Angelina Mango all’Eurovision: «Voglio vivere tutto e non dimenticare nulla»
Stasera la cantante debutterà dal vivo alla Malmö Arena: «Quando ho sentito cantare “La noia” con accenti diversi per me è stato spettacolare, perché non importa quale lingua si parli, la musica unisce davvero le persone». L’intervista di Billboard US
L’ultima volta di una cantante italiana all’Eurovision Song Contest risale al 2016: Angelina Mango, dopo otto anni, con La noia, segna un ritorno importante. In quel caso a partecipare fu Francesca Michielin con Nessun grado di separazione che prese parte alla competizione classificandosi al 16esimo posto. L’Italia può vantare tre vittorie agli Eurovision, l’ultima nel 2021 con i Måneskin che, da lì in poi, hanno conquistato la scena mondiale e le classifiche Billboard. Un traguardo ottenuto anche da una delle canzoni di maggior successo di tutti i tempi Nel Blu, Dipinto di Blu di Domenico Modugno, conosciuta anche come Volare, che ha raggiunto il primo posto della Billboard Hot 100 nel 1958. Ora Angelina Mango si prepara a conquistare gli Eurovision Song Contest 2024 e stasera farà il suo debutto dal vivo nella seconda semifinale.
Tra i favoriti dei bookmakers, l’Italia è al terzo posto, dietro alla Croazia rappresentata da Baby Lasagna e alla Svizzera che gareggia con il rapper Nemo. Billboard US ha incontrato Angelina Mango a Malmö e, con lei, ha parlato della sua partecipazione, della carriera e del futuro.
L’intervista a Angelina Mango
Qual è il tuo rapporto personale con l’Eurovision Song Contest?
Da bambina lo seguivo sempre con mia madre perché lei è una fan. L’Eurovision non era proprio il mio genere, devo essere onesta. Non sto parlando di gusti o di musica. Parlo di esperienza. È stata una sorpresa quando ho vinto il Festival di Sanremo e ho capito che avevo la possibilità di venire qui e partecipare. Sono molto giovane e la mia carriera musicale è appena iniziata, per me è tutto nuovo. Sto cercando di imparare molto da tutto e da tutti, perché questa è un’esperienza che capita una volta nella vita. Voglio vivere tutto e non dimenticare nulla.
C’è una canzone dell’Eurovision che, da piccola, ti ha colpito e ti è rimasta impressa, o un artista in particolare?
Mi è piaciuta molto Saudade Saudade di MARO dal Portogallo (2022) e poi ovviamente Euphoria di Loreen. Guardavamo sempre il programma televisivo e parlavamo di musica, perché vivevo in una casa di musicisti.
Tuo padre, Mango, ha avuto una carriera di grande successo.
Sì, sono cresciuta in mezzo in alla musica. Anche mia madre era una musicista professionista, così come mio fratello. A due anni ho imparato a comunicare attraverso la musica. La musica è come una lingua. Quando ho fatto la pre-promozione per la La Noia, ho sentito altre persone cantarla con accenti diversi e per me è stato spettacolare, perché non importa quale lingua si parli, è solo energia. La musica unisce davvero le persone ovunque. L’Eurovision Song Contest è un’opportunità per le persone di condividere la musica. Si può fare da soli, ma io voglio condividerla e imparare dagli altri nei diversi Paesi.
Quando e perché hai deciso di partecipare al Festival di Sanremo?
Beh, in Italia, Sanremo è come il Natale. Tutti aspettano Babbo Natale. Quando ho scritto La Noia ho pensato subito: “Questa è una canzone senza rimpianti e posso portarla sul palco con tutta me stessa”. Quindi era perfetta per Sanremo, perché Sanremo è una celebrazione della musica e uno specchio di quello che succede nel mondo della musica in Italia. Sinceramente però non pensavo di vincere, quella è stata una sorpresa.
Hai mai avuto dubbi riguardo all’idea di accettare la possibilità di competere all’Eurovision Song Contest 2024? È stata una decisione difficile?
No, assolutamente. Non ci ho pensato per nulla. Era la scelta migliore da fare.
Quando hai scritto la tua prima canzone?
Ero molto piccola, avevo cinque anni. Il titolo era Mi sono innamorata di me e l’ho scritta dedicandola a me stessa. Parlava del fatto che potevo essere una donna senza un uomo e senza matrimonio. Questi erano i miei pensieri a cinque anni. Da quel momento non ho più smesso di scrivere canzoni.
Cosa ti ha ispirato invece per la scrittura de La noia?
Ho scritto La noia in studio con Madame e Dardust, una cantautrice e un produttore tra i miei preferiti e che apprezzo molto. Ho deciso di parlare della mia vita e della mia storia. Per me era molto importante trasmettere un messaggio positivo. Ballare con una corona di spine è qualcosa di molto importante. Tutti hanno una corona di spine, qualcosa di brutto che è successo nella loro vita, ma possiamo sempre sorridere e cercare di vedere il lato positivo delle cose. Questo l’ho imparato col tempor ed è una cosa che voglio condividere con tutti, specialmente con gli adolescenti che ascoltano la mia musica.
Quando scrivi i tuoi brani, parti dalle parole del testo o dalla musica?
È del tutto casuale. Penso sempre alla musica e, nell’arco della giornata, spesso non riesco a smettere di appuntarmi e scrivere cose. È difficile da spiegare. Quando vado in studio, tutto è già pronto nella mia mente. È strano, ma è bellissimo.
Cosa puoi dirci dell’album poké melodrama in uscita il prossimo 31 maggio?
Sono molta orgogliosa del disco. Da un lato perché ci ho lavorato tantissimo, ma soprattutto perché credo che rifletta a pieno la mia personalità e il mio modo di vedere il mondo al momento.
A parte i tuoi genitori, c’è stato qualche musicista che ti ha ispirata durante la sua crescita?
Quando avevo sei anni, ho sentito il concerto di Woodstock per la prima volta e mi sono appassionata al rock n’ roll. A 13 anni sono andata a vedere i Rolling Stones. Quando ero al liceo poi ho iniziato ad ascoltare musica urban, soprattutto italiana.
Che cosa ha imparato Angelina Mango da quest’esperienza all’Eurovision Song Contest 2024 finora?
Oggi è più sicura di sè stessa. Ho capito che questo è ciò che voglio fare per il resto della mia vita.
Presto partirai anche con il tour.
Sì, sarà una tournèe lunga che inizierà quest’estate. Farò alcuni festival con la mia band, sia in Italia che fuori. A ottobre faremo un tour nei club in Italia e a novembre un tour nei club in Europa. Sarà una tappa importante per me, perché sarà la prima volta che suonerò con la mia band da quando avevo 13 anni. Pensare che siamo cresciuti insieme e ora siamo a Malmö. È molto strano, ma è bellissimo.