Assurditè: «Del futuro mi spaventano le scelte sbagliate prese nel presente»
La cantatrice è tra le protagoniste di Up Next Italia, il programma di Apple Music orientato a identificare, mostrare e far emergere il talento delle stelle nascenti e si esibirà il 12 settembre in Piazza Liberty a Milano
Assurditè rappresenta una delle voci e delle penne più interessanti del panorama musicale italiano. Il suo album di debutto DUMBA, pubblicato lo scorso 17 maggio, ha messo in mostra la sua abilità immaginativa nel creare storie e immagini. Un concept in cui Chiara Balza, questo il suo nome, si mette nei panni di una giornalista del futuro, un modo per raccontare il presente che stiamo vivendo e che sembra sempre più simile a qualcosa di distopico.
Da una scuola amatoriale di canto nella provincia milanese all’India, non si può di certo dire che di strada non ne abbia fatta. E, in tutto questo movimento, Assurditè non si è mai posta dei limiti, soprattutto per quanto riguarda la sua musica, come ci racconta in questa intervista. Appassionata di ogni genere, dal cantautorato alla musica elettronica, è un’assidua frequentatrice di club, sempre alla ricerca di nuove scene da scoprire.
Assurditè è tra le protagoniste di Up Next Italia, il programma di Apple Music orientato a identificare, mostrare e far emergere il talento delle stelle nascenti. Il prossimo 12 settembre si esibirà anche nell’evento dal vivo organizzato da Apple Music in Piazza Liberty a Milano. Con lei saliranno sul palco anche Anna Castiglia, Lamante e Sarah Toscano.A questo link è ancora possibile registrarsi per la serata.
Up Next Italia di Apple Music: intervista ad Assurditè
Recentemente ti sei esibita in India: com’è stata questa esperienze? Nel tuo futuro vedi anche un salto internazionale?
In India è stato molto bello, una cosa molto particolare e molto punk e un’occasione che ho colto al volo! Per ora non penso alla mia musica anche in ottica internazionale perché sono molto innamorata della musica italiana, del cantautorato. Però sono anche molto affascinata dalla musica elettronica.
Sei una frequentatrice di club?
Mi piace un sacco scoprire nuove scene e nuovi club nel mondo. Mentre ero a Parigi ogni sera ho cercato di convincere la gente che era lì con me a venire in questo posto che si chiama La Gare Le Gore, un locale dove fanno prima jam session e poi, dopo la mezzanotte, techno pesante. Ovviamente non sono riuscita a convincere nessuno e ci sono andata solo l’ultima sera con un ragazzo che lavora con me! Quando viaggio mi piace andare alla ricerca dei posti meno turistici e un po’ più controculturali.
E tu quando hai iniziato a fare musica?
Io ho iniziato prendendo lezioni di canto in una piccola scuola amatoriale di provincia. Prima facevo cover, poi nel momento in cui ho provato a scrivere la mia prima canzone non riuscivo più a cantare le canzoni degli altri!
Che sensazione hai avuto quando hai scritto la tua prima canzone?
Sentivo che era come se fosse successo un piccolo miracolo e non volevo più abbandonare questa sensazione, quindi ho continuato!
Nel tuo album, Dumba, ti metti nei panni di una giornalista di un futuro distopico: cosa ti fa paura del futuro e invece cosa temi del presente?
Ciò che mi fa più paura del futuro sono le scelte sbagliate che possiamo prendere nel presente e ciò che mi fa più paura del presente è il futuro. Inevitabilmente le due cose sono connesse. Siamo in un periodo storico fragile sotto tanti punti di vista, anche nella musica se vuoi.
Le donne però hanno sempre più spazio, e le scelte di Up Next di Apple Music di quest’anno lo dimostrano.
E ce lo meritiamo assolutamente! Avere una piattaforma del genere che sostiene e dà spazio alle donne è importantissimo, e ha un valore ancora più grande rispetto a quello che poteva avere magari dieci anni fa.
Ci sono delle artiste che ti hanno ispirato in particolar modo?
Io sono cresciuta ascoltando Mina perché i miei me la facevano ascoltare sempre e poi ho imparato ad amarla con il tempo. Ho assorbito tanto della sua produzione discografica. Quando sono cresciuta ho scoperto anche la scena jazz, amo Etta James, Ella Fitzgerald, Billie Holidays. E poi Lauryn Hill, con la sua cazzimma e il suo essere così particolare, Amy Winehouse, che trovo assolutamente rivoluzionaria. In Italia ti direi Elisa, che secondo me è una cantautrice meravigliosa che ho ascoltato tanto, e mi piacciono tantissimo anche le altre ragazze che partecipano con me a questo programma. Secondo me la cosa bella è che siamo tutte molto diverse tra di noi.
E il 12 vi esibirete all’anfiteatro di Apple in Piazza Liberty.
Sì, e non vedo l’ora! Tra l’altro è una delle prime volte che mi esibisco solo chitarra e voce (insieme a Daniele Belli) mentre le altre tre canzoni le farò su base. Sono curiosissima di sentire anche le altre ragazze perché secondo me sono fortissime!