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Studio, energia e una passione speciale per l’Italia: l’intervista a B.I, nuova icona del K-pop

In occasione del suo concerto a Bangkok, abbiamo incontrato l’ex componente degli iKON per farci raccontare il suo progetto solista e la sua prima esperienza in Italia dell’autunno scorso

Autore Billboard IT
  • Il4 Giugno 2024
Studio, energia e una passione speciale per l’Italia: l’intervista a B.I, nuova icona del K-pop

Una corsa contro il tempo per incontrarlo, tra una data sbagliata sul calendario del telefonino e il traffico di Bangkok che non perdona. Tutto per un’intervista con il K-pop heartthrob: Kim Hanbin, aka B.I., rapper coreano nato con la band iKON e poi trasformatosi in una farfalla da solista, è stato sabato in Thailandia per una tappa del suo nuovo tour HYPE UP che lo vedrà impegnato fino a luglio in giro per l’Asia.

Il cantante ha debuttato da solista nel 2021 con la sua etichetta, 131 (일삼일), lanciando il progetto di beneficenza Midnight Blue (Love Streaming). Un album di tre tracce i cui proventi sono stati donati alla ONLUS World Vision per il sostegno a distanza dei bambini nei Paesi in via di sviluppo. Lo abbiamo incontrato al concerto organizzato dall’agenzia di spettacolo thailandese 411 Entertainment al ThunderDome di Bangkok per parlare dei suoi progetti, della sua musica e della sua prima volta in Italia, lo scorso settembre, all’Alcatraz di Milano.

L’intervista a B.I

Come esibirti in giro per il mondo ha influenzato la tua musica e le tue performance?
Credo che quest’anno sono cresciuto un po’ più dello scorso. Ho provato diverse cose e ho avuto modo di sperimentare varie culture. Penso che continuerò a studiare: come esibirmi in base alla cultura del Paese, come rendere lo spettacolo più divertente per il pubblico e come creare un palco che si adatti alla cultura di ogni nazione in cui mi esibirò. Continuerò ad approfondire questi aspetti.

In che modo riesci a connetterti e lasciare un’impressione duratura sul pubblico internazionale?
Non c’è un metodo fisso per connettermi con i fan sul palco, ma quando salgo, scambiamo energia ed è così che comunichiamo. Credo che questo crei un bel ricordo. Ci incoraggiamo a vicenda.

Hai qualche aneddoto divertente del tuo tour da condividere?
In ogni concerto succedono sempre cose diverse e nuove. Un aneddoto divertente? L’anno scorso in Europa una fan mi ha lanciato un reggiseno sul palco. Non mi era mai successo prima.

Quali sono state le tue impressioni dell’Italia?
Era la mia prima volta, quindi Milano era un luogo nuovo per me. Mi piace molto il vostro Paese. Una delle canzoni che eseguo più spesso si chiama Michelangelo (è stata la canzone di apertura del concerto di Bangkok n.d.r.). In Italia, il pubblico cantava più forte che in qualsiasi altro concerto. Ero un po’ preoccupato, pensavo che potesse sembrare strano per un artista asiatico cantare di una grande figura italiana nel suo stesso Paese. Ma sono stato davvero felice perché il pubblico mi ha accolto e ha cantato la canzone insieme a me.

Hai visitato qualche altra città oltre a Milano?
Non ho avuto molto tempo per visitare Milano, ma sono stato 5 giorni a Firenze prima del concerto. Mi è piaciuta così tanto che ci sarei rimasto per un paio di mesi. Il clima era davvero piacevole e la città è bellissima. L’Italia poi ha davvero una grande reputazione per il suo cibo, ed è vero. Qualsiasi ristorante si scelga, il cibo è sempre ottimo.

Quindi che piatto ti è piaciuto di più in Italia?
Il cibo in Italia è straordinario, adoro la cucina dell’Europa meridionale. Tra tutte le cose che ho mangiato, la mia preferita è stata la pasta ai frutti di mare. La ricordo ancora benissimo.

Prossimi progetti?
Quest’anno continuerò il tour in Asia e in Europa. Una volta terminato il tour europeo, sarà quasi la fine del 2024. Il mio terzo album dovrebbe uscire all’inizio dell’anno successivo. Inoltre, parteciperò a festival e altri eventi simili.

Il concerto

Dopo la nostra intervista, B.I. lascia i camerini e si dirige verso il palco. Sullo stage c’è già un DJ che sta scaldando la platea sulle note dei Black Eyed Peas. Le luci si accendono e il 27enne coreano sale sul palco lanciandosi sulle note di Michelangelo. Incendia la scena con un concerto di tre ore, cantando e ballando con un’energia inarrestabile. Insieme a lui, un DJ, dei ballerini e un ospite d’eccezione, Leo, un altro artista della 131, che presenta il suo ultimo singolo Come Closer. La folla è in delirio, urla, salta e canta a squarciagola.

Durante l’intero concerto, B.I. corre in mezzo al pubblico, prende i telefoni dei fan per scattarsi selfie, mentre verso la fine inizia a improvvisare, regalando bis delle sue canzoni più famose. Fuoco, coriandoli che piovono nell’arena: il pubblico è talmente infiammato che nemmeno l’aria condizionata a palla, tipica delle location in Thailandia, riesce a fare effetto. Così dal palco, B.I. e la sua crew prendono delle bottiglie d’acqua e annaffiano la follia. La sua energia è travolgente, quasi impossibile da seguire, come una batteria a litio inesauribile. L’intero concerto è “slap”. E per chi non lo sapesse, Hanbin è un millennial. Alla faccia di chi dice che siamo vecchi.

Articolo di Ambra Schillirò

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