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Giolì & Assia: il duo electro/indie con al centro l’amore per la musica

Giolì & Assia sono un duo electro/indie che in questi ultimi anni si sta affermando a livello nazionale e non solo. La nostra lunga chiacchierata con loro

Autore Michele Magio
  • Il18 Ottobre 2018
Giolì & Assia: il duo electro/indie con al centro l’amore per la musica

Giolì & Assia: il loro nuovo singolo è "Fever" - Ascoltalo qui

Sono un duo di DJ che attingono dall’electro e dall’indie. Giolì & Assia sono le protagoniste di un progetto davvero entusiasmante che ha preso il via nell’aprile 2017, quando le due ragazze hanno pubblicato il loro primo singolo Stay Closer. Quest’anno Giolì & Assia hanno ottenuto grandi soddisfazioni. Tra esse, una residency al Privilege di Ibiza e la possibilità di aprire una data dell’ultimo tour dei Negramaro. Le abbiamo incontrate.

Come vi siete conosciute? E come avete creato il vostro progetto?


[GIOLI’] Ci siamo conosciute grazie alla musica, circa quattro anni fa. Io avevo da poco condiviso un video dove suonavo le percussioni e Assia mi scrisse complimentandosi per l’originalità. Dopo il primo messaggio iniziò una discussione che semplicemente non si è mai conclusa; ci scrivevamo 24 ore al giorno, e anche se provenivamo entrambe da zone vicine della Sicilia, eravamo distanti. Io infatti in quel periodo vivevo a Cambridge e studiavo per superare l’esame IELTS. Assia, invece, stava preparando la tesi per laurearsi in lingue, in particolare in russo.

Contavamo i giorni per poterci finalmente incontrare, sia per poter iniziare un percorso lavorativo insieme (Assia era interessata alla fotografia e grafica) ma soprattutto perché eravamo molto prese l’una dall’altra sentimentalmente. Ad entrambe non era mai capitato di poter discutere così intensamente di musica, arte, progetti futuri, e trovare nell’altra lo specchio delle proprie ambizioni. Il progetto è nato poco a poco, il nostro primo viaggio fu a Istanbul, per realizzare un videoclip. Poi nel settembre del 2015 ci siamo trasferite insieme a Milano per qualche mese, e da lì iniziò il processo virale dei video su Facebook che ci permisero di essere conosciute a livello internazionale e diedero il via a viaggi e tour, che tuttora non si sono conclusi.


“Giolì & Assia”: come nasce il nome del vostro duo electro/indie?

[G] Il nome Giolì è nato per necessità. Io non volevo semplicemente usare il mio nome di battesimo, volevo creare un nome d’arte, così ho unito le iniziali del mio nome e cognome (Gio – Lì), e fonicamente ricorda il termine francese Jolie, quindi mi ha convinto subito. Mentre Assia è già un nome particolare e poco presente nel mondo della musica, quindi abbiamo semplicemente unito i nostri nomi “Giolì & Assia”.

Giolì, il tuo primo approccio con la musica è stato grazie al pianoforte e hai ascoltato per tanto tempo musica classica. Come è avvenuto il passaggio alla techno/electro?

[G] Ricordo che quando ero al liceo i miei compagni di classe ascoltavano le hit di Calvin Harris, o musica pop. Ma io ascoltavo solo Debussy o Einaudi. Il mio sogno era diventare una compositrice di colonne sonore, però volevo che la musica non fosse solo un sogno, ma una concreta possibilità di fare carriera, così ho trovato un compromesso col mondo odierno e ho creato un mio spazio nella musica house grazie alle percussioni. Non avrei mai immaginato di innamorarmene e appassionarmene così tanto, ma col tempo ho imparato che la musica è sempre una, diversi generi, ma lo stesso modo di comporre.


Assia, invece, qual è stato il tuo primo approccio al mondo della musica e come è avvenuto per te il passaggio?

[ASSIA] Il mio approccio alla musica è avvenuto grazie a mio zio. Lui era l’unico in famiglia che ascoltasse buona musica. Mi sono appassionata ascoltando i dischi che nascondeva nella sua stanza, e nacque così il desiderio di iniziare a cantare e imparare a suonare qualche strumento. Questo però è stato un percorso molto travagliato. Alle medie finalmente ho avuto la mia prima chitarra e da lì le mie prime lezioni, con scarso successo, per via dell’insegnante che non mi andava a genio e la poca disponibilità economica.

Con l’università finalmente ho avuto la mia indipendenza, e crescendo abbandonai l’illusione di sogni a quel tempo irrealizzabili, quindi scelsi di dedicarmi ad altro. Durante gli ultimi mesi antecedenti la laurea, ho conosciuto Giorgia, e lei è riuscita a riaccendere tutte le mie ambizioni. I nostri sogni, la musica e l’arte ci hanno unite. Abbiamo cominciato a stare insieme e contemporaneamente anche a lavorare a quello che più sognavamo. È diventato tutto un continuo stimolo. All’inizio eravamo manager e artista, poi è nato il progetto del duo, alimentato da continue sperimentazioni in studio.

