Red Bull Posse: fuori il primo video con Psicologi, Tredici Pietro e Rosolo Roso
I quattro artisti rispondono ad alcune domande in seguito alla loro esibizione, scherzando ma anche riflettendo sulle qualità di ognuno di loro
Riunire artisti diversi a collaborare nella scrittura di un brano, raccontando un argomento che sta a cuore agli artisti, con massima libertà di espressione. Questo è Red Bull Posse, il nuovo format di Red Bull Italia. Nato in Giappone con nome di Red Bull Rasen, e importato poi in Francia e in Italia, il format richiama il movimento delle Posse degli anni ’80 e ’90. Così, si lancia una sfida creativa corale, riunendo artisti diversi.
Per questo primo epidosio gli artisti coinvolti sono Psicologi, Tredici Pietro e Rosolo Roso. Gli artisti, su una produzione di Drast, hanno realizzato un brano alternandosi ogni 16/32 barre. Il tutto accompagnato da un’intervista, durante la quale i quattro hanno risposto a diverse domande sui loro progetti.
«Non abbiamo mai ascoltato altri Red Bull Posse, ma penso che questo sia il migliore di tutti» ha detto scherzando Drast degli Psicologi.
«Siamo tutti onesti intellettualmente» ha invece detto Rosolo Roso, elecando le caratteristiche preferite di Psicologi e Tredici Pietro. «Marco fa un grande carbonara» ha aggiunto Tredici Pietro.
«Tra le skill gli ruberei l’abilità di descrivere con semplicità certe cose, leggere o pesanti che siano, e farle arrivare bene, fin dentro alla pancia» ha spiegato il rapper bolognese riferendosi ad Alessio degli Psicologi e complimentandosi così con lui per le sue capacità di scrittura.
Marco, invece, ha riflettuto sull’idea che gli Psicologi siano diventati la voce di una generazione. «Rappresentare i pensieri dei ragazzi come noi è una cosa che proviamo a fare. Ma se lo facessimo con quell’obbiettivo in mente non riuscirebbe. L’obiettivo invece è continuare a raccontare le nostre vite e sperare che qualcuno ci si riveda».
Il brano realizzato per questo primo episodio di Red Bull Posse racconta la sensazione di disagio esistenziale della Generazione Z, legato alla percezione del successo da parte dei coetanei.