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Ride, in concerto il sound di Oxford prima dei Radiohead

Nostalgici dei Ride, uniamoci! Il prossimo 4 febbraio alla Santeria di Milano arriva il loro attesissimo ritorno dal vivo

Autore Tommaso Toma
  • Il30 Gennaio 2020
Ride, in concerto il sound di Oxford prima dei Radiohead

Alla Santeria di Milano il 4 febbraio tutti i nostalgici dei Ride e del fenomeno sheogazer a cui appartennero vivranno un’autentica notte indie anni ’90.

In questo periodo – sarà per gli anniversari e i continui fremiti nostalgici che abbracciano sempre più persone di ogni età, non solo gli “anta” – si riassaporano i dischi importanti che uscirono tra fine anni ’80 e inizio ’90. Ma non solo. Infatti, si rivedono sui palchi anche le band regine della scena indie di quell’epoca.


La storia dei Ride

Da pochissimo è uscita la ristampa del meraviglioso debutto dei Pale Saints, The Confort of Madness (ne parleremo con il loro leader Ian Masters sul numero di Billboard di marzo) datato 12 febbraio 1990. Nello stesso periodo uscì l’album di debutto degli oxfordiani Ride, Nowhere, per la Creation.

Dopo che la band di Andy Bell aveva fatto uscire una serie di meravigliosi EP tra cui Play, pubblicato prima dell’album, dove i Ride, seppur giovanissimi, danno forma a una brillante sintesi sonora tra psichedelia, pop, feedback di chitarre e una sorta di pop estatico. Un melange sonoro che influirà non poco anche sulla formazione di Thom Yorke, conterraneo dei Ride e che ancora doveva dar forma alla sua musica.


I Ride pubblicarono poi un altro importante disco nel marzo del 1992, Going Blank Again, che contiene la bellissima Leave Them All Behind tumultuosa cavalcata dai toni epici lunga otto minuti e che rimane un apice della loro produzione. Sarà uno dei momenti più belli da vivere in concerto martedì, quando la band la proporrà in scaletta (azzardiamo all’inizio?).

Dopo Tarantula, il loro album di addio, visto che nel 1996 la band si sciolse, il leader Andy Bell suonò per gli Oasis dal 1999 al 2009, oltre a produrre musica abbastanza anonima, e per fortuna per un breve periodo, con gli Hurricane #1.

Il ritorno in studio nel 2017

Dopo ben 21 anni i Ride trovano la voglia di rimettersi insieme. La spinta, come dicevamo retromaniaca, stava prendendo forma prima. Tante formazioni inglesi e americane citavano tra i loro maestri Ride, Pale Saints e Slowdive. Tutte band che si sono rifatte vive discograficamente e dal vivo negli ultimissimi anni.

Nel 2017 la band torna in studio con Erol Elkan che ha visto concretizzarsi un altro sogno nella sua attività mercuriale tra clubbers, ravers e gli indie del nuovo millennio: quello di produrre degli autentici eroi dello shoegazer movement. Wheater Diaries è un ottimo lavoro, coerente con la loro storia e il recentissimo This is Not a Safe Place è il suo degno successore, con al timone sempre Erol Alkan.


Alla Santeria di Milano speriamo che la band peschi molto dai primi tre album, visto che suonarono all’epoca solo una volta a fine settembre del 1992 al City Square con un quasi sold out. Guardatevi le punta delle scarpe e sognate con loro (e attenzione a non stare troppo vicino agli ampli).



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