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“Famoso”: anno zero per Sfera Ebbasta o per il rap italiano?

Il nuovo album di Sfera Ebbasta doveva esportare il rap italiano, ma potrebbe tagliare di netto il cordone che lega $€ alla scena tricolore

Autore Filippo Motti
  • Il23 Novembre 2020
“Famoso”: anno zero per Sfera Ebbasta o per il rap italiano?

Sfera Ebbasta, fonte: Instagram

Abbiamo passato mesi a interrogarci sulla portata del nuovo ambizioso disco di Sfera Ebbasta.

Complici una serie di indizi lasciati sapientemente qua e là su Instagram, $€ aveva innescato il toto-feat molto tempo prima che Famoso avesse una forma e un nome pubblico. Ora che il disco è fuori, e il pubblico ha avuto il tempo di assimilarlo – perlomeno superficialmente – possiamo abbozzare una risposta alla domanda iniziale.

Famoso: un bilancio

Il disco di Sfera rappresenta oggettivamente un evento senza precedenti per il panorama urban italiano.

È inopinabile: nessun rapper nostrano ha mai realizzato un disco dal respiro internazionale così ampio, tenendosi per di più in canna il colpo di una deluxe che rimpolperà il progetto Famoso nel futuro prossimo.

I numeri hanno dato le risposte che ci si aspettava. Giusto per citarne un paio, tutto l’album è entrato nella Top 200 Global di Spotify. Il miglior esordio spetta a Baby con J Balvin, al 36esimo posto, che è diventato anche il brano italiano più ascoltato di sempre nel mondo nelle prime 24 ore sulla piattaforma streaming svedese, con 1926614 stream. Dulcis in fundo, l’album è disco d’oro in Italia in meno di 20 ore. Probabilmente lunedì prossimo sarà platino.

Fin qui tutto torna, e per certi versi ci saremmo stupiti del contrario, vista la dimensione artistica assunta da Sfera Ebbasta negli ultimi anni: l’impatto è stato ancora una volta dirompente, e segnerà probabilmente un Avanti e un Dopo questo disco.

Una nuova era. Ma per chi?

Sì, ma per chi? Ci si potrebbe chiedere se le previsioni sull’impatto di Famoso sul game italiano non andrebbero riviste. Non perché la scena italiana sia oltre Sfera Ebbasta. Semmai, proprio per il contrario.

Quando Sfera cambiò le regole del gioco nel 2015, aveva tutto da dimostrare in patria. Sfera Ebbasta e Rockstar hanno costituito due tappe decisive in questo senso. Famoso, al contrario, rappresenta un passaggio iniziatico differente.

Il fine dell’album è chiaro: favorire il posizionamento internazionale di Sfera. Lo si evince non soltanto dai feat colossali, ma dal fatto che suona sempre più (perlomeno agli occhi dei fan) come una piacevole conferma, piuttosto che come una sorpresa spiazzante.

Famoso, da questo punto di vista, è la summa degli elementi strutturali della musica di Sfera Ebbasta, che dà il massimo in una zona di comfort sempre più luminosa ed egemonizzata. E i risultati si vedono, tra hit, prove di stile e chicche per i fan di vecchia data. Non è la sede per discutere di cinture di “disco dell’anno” in termini qualitativi o quantitativi. E il progetto, del canto suo, non si presta nemmeno a questo genere di dibattiti.

A Sfera, probabilmente, degli allori in patria non importa più così tanto. Ed è difficile dargli torto, visto come si sta muovendo e gli obiettivi posti.

In questo senso, non si percepisce in maniera particolare (ma il tempo potrebbe smentirci) la volontà di confrontarsi con il resto del game d’appartenenza tramite sperimentazioni inedite per la sua gamma di qualità, a cui non vengono riservate particolari torsioni. Quelle con cui, per intenderci, chi deve rialzarsi dopo un disco opaco cerca di forzare la propria musica. E non è il suo caso.

Cosa cambierà?

Famoso forse non cambierà il suono del rap in Italia, portandolo ad un nuovo stadio evolutivo. Quello Sfera Ebbasta l’ha già fatto. Semmai, consoliderà a livello continentale lo status dell’artista nostrano più influente degli ultimi 5 anni. La lezione (contingente) che riceve la scena, è semplicemente che si stanno giocando due competizioni diverse. Lo dice lui stesso. Zero competitors. Ed è difficile dargli torto.

Anche perché le scelte più proficue per l’immediato futuro potrebbero essere le più distanti dal gusto del pubblico rap italiano. $€ ha iniziato dai feat con Duki e Khea a mettere piede nella latin music. Una strategia portata avanti scrupolosamente tra feat e connessioni, che ora sta dando i suoi frutti.

È quello il mercato estero che guarda a Sfera con maggior interesse. Altro segno che la strada presa lo porta molto lontano dalle visioni e dai gusti più chiusi del pubblico italiano medio, tra i più avversi al dembow. Perché mai limitarsi dunque a rendere conto a quella fetta? Per certi versi, con quella parte di pubblico il cerchio si chiude proprio con $€ Freestyle. Come dire “lo faccio quando voglio, se lo voglio”. Ma c’è altro in piano.

La strada giusta per Sfera Ebbasta

Questa volta, Sfera doveva dimostrare di avere le spalle larghe per l’estero. Qualsiasi altro modus operandi avrebbe condotto al disco sbagliato al momento sbagliato.

Non è un segreto che il titolo di numero uno in Italia stia stretto da tempo al rapper. Lo fa intuire lui stesso nel suo docu-film. Famoso, in effetti, ha ben altre ambizioni: è una squadra di nomi e skills costruita per far vincere la Champions a chi spadroneggia localmente da 5 anni.

Questa è la grande differenza. XDVR e Rockstar si elevarono sulle teste dei rapper italiani come un metro di paragone con cui dialogare, sia nella ripresa che nell’emulazione. Dopo quelle release, i cloni e gli imitatori fioccavano come funghi.

Famoso non è per la scena italiana. È per Sfera. Sarà il suo anno zero. Un biglietto da visita per presentare l’upgrade che il 90% del rap italiano può solo sognare – per ora. Parafrasando A Bronx Tale, se avesse agito diversamente, avrebbe forse fatto la cosa giusta (agli occhi dei fan italiani), ma per la persona sbagliata (una realtà ormai incapace di contenerlo).

Ascolta Famoso di Sfera Ebbasta

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