Ascolta qui Istantanee di Giolì & Assia

Quando avete capito che era importante per voi fondare una vostra label?


[G&A] Alla fine dell’estate 2016, avevamo già viaggiato molto grazie alla musica, fatto un tour internazionale e prodotto un EP, però volevamo raggiungere la meta tanto ambita dai DJ, cioè Ibiza nell’estate 2017. Il modo migliore per farsi conoscere nell’ambiente della musica house/techno è principalmente rilasciare brani che possano entrare nelle charts di Beatport, quindi abbiamo iniziato a produrre nuove tracce e le abbiamo sottoposte a diverse labels.

“Giolì” era un nome nuovo nell’ambiente quindi era abbastanza difficile che qualcuno di quei brani potesse essere accettato. Così abbiamo scelto di aggirare il problema, creando una nostra stessa label che potesse rispecchiare il nostro genere musicale, e in generale il nostro progetto: DIESIS RECORDS. Inaspettatamente abbiamo subito ricevuto un feedback positivo principalmente su Spotify, ad oggi la principale piattaforma musicale, e abbiamo cominciato anche a ricevere e rilasciare numerose demo provenienti da artisti di ogni parte del mondo.

Quanto conta per voi l’autonomia di produzione nei progetti che portate avanti?

[G&A] Siamo sempre state abituate a lavorare in modo indipendente ed autonomo, per necessità più che per scelta. Abbiamo imparato in poco tempo a gestire ogni aspetto del nostro lavoro, ma l’idea di trovare una terza persona che potesse aiutarci e credere nel nostro progetto ci ha sempre allettate.


Oggi siamo felici di poter comunicare che abbiamo da poco firmato un contratto di management in esclusiva con Stefan Dabruck, manager di Robin Schulz e altri artisti come Hugel e Alle Farben. Ci rende felici sapere che una persona con tanta esperienza nel settore abbia creduto in noi e nel nostro progetto. E siamo eccitate al pensiero di iniziare questo nuovo capitolo della nostra carriera, finalmente accompagnate da un team di incredibile spessore.

Giolì & Assia
Giolì & Assia

Il vostro primo progetto insieme è stato Stay Closer (aprile 2017). Poi sono arrivati Istantanee (marzo 2018), Something Special (maggio 2018) e l’ultimo album Night Experience (agosto 2018).  Come è cambiata la vostra produzione dall’aprile 2017 a oggi in questi mesi di lavoro insieme?

[G&A] In meno di un anno abbiamo pubblicato due album, ciascuno composto da 10 tracce, e un singolo rilasciato sull’etichetta olandese Spinnin’ Records, prima label dance al mondo. Siamo molto soddisfatte delle nostre produzioni, ma ogni volta che ci sediamo davanti a Logic Pro, sappiamo che uscirà sempre un prodotto migliore del precedente. Cerchiamo sempre di migliorarci e poter sperimentare suoni nuovi, plug-in nuovi, scrivere melodie che possano arrivare all’ascoltatore e suscitare un interesse sempre maggiore di quanto i brani precedenti abbiano riscosso.

Cosa avete imparato l’una dall’altra?


[A] Non smetto mai di imparare da Giorgia, mi stimola ogni giorno. Da lei ho imparato moltissimo musicalmente parlando, ha sovrastato qualsiasi insegnante di musica che io abbia mai avuto. Grazie a lei ho imparato a credere di più in me stessa. È una persona imprevedibile. Amo il fatto che non si accontenti mai e faccia tutto con scrupolo, mentre io solitamente sono più istintiva. Questo spinge me a volere e dare sempre il massimo in ogni cosa. Senza di lei non potrei stare da sola per più di due giorni, ci completiamo in tutto, questo lavoro non avrebbe senso senza di lei.

[G] Sinceramente io non ho ancora finito di apprendere da Assia. Ogni giorno mi spinge a migliorarmi, a pensare sempre positivo, ad attrarre i successi affinché avvengano, ad abbandonare lo scetticismo che talvolta ti dirige fuoristrada. É il tipo di persona che non si ferma davanti a niente, letteralmente, non accetta mai un “no” come risposta, e trova sempre un modo per aggirare un problema e in qualche modo risolverlo. Non potrei mai fare questo lavoro senza di lei. È un po’ come se fossimo il giorno e la notte. L’una cerca l’altra, sia per le difficoltà, ma soprattutto per condividere soddisfazioni e conquiste.

Tra i tanti appuntamenti live che portate avanti, avete anche aperto una data dell’ultimo tour dei Negramaro. Come è nata l’occasione?

