OSA 2.1: in scena alla Milano Music Week gli incontri fra elettronica e tradizione lucana
Terra e fuoco, corpo e anima: al festival Linecheck è stato presentato lo show immersivo realizzato da quattro producer e due musicisti tradizionali
In una vecchia intervista ai tempi dei CCCP, il chitarrista Massimo Zamboni spiegava l’identità “localistica” del gruppo. «Abbiamo cominciato a pensare che tutto quello che era un difetto poteva diventare un pregio. Bastava volerlo. Bastava che l’Emilia diventasse il centro del nostro modo di vedere». L’innovazione che parte dalla tradizione, insomma. Mutatis mutandis, si può riscontrare una genesi analoga in un affascinante progetto presentato ieri (giovedì 25 novembre) durante la Milano Music Week 2021 al festival Linecheck: OSA 2.1, performance che mette insieme quattro producer e due musicisti tradizionali lucani per sondare inediti terreni d’incontro musicale.
Lo spettacolo OSA 2.1 a Linecheck
Lo show, prodotto nel 2021 da Open Sound, ogni anno costruisce il live conclusivo durante una residenza artistica in Basilicata, con un’intensa esperienza di co-creazione e sperimentazione tra le artiste e gli artisti coinvolti. Per il progetto di quest’anno sono saliti sul palco di BASE Milano i producer Splendore, Foresta (facenti parte del collettivo Ivreatronic), Plastica e xx.buio (quest’ultimo selezionato tramite call in partnership con Sugar Music Publishing), insieme ai musicisti della tradizione lucana Alberico Larato (zampogna e lira) e Agostino Cortese (cupa-cupa, campanacci e percussioni).
Un’esperienza audiovisiva immersiva: siamo nel cuore di via Tortona a Milano ma i suoni (dal groove rilassato ma trascinante, stile dub) trasportano lontano. Potremmo essere in Grecia come in Libano, in Marocco come in Turchia. È il risveglio della piccola regione meridionale che si riscopre al centro di una cultura mediterranea inclusiva e – almeno in campo artistico – priva di barriere.
Il viaggio di Open Sound
Anche quest’anno il coordinamento musicale della composizione, che parte sempre dalla ricerca di suoni tradizionali, registrati e catalogati in una library open source, è affidato ad Alioscia Bisceglia (già frontman dei Casino Royale), ambassador del progetto Open Sound fuori dalla Basilicata.
Il progetto è stato ospitato a _resetfestival a Torino e al Festival del Turismo Musicale a Milano, oltre a vari boutique festival in Italia. Il suo viaggio è proseguito anche fuori dall’Europa, ad Expo 2020 Dubai, nel cartellone presentato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019.