“Together For Palestine” e la risposta di Brian Eno all’indifferenza

Hanno dato il loro contributo e supporto oltre 150 artisti, tra chi è salito sul palco e chi era da remoto, alla causa di Together For Palestine organizzata da Brian Eno. Ieri sera all’OVO Arena di Wembley erano presenti 12mila spettatori per un evento nato e ideato in contrasto all’indifferenza dei governi, nel caso specifico quello britannico, nei confronti della situazione in Palestina. Nel corso della serata si sono alternati sia artisti del mondo della musica, da Jamie XX ai Gorillaz, passando per Annie Lennox, PinkPantheress, Rina Sawayama e molti altri – tra cui diversi musicisti palestinesi – che attori e attivisti.

Lo show, introdotto dal conduttore Guz Khan e dall’attore Riz Ahmed (protagonista dello stupendo The Sound of Metal) hanno presentato lo spettacolo, è stato anticipato anche da un video messaggio di numerose personalità che non hanno potuto partecipare fisicamente. Tra queste spiccano Billie Eilish, FINNEAS, Cillian Murphy, Peter Gabriel, Joaquin Phoenix e Javier Bardem.

«A voi qui presenti e a tutti coloro che ci guardano da tutto il mondo, siete qui stasera per dimostrare al popolo palestinese che, mentre i leader mondiali e i governi continuano a deluderlo, noi non lo faremo» ha esordito Khan a inizio serata. Prima di lasciare la parola all’artista palestinese Malak Mattar i cui lavori hanno accompagnato sul maxi schermo le esibizioni e gli interventi degli altri ospiti. Il mezzo milione di sterline ricavato dai biglietti, sold out a poche ore dall’annuncio, è stato destinato a varie associazioni palestinesi tra cui il Palestine Children’s Relief Fund e il Palestine Medical Relief Society.

La musica

Together For Palestine è stata un’occasione per i tanti artisti presenti di amplificare la propria voce. Una presa di posizione che è passata attraverso la musica e per mezzo di connessioni e collaborazioni inedite. Il “padrone di casa” ha eseguito, insieme a Paul Weller, Damon Albarn, Adnan Joubran, Alexis Taylor degli Hot Chips e Nadine Shah, l’inedito scritto per l’occasione Oh Rascal Children of Gaza. Il copione è stato simile un po’ per tutti i musicisti che hanno preso parte alla serata. Jamie XX ha aperto la serata con un back to back con DJ Sama’ Abdulhadi. Damon Abarn, dopo aver eseguito alcuni brani tradizionali palestinesi con la London Arab Orchestra, lo Juzour Dance Collective, con Yasiin Bey e Omar Souleyman, ha presentato in anteprima il nuovo brano Damascus, tratto dal prossimo album dei Gorillaz The Mountain in uscita a marzo.

Tra gli altri ospiti musicali ci sono stati gli Hot Chip con Ibibio Sound Machine e Trans Voices, il compositore palestinese Faraj Suleiman, il nigeriano Obongjayar, la cantante palestinese Nai Barghouti. E non ultimi James Blake, Paloma Faith e Rachel Chinouriri e Cat Burns. Quest’ultime e si sono esibite in duetto sulle note di Even.

Gli interventi

L’evento non è stato solo uno show musicale ovviamente. Molte le testimonianze sul palco, a partire da quella di Francesca Albanese. Poi Josie Naughton di Choose Love e diversi attori, tra cui anche Florence Pugh. Tra i momenti più emozionanti quello che ha visto protagonisti Benedict Cumberbacht, Amer Hlehel e Ruth Negga che hanno recitato le poesie dell’autore palestinese Mahmoud Darwish.

Richard Gere è salito sul palco e ha reso omaggio ai medici che lavorano a Gaza, mentre Nicola Coughlan (Bridgerton) ha esortato altre celebrità a far sentire la propria voce, dicendo: «Ci sono molti artisti che amo e che so che anche voi amate, che hanno centinaia di milioni di follower, e che non stanno dicendo nulla». Il prossimo 17 ottobre, sempre Paul Weller, ha organizzato un altro evento benefico intitolato Gig For Gaza al Troxy di Londra. Nella line up ci sono anche Primal Scream e Inhaler.