NAVA: guarda in anteprima il video di “Camera”
NAVA è un progetto formato da Nava Golchini, Francesco Fugazza, Elia Pastori e Marco Fugazza. Ecco in anteprima il loro videoclip di “Camera”
Sono nati tra l’Iran e l’Italia e il loro sound è qualcosa di davvero affascinante. NAVA è un progetto nato dall’unione della cantante di origini iraniane Nava Golchini, il produttore e arrangiatore Francesco Fugazza e i batteristi Elia Pastori e Marco Fugazza. E oggi presentano in anteprima per i lettori di Billboard Italia il videoclip del loro nuovo brano Camera.
Tra le tante realtà che stanno emergendo dal basso, quella di NAVA è una bella eccezione. Il loro sound dal sapore industrial unisce le sonorità persiane all’elettronica sperimentale europea. E, va detto, il risultato è qualcosa di unico e super interessante. Non a caso NAVA si sono esibiti in molte date in Europa in apertura al tour degli islandesi Vök. E sono stati pure ospiti del Miami Festival, al Circolo Magnolia di Milano, lo scorso 25 maggio.
Il 17 maggio hanno lanciato per Nettwerk/Bertus il loro EP di debutto, Body. Rispetto a questo progetto, la voce del progetto, Nava Golchini, ha raccontato. «È nato attraverso un viaggio autobiografico pieno di emozioni pure e immagini vivide che ruotano intorno alla lussuria, l’amore, la perdita e il tradimento».
E ha concluso: «Ogni brano crea una sensazione propria, che però si intreccia con le altre attraverso i beat tribali e i suoni acidi che a volte possono essere dolci e tranquillizzanti. E altre volte brutali e taglienti».
Il video di Camera
Il videoclip che vi presentiamo oggi in anteprima è stato girato da Giusy Amoroso e Sam Aldridge. È proprio Giusy Amoroso a raccontarci il concept alla base del video: «Camera può essere interpretata come una profonda proiezione interna della mente inconscia, quella che Nava intraprende guardando se stessa, proiettata attraverso una telecamera».
«Lei inizia un viaggio, un passaggio continuo tra l’interno e l’esterno che può essere tradotto con l’uso di colori verdi e rossi, in uno spazio senza dimensione e senza tempo. La sua mente, informe, dove le uniche strutture permesse in questo ambiente limbico sci-fi sono il metallo amorfo e il mercurio».
E conclude: «Nava, maledetta da una presenza inquietante, inizia a ballare, sedotta da un’entità sconosciuta. Man mano che la forma si avvicina, Nava perde il controllo, si sottomette al possesso e quindi si trasforma».