A Bologna un incontro e una mostra dedicati a Woodstock 50 anni dopo
“3 days of peace and music – 50 anni dopo” è l’incontro organizzato da ONO per celebrare i 50 anni da Woodstock. Presente anche il fotografo Barry Z. Levine
Barry Z Levine
Nel 2009, per il quarantesimo anniversario di Woodstock, si era pensato di riorganizzare il celebre festival a Brooklyn, ma non se ne fece nulla. Quest’anno, ricorrendo il cinquantesimo anniversario di una delle manifestazioni musicali più importanti della storia, il festival si sarebbe dovuto tenere nel Maryland. Ma tra nomi annunciati, tra cui Jay-Z, Santana e Miley Cyrus, e problemi organizzativi e finanziari, il festival – ufficialmente annunciato a marzo – è stato annullato a luglio. Non esiste una macchina del tempo e nessuno potrà mai rivivere le emozioni di quei tre giorni. Si potrà però immaginarle, provare a capirle, attraverso le fotografie di quel lontano 1969. Domani, giovedì 19 settembre si terrà “Woodstock 50: 3 days of peace and music 50 anni dopo”, incontro a ingresso gratuito presso la galleria ONO arte contemporanea di Bologna.
L’incontro vedrà la partecipazione di Barry Z. Lavine, fotografo di scena di The Woodstock Film, documentario realizzato nei tre giorni di festival, dal 15 al 18 agosto 1969. Il lungometraggio ha vinto l’Oscar al miglior documentario nel 1970, un premio che ha sicuramente contribuito ad accrescere il successo e la fama internazionale del festival. Con cinquecentomila persone, provenienti da tutto il mondo, e un parterre di artisti tra i più grandi della scena musicale dell’epoca, Woodstock è senza ombra di dubbio il festival più importante e conosciuto della storia del rock. Un evento che ha consacrato nell’olimpo della musica artisti come Jimi Hendrix, Who, Janis Joplin e tanti altri.
Per chi vuole rivivere i momenti di questo importantissimo festival, provando a coglierne suoni e odori, le immagini sono fondamentali. Barry Z. Levine ha catturato tutto questo, riuscendo a regalare a chi guarda il ricordo nitido dell’evento. Arrivato prima di tutti sul luogo del festival, quando ancora Woodstock era un pascolo verde ed erboso, Levine ha scattato dal momento zero a quello in cui il prato è diventato una distesa di fango piena di rifiuti. Il fotografo è riuscito a imprimere su pellicola centinaia di immagini che restituiscono non solo i concerti e il pubblico, ma anche l’intera organizzazione dell’evento.
In occasione della serata gli spazi di ONO arte saranno allestiti con dieci degli scatti originali di Levine. Al termine dell’incontro, che si svolgerà in lingua inglese, il fotografo firmerà le copie del suo libro The Woodstock Story Book. Sarà inoltre possibile vedere i dieci scatti di Barry Z. Levine alla galleria ONO fino al 12 ottobre.