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Tra Thai BL e rap, l’incredibile ascesa di Noeul Nuttarat: l’intervista

Avrebbe voluto sfondare nel mondo del K-pop, ma il destino l’ha reso un attore famoso di drama e un rapper ormai affermato con il nome d’arte S2. Abbiamo incontrato l’artista coreano-thailandese per scoprire meglio la sua storia e capire come una semplice vacanza abbia cambiato per sempre la sua vita

  • Il26 Marzo 2025
Tra Thai BL e rap, l’incredibile ascesa di Noeul Nuttarat: l’intervista

Ci sono storie che iniziano quasi per caso, e quella di Noeul Nuttarat è certamente una di queste. Nato a Bangkok da madre coreana e padre thailandese, laureato alla prestigiosa Yonsei University di Seul, Noeul cresce con il sogno di diventare un K-pop idol. Dopo essersi trasferito in Corea, entra nel complicato e competitivo mondo delle grandi agenzie coreane come SM Entertainment e Pledis Entertainment, preparandosi a debuttare come rapper. La pandemia, però, cambia improvvisamente i suoi piani, costringendolo a tornare temporaneamente in Thailandia per quella che sarebbe dovuta essere una breve vacanza.

Proprio in questo momento il destino lo porta in un salone da parrucchiere di Bangkok, dove incontra casualmente Panupong Chen Chernbumrung, manager di celebrità nonché uno dei proprietari del salone e compagno di Chi Chitsanupong Aramroon, il parrucchiere che dà il nome al salone. È così che Noeul si ritrova catapultato sul set della serie Love in the Air, prodotta dalla celebre casa thailandese Me Mind Y, che si rivela un successo inatteso e lo consacra rapidamente come una delle giovani star più promettenti della scena asiatica.

A 25 anni, con oltre due milioni e mezzo di follower su Instagram e una carriera da rapper in ascesa con il nome d’arte S2, Noeul ha trovato un equilibrio tra musica e recitazione. Il crescente successo internazionale lo ha portato anche in Italia, dove nel dicembre del 2023 ha tenuto il suo primo fan-meeting a Roma, consolidando ulteriormente la sua popolarità tra il pubblico europeo. Tra palco e set l’artista thailandese-coreano ha già tracciato una rotta precisa, dimostrando che a volte anche deviando dai propri sogni si può arrivare alla giusta destinazione. E chissà che questa strada non lo riporti presto anche in Italia, magari proprio in tempo per godersi finalmente quella partita a San Siro.

L’intervista a Noeul Nuttarat

Cosa ti ha attratto inizialmente della recitazione e come è cambiata la tua prospettiva rispetto al tuo primo ruolo?
Mi trovavo in Corea come trainee, poi sono arrivato in Thailandia per viaggiare e cercare opportunità. Un mio amico mi consigliò il Chi Salon per un taglio di capelli ed è lì che incontrai Chen Panupong, il mio attuale agente. Mi chiese subito se avessi già un manager, gli risposi che vivevo in Corea con un contratto per un’agenzia locale. Lui mi portò alla mia attuale agenzia, Me Mind Y, e mi propose il provino per Love in the Air. Inizialmente volevo essere un idol, non pensavo di recitare.

Hai studiato per diventare rapper in Corea. Cosa ti ha spinto a lasciare il mondo musicale coreano per l’industria thailandese?
Durante il COVID tutto si fermò. Il mio debutto fu cancellato e non sapevo cosa fare. Non era nei miei piani di tornare definitivamente in Thailandia, ma alla fine, dopo una lunga conversazione con il mio manager, decisi di non sprecare altro tempo. Provai senza aspettative, non pensavo avrei avuto così tanto successo.

Parliamo di S2: cosa distingue questo personaggio dal vero Noeul?
S2 è molto simile al mio vero carattere. Non sono sempre simpatico o dolce come appaio in certi ruoli nei drama. Sono più introverso, parlo poco e spesso sembro distante. Con S2 volevo mostrare il vero me.

