“Cenerentola” di Enrico Nigiotti: il suo racconto brano per brano
Enrico Nigiotti pubblica il suo nuovo album di inediti “Cenerentola”. Un progetto ambizioso che racconta il suo percorso degli ultimi mesi
Torna con un progetto che racconta questi ultimi tre anni. E che dà ancora più valore alla sua fortunatissima partecipazione all’ultima edizione di X Factor. Enrico Nigiotti si è preso tutto il tempo necessario per pubblicare il suo nuovo album Cenerentola (nei negozi da oggi, venerdì 14 settembre, per Sony Music).
Si tratta di un progetto che dimostra la maturità artistica del cantante che, negli ultimi mesi, ha debuttato come autore, scrivendo un brano per Laura Pausini (alla quale aprirà i concerti del 6 e 7 ottobre a Firenze). Ça va sans dire: il disco contiene le hit L’Amore È e Nel Silenzio di Mille Parole, che gli hanno regalato in questi ultimi mesi delle grandi soddisfazioni.
Il nuovo album si chiama Cenerentola proprio perché «lei è il simbolo del riscatto, della rinascita. E questo album è tutto questo», ci ha spiegato l’artista che, i prossimi 3, 5 e 10 dicembre, si esibirà a Milano, Livorno e Roma. «L’habitat del teatro è perfetto. È un po’ una scommessa. Hai davanti persone che ti ascoltano con attenzione. È un tour da ascoltare, da stare seduti e chiudere gli occhi».
Abbiamo chiesto a Enrico Nigiotti di spiegarci il disco, brano per brano. Ecco cosa ci ha raccontato.
Complici feat Gianna Nannini
È un duetto che nasce grazie a un trascorso. Io tre anni fa ho aperto tutta la tournée di Gianna Nannini. Ma poi sono cresciuto con la sua musica e quindi per me era già un onore cantare prima di lei in quell’occasione, immagina. Ho scritto questo pezzo che era “puro stile Nannini” e ho pensato a lei. Gliel’ho mandato, lei l’ha provinato a Londra. All’inizio si chiamava Semplice, il testo era uguale tranne per questo termine nel ritornello. Lei l’ha trasformata in Complici. Ed è rimasto così.
Bomba dopo Bomba
È un pezzo molto cantautorale. È una ripresa di Bomba o non Bomba di Venditti. È un pezzo autoironico, libertino che dice: «Cerchiamo di essere noi stessi, non pensiamo al resto». Secondo me c’è anche l’influenza di Rino Gaetano e di Lucio Dalla in questa scrittura e anche a livello musicale.
Campari Soda
È una di quelle più personali. È molto malinconica. Musicalmente era diversissima. L’abbiamo trasformata, l’abbiamo resa bossa. Questa scelta, oltre a velocizzarla, l’ha resa ancora più malinconica. È uno dei miei pezzi preferiti. L’ultimo che ho scritto per questo disco (ad aprile, tornato dalla Sardegna).
Buonanotte
Secondo me è una delle ballad più belle del disco. È un pezzo che ho scritto qualche anno fa e che poi ho ripreso, cambiandolo un po’. Le ballate come questa sono per me più facili da scrivere. Mi vengono di getto, e istintivamente continuo a scrivere. La cadenza è più lenta, le frasi respirano di più. La vedo molto simile a L’Amore È, per come è stata scritta.
Un Altro Giorno
Un mio amico si è lasciato con la sua ragazza e aveva fatto un po’ di casini. Quando gli uomini chiamano e chiedono aiuto sono davvero insistenti. Anzi, sai cosa ho capito? Che gli uomini non riescono a sopportare il dolore. O perlomeno non come possono fare le donne. Parlo anche per me, eh. In ogni caso lui continuava a dirmi: «Ma perché lei non mi dà un’altra possibilità?». Così mi è venuta in mente la frase: «Mi dai un altro giorno?».
E Sarà
È il mio mantra. È quello che forse più dà il mio messaggio: «Continua ad andare avanti. Sarà quel che sarà». È il mio mantra, il mio portafortuna. La mia volontà di non mollare.
Chiedo Scusa
È il diario della mia vita. Mi metto a nudo e racconto tutto. Ho pensato ai miei genitori. E ho pensato che voglio chiedergli scusa per ciò che non ho fatto e per ciò che ho sbagliato in tutti questi anni. Mi sono messo a nudo, senza pensare a niente. Ho scritto pensando a me. E a quello che veniva.
L’Amore È
Di questo brano abbiamo già detto tanto. Mi fa piacere che, da X Factor, è un brano che rimane. Resta nelle persone. Molte persone conoscono meglio L’Amore È piuttosto che il mio personaggio artistico. E questa cosa mi fa piacere. Quello che rimane sono le canzoni. Non l’artista in sé. Mi auguro che le mie canzoni rimarranno.
Lettera di Uno Zio Antipatico
È un augurio che faccio alla mia nipotina. È un inno alla vita. L’ho scritta pensando a lei. Il titolo è un po’ provocatorio, per far ridere. Perché in realtà io ogni volta scherzo sempre con lei, e la faccio spesso piangere.
Tuo Per Sempre
È uno dei pezzi che Gianna (Nannini, ndr) ama di più. È senza dubbio la ballata rock del disco. Mentre la scrivevo non me ne rendevo conto, ma è molto rock. È una canzone positiva verso l’amore. Non come ad esempio Buonanotte che parla di due persone che si sono lasciate. È positiva, anche se forse un po’ possessiva.
Nel Silenzio di Mille Parole
È un brano che ha fatto appassionare tante persone negli scorsi mesi. Quando ho pubblicato questo singolo ho capito che tante persone volevano sentire la mia musica. Questo è il successo per me.
Devo Prendere il Sole
È scanzonata. È una metafora che ci fa dire: «Facciamo ciò che ci va». A Livorno c’è quasi l’obbligo morale di andare in spiaggia. A volte, quando non vuoi andarci, ti senti quasi in colpa. Ma capita che a volte proprio non ci vuoi andare, no?