla torta, il live degli Offlaga Disco Pax con tantissimi ospiti
Di contest musicali per band emergenti in Italia ce ne sono molti, troppi. Quelli che hanno un’effettiva validità artistica e un’utilità per chi vi partecipa sono pochi. Le eccellenze, quasi nessuna. Quasi: perché il Rock Contest di Firenze, che quest’anno ha festeggiato la sua 30esima edizione, costituisce una felice eccezione. Mettete insieme un’efficiente organizzazione, un locale storico (l’Auditorium FLOG), buone band, una giuria di qualità (fra addetti ai lavori e artisti) e un concerto-evento finale a dare lustro al tutto et voilà, ecco un modello che ha pochi simili.
Il Rock Contest 2018
Vincono l’edizione 2018 del contest per gruppi emergenti più longevo d’Italia (organizzato da Controradio in collaborazione con Comune di Firenze, Regione Toscana e Siae) i foggiani Giunto di Cardano. In giuria, giornalisti, discografici e artisti (fra questi ultimi, Divi e Dragogna dei Ministri e Maria Antonietta).
Ma la punta di diamante della serata del 1° dicembre – non per niente andata sold out – è stata il concerto finale: un emozionato Max Collini insieme al compagno di band Daniele Carretti ha ripercorso la storia degli Offlaga Disco Pax (vincitori del Rock Contest nel 2005) con tantissimi ospiti sul palco – Dario Brunori, Colapesce, Alessandro Baronciani, Thomas Koppen, più membri di Tre Allegri Ragazzi Morti e Bologna Violenta. Il live è stato un’occasione per rendere omaggio alla memoria dell’amico Enrico Fontanelli, bassista, tastierista e graphic designer della band reggiana prematuramente scomparso nel 2014.
Il live degli Offlaga Disco Pax
Collini dà al pubblico esattamente quello che ci si aspetta da una reunion degli Offlaga. In scaletta, tutti i pezzoni della band, con i momenti migliori toccati in Dove Ho Messo la Golf?, Piccola Storia Ultras, Khmer Rossa, nelle commoventi Kappler e Piccola Pietroburgo e nel gran finale di Robespierre. Qualche timido pugno chiuso alzato in aria, in ogni caso tanta emozione per tutti i presenti alla FLOG: pubblico, band, guest.
Cosa sono stati gli Offlaga Disco Pax per la storia della musica indipendente italiana? Certamente un fenomeno complesso, per quanto accessibile a tutti: un’estetica postmoderna ma un’identità per nulla post-ideologica, un sound che attinge al post rock internazionale e anche al meglio della new wave italiana, una formula lirica ultra-citazionista basata su un parlato recitativo che ricorda una versione “spoken” di Giovanni Lindo Ferretti o anche certe cose dei Diaframma.
Abbiamo ancora bisogno degli Offlaga
Per molti aspetti la musica di Collini, Fontanelli e Carretti prese in mano il testimone di quel connubio fra ricerca sonora, qualità lirica e consapevolezza politica che non si vedeva dai tempi di CCCP e CSI. Per questo – così come per un’appartenenza politica senza mezzi termini (vogliamo fare un pezzo sul busto di Lenin a Cavriago? Bene, facciamolo) ma “fuori tempo massimo” – gli Offlaga Disco Pax sono stati un unicum nel panorama indipendente post-millennio e pre-itpop.
La scomparsa di Fontanelli ha interrotto troppo presto la corsa di quel testimone e oggi non vediamo molti musicisti all’altezza di raccoglierlo. Non certo per inadeguatezza artistica, ma perché quel tipo di alchimia di cui sopra si manifesta una volta sola in una generazione. Eppure ne avremmo tanto bisogno, in un’epoca caratterizzata da una forte “domanda” di politica che viene però incanalata in mille rivoli che non si incontrano mai in un bacino comune (non è questa la cosiddetta antipolitica?). Avremmo bisogno del fiume dell’ideologia rappresentato da quelli come loro, gli ultimi veri “fedeli alla linea”.
Il prossimo appuntamento del Rock Contest è per venerdì 25 gennaio. Alle 21 presso il cinema La Compagnia di Firenze sarà proiettata l’anteprima del documentario sui trent’anni della manifestazione. I tanti personaggi che hanno calcato le scene del Rock Contest – da Irene Grandi ai Subsonica – racconteranno la loro storia insieme a Manuel Agnelli, Piero Pelù e molti altri.