Mandato d’arresto per il rapper Lil Mosey, accusato di stupro
L’artista diciannovenne di Seattle Lil Mosey non si è presentato ad un’udienza prevista mercoledì, per fatti risalenti a gennaio 2020
Guai in vista per Lil Mosey. Come riporta TMZ, sul rapper diciannovenne originario di Seattle pende un mandato d’arresto dello Stato di Washington. Il motivo? Il classe 2002 non si è presentato all’udienza fissata mercoledì presso la Lewis County Superior Court per rispondere dell’accusa di stupro di secondo grado mossa contro di lui diverse settimane fa. Una donna sostiene infatti di aver subito violenze sessuali dal rapper e da un altro uomo il 6 gennaio 2020.
La ragazza, presente con un’amica al party dove ha incontrato l’artista, ha definito consenziente il primo rapporto sessuale avuto con Lil Mosey. Ma dopo essere svenuta per l’ingente consumo di alcool, si è svegliata trovando il rapper su di lei che cercava di forzarla ad avere un ulteriore rapporto. Successivamente, dopo aver perso nuovamente i sensi, si è ridestata trovando l’altro uomo intento a fare lo stesso. Questa la dinamica riportata dalla donna nella dichiarazione giurata, a cui sono stati aggiunti i particolari sulle lesioni riportate al collo, al braccio e alle gambe.
Lil Mosey, che ora potrebbe rischiare l’ergastolo, è conosciuto in tutto il mondo grazie a hit come Blueberry Faygo (contenuta nel disco Certified Hitmaker) che conta oltre 800 milioni di stream su Spotify. Nel corso degli ultimi due anni ha messo insieme importanti collaborazioni del calibro di Gunna, Lil Baby e Trippie Redd, oltre a diversi feat con altri esponenti della nuova generazione come Lil Tecca. A fine 2020 è comparso anche nell’ultimo album di Sfera Ebbasta, Famo$o, nel pezzo Gangang.