Q&A con Stylophonic: «Per “We Are” ho lavorato più sul togliere che sul mettere»
Stylophonic è di nuovo in circolazione il suo nuovo album “We Are”, letteralmente “made in NYC”: Stefano ha lavorato nei mitici Bass Hit Studios con Dave Darlington
Lui è Stefano Fontana e per prima cosa ha un ottimo gusto musicale, oltre a produrre musica dai primi del nuovo millennio e aver fatto ballare milioni di ragazzi italiani con smash hit come Baby Beat Box. È un ottimo music designer – lavorando per brand come Adidas, MTV, Coca Cola, Dolce&Gabbana – e ha flirtato più volte con il mondo del pop (ha co-prodotto Buon Sangue di Jovanotti e come DJ è stato chiamato come opening act dei Negramaro). Adesso è in circolazione il suo nuovo album We Are, letteralmente “made in NYC”: Stefano ha lavorato nei mitici Bass Hit Studios con un’autorità della house music più classica, Dave Darlington, e con il vocalist Kena Anae.
Il primo disco che hai amato alla follia?
The Breaks di Kurtis Blow.
L’artista italiano e quello internazionale più sottovalutati?
Direi Bugo: avrebbe potuto avere una carriera più interessante ed estesa se fosse stato più coerente col suono che lo stava definendo. Nell’ambito internazionale sicuramente Alex Gopher, anche se ha avuto una discreta carriera avrebbe meritato molto ma molto di più.
Tre band o artisti che avresti voluto vedere ma non sei mai riuscito a farlo?
AC/DC, Beatles e L.F.O.
La copertina più bella di sempre?
Bitches Brew di Miles Davis.
Vinile, CD, streaming come ascolti la musica?
Soprattutto vinile e streaming.
La città dove hai visto i locali più belli?
A Milano il Plastic e i Magazzini Generali. A New York il Sound Factory e l’Output
La colonna sonora più bella di sempre?
Quella di Psyco, firmata da Bernard Herrmann.
La canzone perfetta da ascoltare il giorno del proprio compleanno?
Let It Be dei Beatles.
E per fare l’amore?
Gli studi di Bach di Anna Magdalena.
E per sfogare la rabbia?
Public Enemy, Fight the Power.
Q&A Extra
We Are ha un sound semplice e diretto che non è un difetto ma anzi un pregio: come hai ottenuto questo risultato?
Lavorando molto sul togliere piuttosto che aggiungere. È un lavoro molto complesso che si raggiunge ponendosi come traguardo la fluidità, soprattutto se vuoi creare canzoni da ballo moderne.
Hai lavorato in studio con un importante produttore house come Dave Darlington: com’è stato collaborare con lui?
Illuminante. Quest’uomo di 65 anni che con tranquillità ti spiega come è nato tutto il movimento dance/house/techno/acid e come lui era lì assieme ad altri artisti a provare soluzioni diverse che poi sono diventate moda… Non ho trovato al mondo persona con più professionalità, competenza e capacità di spiegare i vari processi che metteva in atto in studio durante la lavorazione. Master!
Come presenterai in versione DJ set il tuo album? Ci sarà con te anche Kena Anae?
Ci sarà una prima parte di miei DJ set come al mio solito e poi probabilmente un live nei club.