Keith Richards: «Gli Stones erano tutto per me, ma la pausa degli anni ’80 fu necessaria»
In un’intervista con Zane Lowe su Apple Music in occasione della ristampa del suo secondo album solista Main Offender, il leggendario chitarrista ripercorre gli anni in cui la band rischiò di disgregarsi
Per i Rolling Stones, dopo due decenni di enorme popolarità mondiale, gli anni ’80 furono il periodo di un necessario cambio di pelle. Le tensioni interne alla band (segnatamente fra Jagger e Richards) richiesero di fatto una lunga pausa, da cui scaturirono gli inevitabili percorsi solisti. Se la critica di ieri e di oggi ha opinioni contrastanti sui lavori extra-Stones di Mick Jagger, vi sono pochi dubbi sul livello qualitativo di quelli di Keith Richards, che pubblicò nel 1988 l’album d’esordio solista Talk Is Cheap con la sua nuova band, gli X-Pensive Winos.
Keith Richards e la nascita degli X-Pensive Winos
«Non mi era mai venuto in mente di fare qualcosa per conto mio, non so perché», ha detto Keef a Zane Lowe in un’intervista su Apple Music in occasione della ristampa del secondo album solista, Main Offender. «All’epoca gli Stones erano tutto. Era un lavoro a tempo pieno, tutto l’anno, fra tour e registrazioni. L’idea di fermarci per un po’ fu abbastanza uno shock, devo dire. Charlie Watts mi disse: “Guarda, se vuoi fare qualcosa da solista, Steve Jordan è il tuo uomo”».
E ha continuato: «Io e Steve Jordan avevamo appena finito Hail! Hail! Rock ‘n’ Roll, il film su Chuck Berry. Ci trovavamo bene insieme, tutto il tempo. Dissi: “Dovremmo fare qualcos’altro insieme, amico. Se chiamassi Waddy Wachtel e Ivan Neville?”. E tutto andò da sé. Ormai sono passati più di 30 anni. Ma ricordo sempre quel periodo di lavoro con gli Winos. Era come una vacanza. Anche se era un duro lavoro, perché erano dei tipi molto meticolosi. Sapevano che era la mia prima volta come frontman, per cui ero molto “protetto”».
La necessaria pausa dagli Stones e il successo di Talk Is Cheap
«La pausa fu importante per tenere insieme gli Stones», ha detto Richards a Zane Lowe. «Fu un periodo strano e, col senno di poi, fu uno stacco necessario. Ma una volta ripreso, mi sentivo più forte che mai. Oltretutto è una gran cazzo di band».
Talk Is Cheap fu un buon successo, arrivando alla 24° posizione della Billboard 200: «Ne fui piacevolmente stupito. Quando i membri di una band intraprendono percorsi solisti, non sai bene come andranno. Io semplicemente mi divertii un mondo a fare il disco. Quando lo finimmo, stavo già pensando a Main Offender, perché per me era una naturale continuazione, anche se poi passò qualche anno. Ma doveva essere fatto: era scritto nel destino».
Il cofanetto di Main Offender
Main Offender fu originariamente pubblicato nell’ottobre 1992, quattro anni dopo Talk Is Cheap. Negli X-Pensive Winos (nome traducibile molto approssimativamente come “avvinazzati di un certo livello”) militavano, oltre al già citato Steve Jordan (che recentemente ha suonato la batteria con i Rolling Stones nel loro No Filter Tour del 2021 negli Stati Uniti), il chitarrista Waddy Wachtel, il bassista Charley Drayton, il tastierista Ivan Neville, la cantante Sarah Dash e i coristi Bernard Fowler e Babi Floyd.
In occasione del trentennale dell’album, il 18 marzo BMG pubblica un ricco cofanetto. La versione super deluxe include una confezione da collezione con stampa numerata a mano dell’artwork originale completo dell’album. All’interno anche un libro e l’album in vinile color fumo. L’LP e il CD di Main Offender sono stati rimasterizzati con la supervisione del produttore originale Steve Jordan.
Il cofanetto contiene:
- Vinile 180 grammi e CD dell’album rimasterizzato
- L’inedito album dal vivo Winos Live In London ’92 su doppio LP 180 grammi e CD
- Libro di 88 pagine rilegato in pelle con foto inedite e manoscritti di Keith
- Plettro per chitarra del Main Offender Tour, bumper sticker, poster promozionali e altri gadget
Disponibile anche in versione 2 CD Mediabook, vinile singolo rosso 180 grammi limitato, vinile singolo nero, CD singolo e formati digitali.