Gabry Ponte costretto da una malattia degenerativa ad operarsi al cuore
A comunicarlo lo stesso Gabry Ponte tramite un lungo post sul proprio profilo Instagram: «Tornerò più carico che mai»
«Devo dirvi una cosa..». Si apre così la caption che il dj Gabry Ponte ha condiviso con tutti i propri supporter per fare in prima persona un annuncio difficile:
«Sto per affrontare un’operazione un po’ complicata per cercare di risolvere un problemino che mi insegue ormai da tanti anni: il mio cuore , ironia della sorte, non va a tempo per colpa di una delle valvole principali al suo interno che è malata, e non funziona bene. Si tratta di una malattia congenita (leggasi difetto di fabbrica) che purtroppo è degenerativa..».
Il membro degli Eiffel 65 ha ammesso di essersi trovato con le spalle al muro dopo un lungo periodo di convivenza indesiderata: «Ho avuto una vita normale finora, come potete vedere dalle tante foto in cui faccio ogni tipo di sport, ma i medici che ormai da anni mi seguono mi hanno detto che ho raggiunto uno stadio in cui se non mi opero andrò incontro a complicazioni…e a noi non piacciono le complicazioni vero?».
Il mondo del djing si ritrova così a dover fare i conti con un tragico inizio d’anno, considerati anche i momenti complicati vissuti da Joseph Capriati dopo l’accoltellamento subito dal padre.
L’amore per Gabry Ponte
Come prevedibile, la notizia ha messo in apprensione l’intera fan-base di Gabry Ponte, ma non solo. Il disc jockey e produttore torinese rimane un’istituzione musicale amatissima da un vasto pubblico di tutte le età. Una grossa fetta di Italia ha condiviso con i suoi successi – campionati in tutto il mondo in tutte le salse – tantissime serate e momenti spensierati, e continuerà a farlo.
L’operazione al cuore si terrà domani mattina:
«Tra un po’ me ne vado sotto i ferri per fare questo tagliando importante, e poi approfitterò di questo periodo di “stop” forzato dai concerti per rimettermi in forze e tornare più carico che mai!! Fatemi gli auguri e mandate tanta energia positiva, ci sentiamo presto!».