Seeyousound Festival: il meglio dei doc musicali dal 19 al 25 febbraio
La settima edizione dell’appuntamento Seeyousound si svolgerà per intero da remoto. L’unico modo per evitare lo stop come nel 2020
“Can’t Stop Music, Can’t Stop Seeyousound!”. Bloccato dopo soli 3 giorni nel 2020, il festival internazionale di cinema e musica torna con la settima edizione tutta online sulla piattaforma nativa Seeyousound PLAYSYS.TV.
81 titoli, tra cui 5 in anteprima assoluta e 16 inediti in Italia, saranno rilasciati giorno per giorno dal 19 al 25 febbraio per il pubblico italiano.
Non solo documentari, film brevi e videoclip, in concorso e non, in programma.
Ci sono anche appuntamenti quotidiani Seeyousound Live Show con talk e approfondimenti. Oltre 60 gli ospiti e i concerti in diretta dal Cineteatro Baretti di Torino, visibili in streaming gratuitamente anche sui canali social del festival.
Il programma di Seeyousound
Don’t Go Gentle – A Film About Idles di Mark Archer è un progetto sugli Idles e il furore con cui hanno affrontato debolezze e avversità richiamando pletore di fan.
Rockfield: The Studio On The Farm di Hannah Berryman è la storia vera di una fattoria nel profondo Galles che è stata trasformata nel primo studio di registrazione residenziale di sempre. Proprio lì sono nati pezzi unici come Bohemian Rhapsody, Yellow e Wonderwall.
Crock Of Gold, ultimo film di Julien Temple e co-prodotto da Johnny Depp. Un lavoro che ripercorre ascese e cadute di Shane MacGowan, leader della folk-punk band irlandese The Pogues.
In A Silent Way di Gwenaël Breës su Mark Hollis e la creazione dell’album Spirit of Eden del 1988, la rottura con il synth pop e l’inizio della dissoluzione dei Talk Talk.
Variações di João Maia è un omaggio alla prima superstar portoghese dichiaratamente omosessuale António Variações. Proprio lui negli ’80 con la sua libertà sessuale ed espressiva prese a schiaffi la società retrograda del tempo.
www.facebook.com/watch/?v=244361023541086
Il documentario A Song Called Hate di Anna Hildur è la storia di un’improbabile partecipazione. Quella della band industrial-techno BDSM islandese Hatari all’Eurovision Song Contest 2019 in Israele e della loro azione artistico-politica per porre sotto i riflettori l’irrisolta questione palestinese.
L’italiano Osannaples di M. Deborah Farina che celebra i 50 anni di carriera della band partenopea Osanna. Un gruppo che tra hard-rock e psichedelia ha gettato le basi del Naples Power alimentando la controcultura napoletana più all’avanguardia a cavallo tra gli anni ‘60 e ’70.
Biglietto singolo: 3,99€ / Abbonamento festival: 35€ / Abbonamento sostenitore: 45€ su playsys.tv.