Eventi

La doppietta di Tananai a Milano ha il sapore di una consacrazione definitiva

Stavolta l’artista è tornato all’Unipol Forum con due concerti sold out. Uno Oltre due ore di live per presentare

Autore Billboard IT
  • Il6 Novembre 2024
La doppietta di Tananai a Milano ha il sapore di una consacrazione definitiva

Foto di Onofrio Petronella

«Siete degli infami» ha esclamato ieri sera Tananai non appena finito di cantare VELENO rivolgendosi al pubblico che con le torce dei telefoni aveva illuminato l’Unipol Forum di Milano durante il brano. È solo uno dei tanti momenti in cui l’artista ha ringraziato a modo suo le migliaia di fan che hanno riempito il palazzetto. Sembrava quasi non riuscire a credere della grande quantità di affetto ricevuta. Non è scontato se si pensa che non era il suo primo Forum. Anzi, era addirittura il terzo. Tuttavia, questi primi due appuntamenti del CALMOCOBRA Live sono stati speciali. «Una doppietta» l’ha definita con una metafora calcistica. Proprio lui che nel 2019, in Calcutta, parlava di inadeguatezza e sognava, tra gli altri, di essere come Esteban Cambiasso.

Il concerto di ieri sera, inseme a quello di lunedì scorso, segna un traguardo importante. Basti pensare che Tananai ha annunciato le date del tour prima dell’uscita del suo secondo album, dopo un periodo di pausa. Se la risposta del pubblico è stata calorosa, lo stesso si può dire del cantante milanese. La sua performance sul palco è stata essenziale ed emozionate: lui, la sua band e uno schermo inclinato con i visual.

Foto di Jacopo Rossini

CALMOCOBRA

Gran parte della scaletta, come ci aveva già anticipato nella nostra intervista, è stata dedicata al suo ultimo disco CALMOCOBRA, eseguito per intero. L’effetto è quello che ci si poteva immaginare sentendo l’album in studio. FANGO rimane l’intro perfetta, mentre BOOSTER si conferma la hit che ci aveva colpito fin dal primissimo ascolto. Allo stesso tempo scaldano il cuore i brani più romantici, su tutti VANIGLIA, ANDRONE e NESSUN CONFINE.

Tananai sembra già molto a suo agio con i nuovi brani. Nella veste rock di PUNK LOVE STORIA si scatena, mentre emerge il suo lato nostalgico in RADIOHEAD, molto meno elettronica rispetto alla versione su disco, posizionata nel bis come penultima canzone dello show.

Dove tutto è cominciato

Tutti spesso ricordano Tananai per l’ultimo posto al Festival di Sanremo e l’esecuzione non proprio perfettissima di SESSO OCCASIONALE sul palco dell’Ariston. In tanti fanno coincidere quel momento con la “nascita” di Tananai. Invece, se come fenomeno ci può stare il ragionamento, in senso generale i conti non tornano. La dimostrazione arriva dai fan che ieri hanno cantato a memoria anche le canzoni antecedenti al suo approdo alla kermesse. Calcutta, Giugno e soprattutto 10k Scale, brano jolly scelto dal pubblico in entrambe le serate del Forum. Ieri sera ci è persino scappata una versione a cappella di Ichnusa.

A intervallare questi momenti ovviamente ci sono stati i suoi successi maggiori. BABY GODDAMN è oramai un inno, così QUELLI COME NOI, posizionata a inizio concerto. TANGO, quasi a sorpresa, non è la canzone conclusiva, ma quella immediatamente prima dell’encore. Una scelta che ha tratto in inganno molti dei presenti che hanno creduto per un attimo che non ci sarebbe stato il bis.

Nel mezzo c’è stato spazio anche per degli ospiti speciali. Se la prima sera Annalisa era salita sul palco per cantare STORIE BREVI, ieri sera c’è stato un omaggio ai Baustelle, tra i miti d’infanzia dell’artista milanese, oltre che i primi a riuscire commuoverlo con una canzone, Alfredo. Tananai ha duettato con Francesco Bianconi e Rachele Bastreghi sulle note di Charlie fa surf.

Due concerti per la consacrazione

Sebbene si sia trattato solo dei primi due appuntamenti del suo tour, la sensazione che ci ha lasciato il ritorno di Alberto all’Unipol Forum di Milano è che non si possa più parlare di un fenomeno. Ci troviamo difronte a un artista maturo che, seppur sembrando ancora impacciato e “sbrodoloso” nei momenti in cui non canta, quella differenza che si era notata al secondo Sanremo oggi è ancora più evidente.

Tananai canta, si muove ed è padrone del palco, ma soprattutto riesce a trasportare emotivamente il pubblico con naturalezza. Senza fronzoli, senza forzature, restando semplicemente se stesso. E forse è proprio questa l’arma principale sua e delle sue canzoni: la sincerità.

Share: