Interviste

I Saja Boys, un film con Anderson. Paak e il teatro: Kevin Woo e il K-pop in tutte le sue forme

L’ex componente degli U-Kiss, vode di uno dei personaggi di “Kpop Demon Hunters” ci ha parlato dei suoi progetti, del suo debutto al cinema con “K-pops!” e della sua musica in arrivo

  • Il3 Dicembre 2025
I Saja Boys, un film con Anderson. Paak e il teatro: Kevin Woo e il K-pop in tutte le sue forme

Kevin Woo è profondamente legato al K-pop. Ha lasciato gli Stati Uniti a quindici anni per trasferirsi nel Paese d’origine dei suoi genitori e inseguire lo stesso sogno che vedeva realizzato negli artisti che ascoltava da oltreoceano. Da idol e star degli U-KISS è poi tornato in America per ampliare i propri orizzonti, senza mai abbandonare la passione per la musica. Ha conquistato Broadway con il musical KPOP nel 2022 e a gennaio sarà uno dei protagonisti del film di Anderson Paak (sì, proprio lui in veste di regista) K-pops!. Ma non solo cinema e teatro, Woo ha prestato la propria voce anche per cantare i brani dei Saja Boys nel film d’animazione da record di Netflix e Sony Kpop Demon Hunters. Your Idol e Soda Pop, grazie anche alle loro coreografie coinvolgenti, sono tra i brani di maggiore successo del genere, perlomeno di questo 2025.

Collegato dagli Stati Uniti su Zoom, Kevin racconta come abbia fatto sue quelle canzoni fin da subito. Comprese le mosse di danza del suo personaggio Mistery Saja, in modo tale da poterle replicare dal vivo sui palchi dei suoi prossimi concerti: «Ho iniziato con una dance challenge di Soda Pop sui social. La risposta è stata talmente incredibile che poi l’ho rifatto con Your Idol». Di colpo il mondo intero è stato travolto dal carattere divertente e irresistibile delle canzoni di Kpop Demon Hunters che, non solo hanno conquistato la Billboard Hot 100 e la Billboard 200, ma con le HUNTR/X hanno ottenuto cinque nomination ai prossimi Grammy Awards.

«Una delle cose più incredibili è il fatto che, dopo l’uscita del film, scrollando i social, mi ritrovavo la gente più disparata che faceva delle dance challenge. Anche persone che non avevano alcun collegamento col mondo del K-pop» racconta Kevin. Una dimostrazione di come il genere si stia espandendo anche nel mondo dell’audiovisivo.

Ora Woo è pronto per tornare con nuova musica dopo il suo concerto al Trobadour di Los Angeles. È un posto speciale per la storia del K-pop. Il primo live negli Stati Uniti dei BTS è stato proprio in quel locale. Kevin giura che è una coincidenza. Lì, d’altronde, si sono esibiti tantissimi artisti agli inizi della loro carriera, per esempio Elton John. «Sono molto fiducioso che questo sarà l’inizio di una serie di concerti in altri locali negli Stati Uniti e anche a livello internazionale. Mi piacerebbe molto fare un tour anche in Europa. È uno dei miei obiettivi da sempre». E le nuove canzoni? Promette che saranno frizzanti come una bibita gasata.

L’intervista a Kevin Woo

Quando hai iniziato a lavorare in Kpop Demon Hunters?
Quando ho ricevuto la prima chiamata da Sony Animation Studios era intorno all’aprile del 2024. Il music producer Ian Eisendrath mi aveva già visto recitare e cantare nel mio musical K-Pop a Broadway l’anno precedente. Stava cercando un cantante coreano che conoscesse sia la lingua madre che l’inglese. Il mio nome gli era stato fatto anche da Danny Chung, la voce di Baby Saja, che ha lavorato a stretto contatto con Ian con la sua Black Label producendo diverse canzoni della soundtrack. Mi hanno fatto ascoltare Soda Pop e Your Idol e sono volato a New York per registrarle.

Cosa hai provato quando hai ascoltato per la prima volta i brani?
Nel momento esatto in cui ho ascoltato quelle canzoni ho pensato: “Questa è davvero l’essenza di cosa davvero adoro del K-pop e delle boy band coreane”. Sai, quella dualità tra l’estetica pura, innocente, molto zuccherosa come il bubblegum pop, e un’immagine più sexy, oscura e matura. Poi l’idea che quei pezzi sarebbero stati cantati da una band in un film d’animazione mi ha conquistato. All’epoca si chiamava già Kpop Demon Hunters e sia il titolo, che la trama, mi hanno colpito immediatamente.

E ti aspettavi un successo di questo livello mentre lavoravi alle canzoni e al film?
È una domanda che ci viene chiesta spesso. Ovviamente un po’ tutti percepivamo che fosse qualcosa di speciale, ma non credo che nessuno fosse preparato a un successo così grande. Per me, da coreano-americano ed idol K-pop, vedere il mio mondo rappresentato in un film d’animazione è stato fantastico.

Hai lavorato nell’industria musicale, poi hai lavorato a Broadway e ora il cinema. Qual è la differenza principale che hai riscontrato tra il registrare canzoni per una colonna sonora e lavorare alla tua musica?
L’ho trovato molto diverso. Kpop Demon Hunters, con la sua colonna sonora, prende spunto dal mondo del pop, ma è questa meravigliosa miscela tra teatro, recitazione e narrazione che differenzia il processo. Quando canto o recito non interpreto l’idol Kevin Woo, ma un personaggio di fantasia che ha una personalità ben definita. Durante la registrazione ero in studio con Ian Eisendrath ed EJAE (la voce di Roomie, n.d.r.), che mi hanno dato molte indicazioni vocali su come volevano che Mystery suonasse. La differenza è che non si tratta di cantare un normale brano pop. Nel farlo devi rispecchiare il personaggio che interpreti.

In che modo ti hanno supportato Ian e EJAE?
Ian mi ha detto espressamente che Mystery avrebbe dovuto avere una voce molto surreale, quasi pura. Doveva spingere gli ascoltatori a pensare: “Wow, è qualcosa di davvero strano!”. Conosceva già il tono della mia voce e gli piaceva molto quello che avevo già fatto in passato, ma comunque abbiamo dovuto provare diversi stili per trovare davvero quello giusto. EJAE è stata semplicemente incredibile nella direzione vocale. Lei ha un’esperienza incredibile avendo lavorato con band come le aespa e le Red Velvet. Quindi era molto precisa nel farmi comprendere ciò che voleva e nello spiegare in modo dettagliato come eseguire e interpretare i brani.

Che tipo di rapporto hai instaurato con il personaggio di Mystery Saja e cosa ti affascina maggiormente di lui?
Quando sono entrato in studio per la prima volta e ho registrato Your Idol e Soda Pop, c’era ancora solo uno schizzo del personaggio. Quindi mentre cantavo non ho potuto vedere l’animazione completa, ma sapevo già che aveva una frangia che gli copriva gran parte del viso. Ho anche visto un po’ come era vestito e mi sono subito rivisto nel suo essere chic e sexy pur avendo una voce angelica. Nei gruppi K-pop c’è sempre un membro duale. E penso che sia quello che Ian ha visto in me. Sono molto versatile e in grado di passare da toni alti a toni bassi in modo veloce. Mi sono identificato con Mystery Saja perché anch’io ero quel tipo di componente negli U-Kiss. La mia voce era un po’ il motore del gruppo e giocavo con altezze diverse. I fan mi riconoscevano per questa qualità della mia voce.

Cosa ricordi del momento in cui ti sei trasferito in Corea?
Crescendo da bambino in America, guardavo sempre i drama coreani e ascoltavo la musica K-pop. Quindi, quando sono andato in Corea a quindici anni, mi sembrava di essere in un drama coreano. Non avevo mai visto così tante persone come me. Uno dei miei più belli però legato alla prima volta che sono entrato in un negozio di dischi in Corea. Da bambino cresciuto negli Stati Uniti, non avevo mai trovato cd K-pop. Quindi ogni volta che andavo al centro commerciale o in un posto simile, entravo nel negozio e compravo tutti i miei album preferiti usciti in quel mese

Cosa pensi che abbia reso Kpop Demon Hunters così attraente per il pubblico?
Penso siano molte le ragioni. Innanzitutto, credo sia merito della sua fedeltà all’identità culturale coreana e soprattutto al modo autentico in cui presenta il mondo del K-pop. Voglio dire, ovviamente con un titolo come Kpop Demon Hunters era inevitabile che i fan del genere ne fossero subito attratti, soprattutto perché non c’era mai stato un film d’animazione che parlasse del tema. O addirittura anche solo su questo lato della cultura coreana. Poi, proprio a partire dai fan del K-pop, che hanno iniziato a fare cosplay, a ballare, a parlare di come la storia li avesse colpiti, si è sparso tutto a macchia d’olio. La gente si è innamorata della trama commovente e della musica. Penso che la colonna sonora abbia davvero contribuito ad amplificare l’entusiasmo per questo film. Queste canzoni sono tutte dei veri e propri successi pop.

Da appassionato di film d’animazione, prima di iniziare a lavorare alla registrazione di queste nuove canzoni, hai ascoltato molte canzoni di film d’animazione Disney o di altri film?
Oh sono un grande fan di Frozen. Poi ho riascoltato quelle di Encanto, un altro dei miei preferiti. Adoro anche le canzoni di Trolls e quelle di Sing dove c’è Tori Kelly che è fantastica.

Com’è stato invece essere protagonista di K-Pops! di Anderson Paak?
Per me è stato un sogno che si è avverato. K-pops! è stato il mio primo lungometraggio come protagonista. È stato incredibile lavorare con un musicista di grande talento come Anderson Paak. Poter stare sul set e recitare in un film è stata un’esperienza completamente nuova ed è stato molto divertente interpretare la parte del cattivo. Il mio personaggio, Kang, è un idol che farebbe di tutto per ottenere ciò che vuole.

Stai per tornare con nuova musica, cosa dobbiamo aspettarci?
Ho lavorato praticamente ogni giorno, già prima di essere coinvolto in Kpop Demon Hunters. Ora però, grazie al successo del film e a un pubblico molto più ampio che attende i nuovi brani, collaboro con molti più produttori. La direzione musicale che ho intrapreso è quella del pop. Una miscela perfetta tra l ciò che si ascolta alla radio in America e il K-pop. Dovete aspettarvi delle performance di danza coinvolgenti che, insieme alle canzoni, mostreranno la mia personalità. Saranno dei pezzi pop frizzanti. Sì, un po’ come le bibite gassate (ride, n.d.r.).

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