Andrea Bocelli celebra i 20 anni del Teatro del Silenzio con Placido Domingo e Clara
Quello a Lajatico è più di un evento italiano: è un vero e proprio spettacolo internazionale, che porta nel cuore della Toscana tutti coloro che ricercano nella musica la bellezza e l’arte

Foto di Lorenzo Montanelli
Il tramonto al Teatro del Silenzio è quel genere di spettacolo che la natura offre senza chiedere nulla in cambio. La città, con i suoi palazzi, appare distante, quasi un sogno lontano. Si ha la sensazione di non appartenere al tempo presente, immersi tra le colline toscane, a poco più di un chilometro dal centro di Lajatico. Il silenzio che tanto ricerchiamo per riconnetterci a qualcosa di molto più grande di noi ieri sera, con Andrea Bocelli, ha lasciato spazio alla musica, all’arte e alla bellezza: il cantante, con il primo di due concerti, ha celebrato i vent’anni del Teatro del Silenzio, un progetto visionario che in due decenni ha accolto spettatori da ogni angolo del mondo.
Gli italiani ci sono, ma sono soprattutto gli stranieri a riempire le poltrone, ad attenderlo, tra chi è elegantissimo e chi, per l’occasione, sfoggia un abbigliamento stravagante, fatto di cappelli con fiori e abiti coloratissimi. Quello al Teatro del Silenzio è più di un evento italiano: è un vero e proprio spettacolo internazionale, che porta nel cuore della Toscana tutti coloro che ricercano nella musica la bellezza e l’arte. Il concerto di Andrea Bocelli è un inno alla possibilità di sognare, con il Tindaro Screpolato dell’artista Igor Mitoraj a vegliare su tutti. Un osservatore silenzioso, con il suo volto incompleto, che diventa testimone di questi vent’anni di storia del Teatro del Silenzio.
Gli ospiti di Andrea Bocelli al Teatro del Silenzio
Lo spettacolo si è aperto con un repertorio classico, con cui Andrea Bocelli ha dimostrato ancora una volta perché è uno dei più grandi tenori viventi. Brani come La donna è mobile dal Rigoletto di Verdi, Bella figlia dell’amore (sempre dal Rigoletto), e Au fond du temple saint, il celebre duetto da Les Pêcheurs de perles di Bizet, hanno portato il pubblico in una dimensione fuori dal tempo e dallo spazio, in una perfetta fusione con l’orchestra regionale toscana e il paesaggio.
Accanto a Bocelli, oltre alla soprano armena Juliana Grigoryan, alla mezzosoprano Giada Venturini e al baritono Gianluca Failla, anche due artisti che rappresentano, oggi, due mondi diversi che si sono incontrati e uniti per celebrare i vent’anni del Teatro del Silenzio: Placido Domingo e Clara.
Placido Domingo
Il grande tenore spagnolo si è unito ad Andrea Bocelli, regalando al pubblico momenti di rara intensità, con un scambio generoso e pieno di rispetto per la tradizione e la storia del luogo. Bocelli ha poi portato il suo pubblico, nella seconda parte, in un viaggio fatto di sorprese e riscoperta di una memoria collettiva che non va mai nascosta, ma celebrata. ‘O sole mio, Funiculì Funiculà, Turna a Surriento, sono solo alcuni dei brani che il cantante ha interpretato con cura e trasporto, offrendo agli spettatori una finestra su Napoli, anche a centinaia di chilometri di distanza. Il segno che la tradizione deve essere accolta, abbracciata, riportata, anche in quei luoghi dove tutto ci appare fuori dal tempo, quasi eterno.
Clara
Durante la seconda parte, sul finale, l’ingresso di Clara, voce della nuova scena italiana, a segnare l’incontro tra generazioni, tra tradizione e novità. Con Diamanti grezzi, il brano presentato al penultimo Festival di Sanremo, ha portato al Teatro del Silenzio un’energia diversa, attuale, che non ha spezzato l’incanto del momento, ma lo ha rinnovato. Il culmine è poi arrivato con il duetto con Andrea Bocelli su Can’t help falling in love. Un equilibrio perfetto tra classico e moderno, pura armonia.
Il passaggio di testimone a Teatro del Silenzio col figlio Matteo Bocelli
Non è semplice costruire uno spettacolo che celebri un anniversario importante senza scadere nella celebrazione fine a sé stessa, ma Andrea Bocelli ci è riuscito. Ha portato in scena la storia del Teatro del Silenzio, che è anche parte della sua storia, con l’eleganza di chi sa lasciar parlare la musica e il paesaggio. Un evento che ha saputo restituire una potentissima sensazione di pace tra le colline, lontano dalla città, dal rumore, da quella frenesia che spesso vorremmo allontanare. Qui nulla è nascosto alla vista, tutto è alla portata degli occhi.
L’appuntamento con la seconda data è atteso per il 26 luglio, mentre il 24 luglio a salire sul palco del Teatro del Silenzio, per la sua prima volta, sarà Matteo Bocelli. Un passaggio di testimone importante, che non è un semplice gesto simbolico, ma la conferma che la musica sa sempre trovare la sua strada, anche in quel silenzio che per una notte lascia il posto alla voce e alla melodia.