[G] Parlando del pensiero positivo di Assia, fu lei a scrivere ad Andrea Mariano (Andro, tastierista dei Negramaro). Credevo fosse un sogno irrealizzabile, qualcosa di troppo difficile e distante per noi, invece proprio grazie a quel messaggio nacque una vera e propria amicizia. Inizialmente parlammo di musica, ovviamente. Di DJ, produzioni techno e underground, addirittura realizzò due remix per due dei nostri brani appartenenti all’album Istantanee (Borderline e Starry Nights).


La notizia dell’apertura del concerto ci è stata data a fine maggio. Eravamo incredibilmente felici, ricordo che erano le 5 del mattino a Dubai, eravamo in aeroporto per uno scalo, proveniente dalle Mauritius e diretto a Ibiza. Saltavamo in giro per l’aeroporto incredule, perché finalmente era giunto il momento di tornare a casa, ma questa volta sul palco di uno stadio, lo stadio dei Negramaro!

Giolì & Assia durante un loro DJ set
Giolì & Assia durante un loro DJ set

Come è stato e che cosa vi ha colpite durante il pre-show?

[G&A] Abbiamo assaporato la grandezza di un pubblico incredibilmente vasto ma soprattutto abbiamo potuto suonare per la prima volta il genere di musica che vorremmo portare successivamente nei nostri concerti. I DJ set che proponiamo sono tech/tribal house, ci piace suonare questo genere, e rispecchia un lato di noi. Ma sappiamo che possiamo comunicare e dare di più, lasciare un segno che sia indelebile sul pubblico. Suonare i nostri stessi dischi live, poterli cantare, è tutta un’altra storia. Ed è in effetti il nostro sogno: realizzare un nostro concerto.

Siamo stati ad una vostra serata ad Ibiza al Privilege, durante il SuperMartXè. Com’è suonare in un grande club che ha fatto la storia della musica techno?


[G&A] Quando siamo entrate per la prima volta al Privilege, il 7 Giugno, era pomeriggio, ed eravamo andate lì verso le 18 per il soundcheck di routine. Entriamo dalla porta retrostante, e dopo un breve corridoio, arriviamo al centro del locale, e in quel momento ci siamo paralizzate! Il pensiero di essere finalmente arrivate a Ibiza, al Privilege, il locale più grande al mondo, e di suonarci per una stagione intera… felicità e ansia!

La prima sera è stata quella più emozionante, è tutto nuovo, il pubblico, il palco, lo spettacolo incredibile di SuperMartXè, ma il bello di questa estate è sicuramente aver avuto la possibilità di suonare ogni settimana nel club più grande al mondo, creando un legame sempre più forte con l’organizzazione, con il pubblico ma soprattutto con l’isola. Ci siamo innamorate di Ibiza!

Assia, quali sono i tuoi tre dischi che ti hanno più ispirato e caratterizzano le tue giornate? 

[A] Domanda difficilissima. Ci sono centinaia di brani che mi hanno ispirato, e altrettanti caratterizzano le mie giornate in base a come mi sento. Alcuni tra quelli che mi hanno ispirato di più sono: Lean On (Dj Snake, Major Lazer e Mø), Chandelier di Sia e Heartlines di Florence + The Machine. Sia e Florence sono anche due delle artiste che amo ascoltare giornalmente, sono ossessionata dalla loro voce e i loro testi. Loro insieme ai Coldplay, Stromae e i Chainsmokers sono i miei artisti preferiti in assoluto.


Giolì, quali sono i tuoi tre brani che porti nel cuore e ti danno la carica?

[G] Bohemian Rapsody dei Queen che amo, Claire de Lune di Debussy che ascolto da quando ero bambina, e per adesso al terzo posto, nettamente meno rilevante rispetto quelli citati prima, metto un nostro inedito, un brano che abbiamo composto meno di una settimana fa… mi è entrato in testa, non ascolto altro al momento… piccola anteprima, si chiama On My Way!. Non per essere autoreferenziale, ma davvero mi dà la carica, e non vedo l’ora di poterlo far sentire anche a chi ci ascolta!

Se poteste scegliere di fare un featuring con un cantante/DJ (italiano o straniero) con chi vi piacerebbe farlo?

[G&A] Sono molti gli artisti con cui ci piacerebbe poter lavorare, da Kygo a Khalid, i Coldplay, i Chainsmokers, per elencarne alcuni.


Cosa vi piacerebbe presentare al pubblico nel 2019?

[G&A] Il nostro obiettivo è sicuramente poter mettere in pratica il sogno di cui parlavamo qualche domanda fa, cioè realizzare il nostro concerto live. Un’ora e mezza tutta inedita, che possa essere noi al 100%, musicalmente, ma anche per quanto riguarda lo spettacolo in sé. Vorremmo dedicarci a questo progetto durante tutta la stagione invernale, e finalmente presentarlo al pubblico l’estate 2019, insieme a tanti nuovi brani.

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