Non soltanto un’illusione: gli Imagination celebrano 40 anni di storia. L’intervista a Leee John
Il leader della band è al lavoro come produttore e regista di “Flashback”, documentario sulla scena musicale black inglese, ed è pronto a far uscire un mega-cofanetto che ripercorre l’intera carriera del trio con inediti e rarità
Facciamo un salto all’indietro nel 1981. Eravamo agli sgoccioli dell’uragano disco music. Movimento che fu predominante per almeno sei anni di seguito in Italia e nel mondo con la sua dirompente onda innovativa e trasversale. Non soltanto nel circuito delle sette note, ma anche nella moda, nel cinema, nelle arti in generale, nonché nella vita sociale di ognuno di noi.
In questo scenario l’arrivo di tre giovanotti di colore provenienti dal Regno Unito al loro debutto discografico poteva passare del tutto inosservato. Eppure quando Leee John, Ashely Ingram e Errol Kennedy apparvero per la prima volta in una puntata di Discoring in Rai, immediatamente si percepì quell’aria di novità e creatività artistica che avrebbe segnato la musica del decennio appena iniziato.
L’audacia spontanea di chi ha perso l’innocenza in un fluido alternarsi di maschile e femminile trasudava nelle scenografiche esibizioni degli Imagination e nelle loro canzoni diventate subito degli hit, ancora oggi suonati nei club e nelle radio commerciali. La voce in falsetto di Leee, suadente e acuta come quella di un Sylvester, gli esotici costumi di scena – ispirati all’antica Roma, espressione di un nude-look al maschile mai visto prima – e il sound di una nuova disco, commistionata con soul, funk ed elettronica sono tutti elementi rimasti ancora nell’immaginario collettivo dei fan.
Gli Imagination sono anche stati una band che ha fatto del linguaggio corporeo (Body Talk) il suo disinibito manifesto simbolo di liberazione per moltissimi artisti delle generazioni successive.
A distanza di 40 anni, con 30 milioni di dischi venduti, la musica evergreen degli Imagination valica il decennio degli anni ’80 diventando capostipite anche della house (Burning Up) e del fenomeno crossover rappresentato in particolare da Leee John. Quest’ultimo, con la sua ecletticità artistica, tra teatro, danza e moda, e con la sua duttilità vocale in grado di spaziare con disinvoltura in qualsiasi campo, continua a portare avanti uno straordinario messaggio di musica universale. Gli Imagination non erano Just an Illusion.
L’incontro con Leee John, anima degli Imagination
Reduce da un insolito duetto con un’altra star anni ’80 ma francese (Plastic Bertrand, per Don’t Stop the World from Turning,un energico electro-pop il cui radio mix è opera del nostro Dario Caminita), a margine dell’ultima edizione del festival Disco Diva di Gabicce, Leee ci ha svelato i molti progetti che lo terranno impegnato per tutto il 2023.
Due in particolare. Uno in ambito cinematografico come ideatore, produttore e regista di Flashback, che sarà un accurato documentario sulla scena musicale black inglese. L’altro è celebrativo dei 40 anni degli Imagination: un mega-cofanetto ripercorre l’intera carriera del trio con inediti e rarità.
«Sto lavorando già da qualche anno a questo concept narrante la nascita e l’evoluzione della black music britannica e l’impatto multi culturale e sociale che ha avuto non soltanto nel Regno Unito, ma nel mondo», ci ha confidato John con stile e pacatezza inconfondibilmente british, ma vulcanico creativamente.
«Non è un film autoreferenziale: ovviamente parleremo anche degli Imagination, una delle band british soul-funk di maggior successo degli anni ’80, ma anche di musicisti, compositori, DJ e produttori dalle origini afro-caraibiche e asiatiche. Come Incognito, Lights Of The World, Junior, Central Line, Shara Nelson, Jazzie B, Tony Monson, Trevor Nelson, Jacki Graham, Jeffrey Daniel e molti altri».
Un lavoro molto impegnativo, che sta prendendo sempre più forma tramite la presenza di performance, video inediti, interviste e filmati d’epoca in parallelo con il monumentale cofanetto in uscita il 10 febbraio in occasione del quarantennale degli Imagination. Parte dagli hit del trio prodotti da Jolley & Swain (Body Talk, Just an Illusion e Music and Lights, su tutti) e comprende una ricca selezione di tracce inedite e demo da far leccare i baffi ai fan e collezionisti.
«Sì, un boxset di ben 17 CD comprendente, oltre alla completa discografia degli Imagination, anche tutti i miei lavori da solista. Ma anche brani dal vivo, extended remix ad opera di Dave Morales e Dimitri From Paris, rarità varie, versioni alternative di brani editi. Insomma, un’opera omnia dell’universo degli Imagination e del sottoscritto!».
Il tour in partenza a Londra
Quattro decenni di un’intramontabile carriera e più di 30 milioni di dischi venduti non hanno intaccato la vena artistica di Leee. Il 20 maggio si esibirà allo O2 Shepherd’s Bush Empire di Londra per quello che è già stato definito un evento memorabile anticipatore di un mega tour britannico ed europeo.
Molti gli special guest ancora non annunciati. Ma ad accompagnare la sua intatta vocalità sul palco non ci saranno i due vecchi compagni di viaggio Ashley Ingram e Errol Kennedy. Con loro una reunion è al momento del tutto improbabile.
«Non lavoro con loro da più di trent’anni. So che Ashley, dopo aver prodotto e lanciato artisti come Sinclar e Des’ree, si è trasferito in Giappone. Con Errol i rapporti si sono interrotti nel 1986. Ognuno dopo il grande successo ottenuto come Imagination ha preso la sua strada. Mi ricordo che all’epoca rimasi molto deluso e amareggiato perché avrei dovuto realizzare un album da solista. Ma la casa discografica si perse tutti i demo e non se ne fece più nulla. Sarebbe stato il mio primo disco da solista dopo la scia del boom con gli Imagination. Ci rimasi molto male, ma poi con gli anni mi sono rifatto e dopo quattro decenni sono ancora qui!».
Sull’autore
Andrea Angeli Bufalini è giornalista, critico musicale e scrittore e da anni funzionario Rai nel settore radiofonico musicale. Ha realizzato assieme a Giovanni Savastano il volume bestseller La Storia della Disco Music edito da Hoepli. Sempre con Savastano sta per uscire per la Coniglio Editore Donna Summer, la voce arcobaleno, prima monografia italiana sull’artista.