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Stagecoach, il festival country vuole spodestare il Coachella?

Nato nel 2007 come autentica meta del pellegrinaggio degli appassionati della country music, il festival sta diventando un fenomeno di costume e culturale, esattamente come avvenne con il Coachella (che si svolge negli stessi luoghi), con l’avvento di un cartellone molto social oriented

  • Il28 Aprile 2025
Stagecoach, il festival country vuole spodestare il Coachella?

Lana Del Rey in concerto agli I-Days a Milano il 4 giugno 2024 (fonte: ufficio stampa)

Qualcuno di voi, vedendo le performance di Lana Del Rey o le immagini da Barbie cowgirl di Paris Hilton, durante l’ultima edizione del festival, si sarà fatto la stessa domanda. Ma cos’è lo Stagecoach? La location, che è in realtà un enorme polo club di lusso, si trova nel cuore del deserto di Indio. Dove ancora puoi vedere quei mulinelli come una volta li vedevi nei film western. Siamo esattamente negli stessi luoghi del ben più noto Coachella. Lo Stagecoach è nato nel 2007, in realtà proprio come evento ancillare di quest’ultimo, ma con la peculiarità di celebrare lo spirito americano attraverso il country. Ma con il passare degli anni, oltre a ospitare artisti iconici del genere come Willie Nelson, Dolly Parton e Johnny Cash, gli organizzatori hanno “aperto” il cartellone ai giovani artisti e a una costellazione di stelle del pop.

Così sul palco c’è posto per gli eroi del country moderno come Garth Brooks, Kacey Musgraves e Chris Stapleton, autentico eroe sudista. C’è spazio per le nuove leve come Ashley McBryde o Cody Johnson, ma anche per artisti pop, come è successo soprattutto quest’anno. Qualche nome? Backstreet Boys (per i veri retromaniaci degli anni ‘90), Paris Hilton (per i nostalgici dei prodromi dei social) e Lana del Rey (per i curiosi delle sue nuove canzoni).

Il grande flirt degli artisti pop con la country music

Lo sappiamo, oramai è un dato di fatto. Non solo Taylor Swift o Lil Nas X, tanto per citare due artisti diametralmente opposti, che hanno attinto dalle radici del genere. Da Post Malone a Lana Del rey, oramai sono una pletora di performer, statunitensi e non, che stanno cercando di imitare, campionare e ispirarsi alla country music. Tutto questo ha contribuito a smantellare certi pregiudizi che avevano i puristi. Inoltre, ha fatto entrare il genere definitivamente nell’iridescente mondo del pop contemporaneo, come l’exploit di Shaboozey, dell’hip hop e delle produzioni dance, vedi Avicii e David Guetta. Alla contaminazione tra generi ci ha pensato ovviamente anche lo Stagecoach. Soprattutto in quest’ultima edizione che è stata instagrammata e raccontata sui social tanto quanto il ben più noto Coachella.

Lana Del Rey

Lana Del Rey è stata tra gli artisti di punta del festival che si è svolto durante quest’ultimo fine settimana. Durante il suo set di venerdì sera, la cantautrice ha suonato dal vivo per la prima volta il nuovo singolo Henry, Come On e ha anche presentato tre nuovi brani: Husband of Mine, Quiet in the South e 57.5. Lana ha iniziato la sua performance uscendo da un cottage in stile Bayou al centro del palco. Durante lo show non sono mancati riferimenti inequivocabili al country. Tra questi ci sono le sue interpretazioni di Take Me Home, Country Roads di John Denver, di cui aveva già fatto una cover, e di Stand By Your Man di Tammy Wynette.

Non solo, Lana ha anche duettato con un l’artista country emergente, George Birge in Cowboy Songs. E durante l’ultima sera della tre giorni di festival si è unita a Jelly Roll per sostituire Lainey Wilson per cantare Save Me.

Notare che Lana Del Rey è stata headliner del Coachella Valley Music Festival 2024, ma fece capolino anche allo Stagecoach, cantando Unchained Melody. Era già un indizio per far capire quanto le interessasse far capire il suo interesse per il festival? Un evento che ha visto poi performare addirittura i Backstreet Boys, Paris Hilton, i Mumford & Sons oltre al DJ set di Diplo (è arrivato alla canna del gas?). Su chi punteremo dei grandi del pop per la prossima edizione dello Stagecoach?

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