Hip Hop

Alla scoperta dei samples di “PANOPTICON” con Bassi Maestro

Tra le dieci tracce del disco ci sono anche dei sample speciali: ce li siamo fatti raccontare da Bassi

  • Il18 Ottobre 2025
Alla scoperta dei samples di “PANOPTICON” con Bassi Maestro

«È un lavoro che unisce le nostre passioni, anche quando molto diversetra loro, e lega insieme cantautorato e rap senza ridurli a due facce della stessa medaglia, ma valorizzandone differenze e punti di contatto». Unione è il termine che caratterizza PANOPTICON e lo si evince dal modo in cui lo descrivono Caleydo e Bassi Maestro. Il primo, rapper e cantautore vicentino, ha firmato i testi, il secondo – che non ha bisogno di presentazioni – l’ha accompagnato con produzioni a metà strada tra soul, musica live, cantautorato e hip hop. Il disco, uscito ieri, è l’incontro tra due generazioni.

Uno dei pezzi centrali dell’album è La grande città. «Volevo creare una strofa che parlasse della vera libertà: a volte ho la sensazione che viviamo in una sorta di grande zoo, in cui continuiamo a chiederci cosa significhi davvero essere liberi» spiega Caleydo. «Mi sono messo in gioco con giri armonici e melodici che non appartengono al mio stile abituale, ma è stato molto stimolante lavorarci» aggiunge Bassi Maestro al quale abbiamo chiesto di parlarci dei campionamenti utilizzati nel disco. E il punto di partenza è proprio quello di Lucio Dalla sfruttato in questa canzone.

Il lavoro sui samples: parola a Bassi Maestro

Insieme a Caleydo siamo partiti da riferimenti comuni nella musica che ascoltiamo, che possono arrivare dal rap di Tyler The Creator o dal cantautorato di Lucio Dalla. Abbiamo deciso di costruire un percorso che fosse anche un tributo a questi mondi, mischiando samples originali e strumenti live (con l’ausilio di un team di musicisti super), mantenendo però sempre un suono concreto e ben definito. 

Nel disco si trovano campionamenti di classici a partire dal singolo La grande città che consiste in un arrangiamento originale costruito sulla voce di Dalla, tratta da un suo brano dei primi anni ’90: Liberi. Poi c’è la reference di Quattro amici al bar di Gino Paoli in Quattro pazzi al bar: è una versione sicuramente più attuale e meno soft del tema. In Dolcevita abbiamo esplorato il mondo della library music pescando un sample dal leggendario album Sfere luminose di Franco Tonani. Si tratta de L’ombra di noi che contiene le vocals di Nora Orlandi. Mentre in Disco Club c’è una rivisitazione di un brano bellissimo di Cico (Tony Cicco, storico membro dei Formula 3) che ho sempre voluto utilizzare: Il prete e il semplice.

Tanti altri riferimenti ci riportano al sound delle prime produzioni del duo Battisti/Mogol ma anche dell’elettronica di Battiato e Matia Bazar (nella traccia “Evaporando” dove utilizzo solo strumenti di quegli anni come i synth Roland e la Linn Drum per le batterie).

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