Capo Plaza torna alle origini: “Hustle Mixtape Vol. 2” è il richiamo della strada
Il trapper classe ‘98 ha pubblicato oggi il sequel del disco uscito nel 2022, ma questa volta lo sguardo resta più sul nazionale
 
							
													Soldi, donne, droga: Capo Plaza, di fatto, ritorna alle origini della strada e quindi, inevitabilmente, anche a quelle che sono le parole chiave del panorama trap-street italiano con Hustle Mixtape Vol.2. Non solo per i testi, ma anche per le sue sonorità. Ci sono diversi snare netti, quasi metallici, molto uso dell’autotune e ritornelli con poche transizioni nelle strofe.
La voce di Plaza si sdoppia, anzi a volte si triplica anche su diverse tracce dell’album. Senza che abbia featuring, lo stesso rapper “switcha” addirittura tra diversi timbri vocali, facendo sembrare che le tracce siano anche corali. L’opera di transizione dell’artista cominciata con il primo Mixtape del 2022, si consolida, oggi, con l’uscita di Hustle Mixtape Vol.2.
Il viaggio di Capo Plaza continua in Hustle Mixtape Vol.2
Le atmosfere dell’album riprendono molto il primo volume, l’originale, pubblicato nel 2022. In quel primo disco Capo Plaza ha cercato di dare alla sua musica un respiro che andasse più fuori dai confini meramente italiani, tanto è vero che vanta collaborazioni con artisti europei. Questa volta, invece, per il suo ritorno alla trap, che forse non ha mai abbandonato, decide di coinvolgere artisti del panorama musicale italiano contemporaneo che oscillano tra la trap e il rap. Unica eccezione è Bresh, che dà al brano Non Basta Mai (su cui canta anche insieme a Tony Effe) un’aria vagamente pop. Le atmosfere restano però oscure e cupe, in linea con il primo volume. Ad aggiungersi ai featuring di Capo Plaza c’è un tridente della trap: Nerissima Serpe, Papa V e Tony Boy.
Anche questa volta l’artista continua il viaggio “di fatica” (traduzione di Hustle) che ha cominciato ormai qualche anno fa. Rimane l’idea di voler sempre di più sia nella fame per il successo, molto presente in questo album e che si incastra perfettamente nella cornice, per l’appunto, di Hustle Mixtape Vol.2. Non c’è una vera e propria sperimentazione radicale: di nuovo ci sono brani più tenebrosi, e altri più che sono più ricchi invece di campionamenti e aperture. Forse quelli che più vanno fuori dal mood dell’album sono Solo Tu e Tudo Ben. Non solo per le sonorità caldamente brasiliane, ma anche per una vena più luminosa nei rispettivi testi.
Un cerchio che si chiude
Con questo album crudo, diretto e a tratti anche ruvido, Capo Plaza chiude un cerchio cominciato con il primo Hustle Mixtape. Si legge questa cosa anche tra le stesse righe dei titoli dei brani. Il brano di apertura nel primo album era infatti Hustle e quello di chiusura Non Bastano Mai. Adesso, con l’uscita del nuovo disco, Capo Plaza non riesce a fare a meno di riferimenti anche più o meno espliciti, nominando la prima e l’ultima traccia del suo nuovo mixtape rispettivamente Nasco e Muoio Hustle e Non Basta Mai. Difficile che sia solo una coincidenza.
Ad ogni modo in quasi tutte le sue tracce, Capo Plaza adotta la scelta stilistica di alternare barre veloci a ritornelli più melodici, che di fatto lo contraddistingue. Tra le tracce che spiccano ci sono Larry Hoover, una di quelle di anticipazione dell’album insieme a Non Basta Mai e a Caramel, e Trappala. Questi due brani hanno le carte in regola per diventare delle hit. Trappala, in particolare è un vero e proprio inno alla street e, immancabilmente, alla trap italiana che fonde campionamenti psichedelici, urban e ruvidi. Hustle Mixtape Vol. 2 riconferma Capo Plaza come una voce centrale della scena trap‑drill italiana, in un progetto discografico che vanta sicuramente energia, attitudine e coerenza.
 
				 
				 
				 
				 
						 
						 
						 
						