Fred De Palma in gara con se stesso: «A Sanremo per abbattere i pregiudizi e mostrare un mio lato inedito»

Fred De Palma sembra trovarsi a proprio agio tra una domanda e l’altra dei giornalisti, quasi fosse il suo habitat naturale. Anche quando la questione si sposta per l’ennesima volta sui testi del rap e i recenti fatti di cronaca, la sua visione è lucida e chiara. «Ogni artista nasce come persona e vive determinate cose. La musica è autoanalisi con cui affronti i demoni della tua vita. Dire agli artisti “non scrivete certe cose” vuol dire censurare, non far loro scrivere ciò che hanno bisogno di dire. Non credo che oggi un ragazzo che commette dei crimini, lo faccia perché ha ascoltato un pezzo rap». Fred De Palma arriva al Festival di Sanremo con una storia fatta di grandi hit, spesso divenute più grandi del suo stesso nome, e con una serenità ritrovata, figlia di un percorso interiore che passa anche dal brano in gara Il cielo non ci vuole più.

“Il cielo non ci vuole” e la nuova consapevolezza di Fred

«Il cielo non ci vuole non è nato come un pezzo per Sanremo. L’ho scritto prima dell’ultima estate durante una session e, quando in Warner l’hanno ascoltato, hanno deciso di inviarlo subito ad Amadeus» racconta Fred De Palma. Il cantante torinese ha poi dovuto aspettare sei mesi per scoprire, dalla televisione e dal Tg1, che era stato selezionato. Ci aveva provato anche l’anno scorso ma, come ammesso da lui stesso, aveva inviato il pezzo «troppo in ritardo». Il brano con cui Fred parteciperà al Festival di Sanremo non racconta la fine di una semplice storia d’amore, ma offre anche una lettura più profonda.

«La canzone non è in realtà dedicata a una persona. La figura femminile è la mia coscienza che, poi, metaforicamente ha assunto le sembianze di una donna. Il messaggio che voglio far passare con Il cielo non ci vuole più è rivolto soprattutto ai giovani di oggi che spesso vedo troppo rassegnati. Bisogna riuscire a convivere con i propri rimpianti e provare a essere felici anche quando le cose vanno male» spiega Fred De Palma. Si potrebbe pensare che è facile dire certe cose dall’alto della sua carriera ricca di hit e dischi di platino. Eppure, c’è quel verso, “Pieni di rimpianti fino all’overdose”, con cui il rapper ha descritto un periodo complicato della sua vita.

La presa di consapevolezza Fred De Palma racconta di averla conquistata, oltre che con la terapia, anche trovando la stabilità di una relazione. «Prima di oggi ho sempre vissuto le relazioni in una maniera poco profonda e le ho sempre considerate come un transito. Pensavo che fosse più importante conquistare una donna, piuttosto che cercare di mantenerla vicina. Col tempo ho capito che le storie veloci mi toglievano serenità e mi facevano veramente male». Oggi Fred è in un momento felice della propria vita e per questo, si sente pronto al grande salto.

Fred De Palma, a Sanremo senza rimpianti

L’overdose de Il cielo non ci vuole simboleggia il fatto che spesso non si reagisce e ci si riempie di rimpianti fino a morire. Fred De Palma ammette di aver, in passato, rimuginato su alcuni errori, ma di essere ormai ruscito a tramutarli in esperienze. Col tempo sembra essersi costruito una corazza che non viene scalfita nemmeno da coloro che, pensando di denigrarlo, lo definiscono come “quello delle hit reggaeton”. «Essere identificato come autore di hit e tormentoni estivi è una cosa positiva. Alla fine, io ho sempre fatto dischi e singoli, non è che decido se Estate non vale va successo o meno. Se la gente mi identifica con quello significa che ho fatto bene il mio lavoro».

Con Il cielo non ci vuole però Fred De Palma ha sparigliato un po’ le carte, ispirandosi anche alla nuova wave più elettronica e house che sta contagiando anche il mondo latin. Cita Raw Alejandro e Bizarrap come riferimenti. «Quella del Festival di Sanremo è una sfida importante. Vorrei essere capito. Molto spesso si tende ad etichettare un artista in base ai suoi successi più grandi che non rappresentano il 100% di un artista. Le hit più grandi, invece, sono paradossalmente le meno intime perché si rivolgono a un pubblico universale. Per questo a Sanremo non ho portato un pezzo pensato per far ballare la gente in spiaggia la domenica pomeriggio».

Sarà sicuramente un’esperienza diversa rispetto all’unica vissuta dal rapper all’Ariston. Nel 2016 fu ospite insieme a Patti Pravo nella serata dei duetti. Un’ospittata nata dal nulla. «Mi ricordo che mi chiamò la Warner proponendomi di scrivere una mia versione di Tutt’al più per Patti Pravo. L’ho dovuto fare in 2 ore. L’ho scritta in in aereo e l’ho registrata una volta atterrato. Per fortuna le è piaciuta».

Torino, il rap e la musica elettronica

Che prima o poi Fred De Palma virasse su un sound più elettronico c’era da aspettarselo. In fondo è cresciuto a Torino, la città che gli ha fatto conoscere la musica attraverso i club e gli Eiffel 65 con cui duetterà nella serata delle cover. «Mentre andavo a scuola, in macchina, accendevo sempre Disco Radio per ascoltare gli Eiffel 65. Essere con loro sul palco è un sogno, oltre che un onore. Ho iniziato ad amare la musica con loro, sono arrivati persino prima del rap».

Sì, perché Fred De Palma non ha mai amato le cose facili e a Torino – «al cui confronto Milano sembrava New York» – è cresciuto artisticamente con l’hip pop. Non è stato facile e, nel raccontarlo, cita Pietro Castellitto. «Da adolescente ascoltavo e amavo i Club Dogo, ma Torino non offriva grandissime chance. Per me è stata il “Vietnam”. La prima volta che sono salito sul palco a fare freestyle tutti mi guardavano male perché non mi vestivo largo. Nelle prime gare, nonostante tecnicamente vincessi, mi facevano perdere . È stata una guerra riuscire a farmi accettare nel mio poco essere hip pop. Ma, in fondo, a me piaceva solo fare freestyle». Sia chiaro, Fred ama Torino, la considera la sua città e quella dove incontrarsi per un aperitivo con gli amici d’infanzia.

Il tour dopo Sanremo

Fred De Palma, dopo il Festival di Sanremo, partirà per il suo primo tour nei club. La prima data sarà il 16 marzo al Mamamia di Senigallia (AN), passerà per Modugno (BA) e si concluderà al Fabrique di Milano il 24 marzo. Seguiranno altre due date all’estero, in Spagna. La prima, il 26 marzo a Barcellona (Razzmatazz22) e il giorno dopo a Madrid (Copernico Live).