Come ti senti a esibirti dal vivo rispetto a recitare sul set?
Sul palco mi sento molto più a mio agio perché posso mostrare davvero chi sono. Con la recitazione, invece, sono ancora alle prime armi, questo è soltanto il mio secondo progetto, quindi devo impegnarmi molto per entrare in un personaggio che è diverso da me. Sicuramente sono più sicuro quando mi esibisco come rapper.

Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile musicale?
Mi piacciono molti cantanti, ma soprattutto rapper come Kendrick Lamar. Amo quelli che parlano in modo diretto e trattano argomenti in cui puoi immedesimarti. Sono loro che mi hanno ispirato a diventare un rapper e a creare la figura di S2.

Al di fuori del lavoro, quali sono i tuoi hobby?
Adoro le macchine e i giocattoli, non sono molto diverso da un ragazzo qualunque. Mi piace passare del tempo con gli amici e a volte gioco a golf, anche se la mia vera passione sono le auto.

La tua ultima serie The Boy Next World ha avuto un grande successo. Che feedback hai ricevuto dai fan?
I fan mi dicono che sono migliorato molto rispetto a Love in the Air, e sono felice che la maggior parte abbia apprezzato il nuovo drama. Grazie al successo della serie, è stato prodotto anche un episodio speciale che uscirà al cinema il 30 marzo.

Qual è stato l’aspetto più difficile della tua carriera e come l’hai superato? 
La parte più complicata è stata diventare famoso come artista rap. Tanti provano a fare musica, ma non tutti hanno successo. È stata una grande sfida emergere in un ambiente così competitivo.

Chi è stato il tuo più grande supporto durante il tuo percorso?
I miei genitori e i miei amici mi hanno sempre incoraggiato a essere me stesso, a fare ciò che amo e a non preoccuparmi delle opinioni degli altri. Questo mi ha dato la forza per continuare.

Qual è la lezione più importante che hai imparato finora?
Essere sempre me stesso e fare ciò che mi rende felice. Ho imparato che devo prendermi più cura di me stesso e preoccuparmi meno di quello che dicono gli altri.

Come trascorri una giornata tipo?
Mi sveglio, faccio colazione e vado in palestra. Poi incontro i miei amici, faccio una passeggiata e guido un po’. Mi concentro molto sul fitness e cerco di seguire una dieta equilibrata.

Quali sono tre qualità e tre difetti che ti riconosci?
Come qualità direi che sono gentile, divertente (a volte!) e amo molto gli animali. Come difetti, invece, riconosco di essere pigro, molto sbadato (dimentico sempre qualcosa, come il telefono, il portafogli o le chiavi) e spesso mi preoccupo di cose che non dovrei, trascurando invece quelle davvero importanti.

Se potessi viaggiare per una pausa dal lavoro, dove andresti e perché?
Vorrei tornare a Milano. L’ultima volta non sono riuscito a vedere una partita del Milan, di cui sono grande tifoso, perché non c’erano match durante il mio soggiorno. Sono comunque riuscito a visitare San Siro e il museo, ma mi piacerebbe molto tornare per assistere finalmente a un match, visitare ancora la città e magari realizzare un altro sogno, ovvero vedere la fabbrica della Ferrari a Maranello. Sono un fanboy delle macchine italiane.

Durante il fan-meeting in Italia, cosa ti ha colpito di più?
Di Roma e Milano mi è piaciuto tutto, dal cibo all’atmosfera. Non avevo mai provato il vero cibo italiano prima di venire in Italia, lo conoscevo solo nelle versioni adattate che troviamo in Asia. Provare finalmente quello autentico è stata una vera scoperta; in particolare, la pasta al pesto è stato il piatto che ho preferito in assoluto, perché in Thailandia è molto raro riuscire a trovarla così buona e vicina al sapore originale.

Articolo di Ambra Schillirò

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