Italian Portablist Battle presenta #ioscratchoacasa: la sfida fra le mura domestiche
Torna il contest dedicato a tutti i DJ del “portablism”, questa volta pensato per sfidarsi tra le mura domestiche: chi sarà il miglior scratcher d’Italia?
Un’edizione speciale con uno starter pack molto semplice: i breaks selezionati da DJ Myke, un giradischi portatile e una location a scelta fra le stanze di casa vostra. IPB – Italian Portablist Battle – che quest’anno giungerà alla quarta edizione – si rinnova con un’iniziativa flash, a causa del perdurare dello stato di quarantena che ci obbliga a stare in casa. La prima competizione italiana dedicata allo scratch su giradischi portatili vi raggiunge proprio fra le quattro mura domestiche!
#ioscratchoacasa è l’hashtag di presentazione ufficiale: ogni DJ potrà cimentarsi col suo personale strumento direttamente dal proprio salotto, camera da letto, cucina o balcone che sia, scratchando comodamente da casa. Come ogni anno, a dare una mano a tutti i partecipanti ci ha pensato DJ Myke: il producer ha pubblicato su tutte le piattaforme digitali #ioscratchoacasabreaks, una raccolta di 8 breaks pensati appositamente per questo unico round, da selezionare accuratamente e su cui poi esibirsi con le proprie routine di scratch.
La modalità di partecipazione a Italian Portablist Battle è semplicissima: ogni partecipante dovrà condividere il video della performance (della durata massima di 60 secondi) sul proprio profilo IG, taggando IPB ed inserendo l’hashtag #ioscratchoacasa.
La competizione è iniziata lo scorso lunedì per concludersi alle 23.59 del 14 aprile 2020. Il vincitore si porterà a casa una copia in vinile di Turntablist Toolz Vol. II 7″ Clear Splatter (prod. DJ Stile) ed una copia di Symmetriarum I 7″ Repress Blue (prod. Deva). La giuria d’eccezione è composta da DJ Myke, DJ Aladyn, DJ Stile e DJ Dops.
Con l’occasione, abbiamo fatto qualche domanda al fondatore di Italian Portablist Battle, DJ Myke.
IPB è giunta ormai al quarto anno di attività. Con #ioscratchoacasa la competizione si è adattata ai tempi che corrono. Che risposta avete avuto in questi anni dal pubblico e dai partecipanti?
Direi ottima, grazie all’intuizione che abbiamo avuto assieme a Stefano MarvelMex, altro fondatore di IPB. Siamo arrivati a far conoscere lo scratch a centinaia di persone, anche se preso in maniera più ludica. Prima avveniva solo fra pochissimi addetti ai lavori e con un pubblico preziosissimo – ma risicato – degli amanti e cultori del genere. C’è stato un cospicuo pubblico femminile, anche, e molti giovanissimi, per non dire proprio bambini. Quindi siamo soddisfatti.
Hai prodotto diversi breaks da utilizzare nella competizione: c’è altro che bolle in pentola in casa di DJ Myke?
Per ora posso dirvi: un mio disco nuovo, assieme ad un giovane, sconosciuto e incredibile rapper; un nuovo battlebreak con una “sorpresa” che ancora non posso svelare.
Arrivati nel 2020, che consiglio daresti, come setup, ai DJ che vogliono avvicinarsi per la prima volta alle tecniche sui giradischi?
Lo stesso consiglio che possono dare un chitarrista o un batterista arrivati al 2020: prendersi, rimediarsi, comprarsi, “rubare” uno strumento. Due giradischi con mixer (lo strumento), magari che supporti anche uno dei software che ora si usano nelle applicazioni del DJing. La fortuna è che oggi, a differenza di ieri, ce ne sono di tutti i prezzi ed il rapporto qualità-prezzo si è molto equiparato rispetto a prima, dove le cose che costavano poco erano effettivamente deludenti. Quindi, buona scelta!