Hip Hop

“Orbit Orbit” di Caparezza è un viaggio spaziale sul potere dell’arte e della fantasia

Il nono album del cantautore pugliese, concepito contestualmente a un fumetto, intreccia sperimentazione elettronica e racconto fantastico in un’ode all’atto creativo e all’immaginazione

  • Il4 Novembre 2025
“Orbit Orbit” di Caparezza è un viaggio spaziale sul potere dell’arte e della fantasia

Negli ultimi anni le etichette discografiche, vista l’importanza sempre maggiore dello streaming, stanno studiando diversi modi per rendere più appetibile la vendita dei formati fisici. Un album che sicuramente merita l’acquisto, in uno dei sette formati in cui è disponibile, è Orbit Orbit di Caparezza, pubblicato il 31 ottobre dalla BMG. Un piccolo investimento economico che vale la pena di fare non solo per la sua qualità musicale e testuale, ma anche perché il disco è stato concepito contestualmente a un fumetto sceneggiato dallo stesso “cantautorapper”.

Michele Salvemini, in arte Caparezza, è sempre stato un rapper sui generis. All’ego tripping e all’omologazione tematica di tanti suoi colleghi ha sempre preferito un singolare mix tra arte alta e bassa, invettive sociali e brani ironici, riflessione e divertimento. Pur mantenendo le metriche del rap, la musica di Caparezza è un caleidoscopio di hip hop, rock, reggae, elettronica, world music e teatro-canzone. Di sé ha detto: “Non mi sento un rapper, forse un cantautore. Mi piace creare un cortocircuito e stare al di fuori degli steccati”.

Mentre il rap italiano che oggi domina le classifiche è rivolto prevalentemente a un pubblico di giovanissimi, quello dell’artista pugliese è generalmente apprezzato da un’audience più adulta e consapevole. Caparezza oggi ha 52 anni, è un uomo maturo che negli ultimi anni ha attraversato una crisi umana e artistica in seguito al ben noto problema dell’acufene, a cui si è aggiunto recentemente anche quello dell’ipoacusia (cioè la perdita progressiva dell’udito).

Immaginazione e libertà

Nei precedenti dischi ha cantato di prigionia (Prisoner 709 del 2017) e di fuga (Exuvia del 2021). Caparezza racconta oggi in Orbit Orbit la sua personale visione della libertà, partendo dall’immaginazione. I quattordici brani dell’album intrecciano sperimentazione elettronica e racconto fantastico in un viaggio che unisce realtà e fantasia.

Si tratta del concept più concept che abbia mai realizzato”, ha dichiarato Caparezza. Il rapper di Molfetta ha lasciato intendere che questo suo nuovo lavoro, tra musica e fumetto, non solo chiude un’ideale trilogia, ma potrebbe addirittura essere il suo ultimo album in carriera. Augurandoci che non sia così, resta il fatto che Orbit Orbit di Caparezza è uno straordinario canto del cigno. Si tratta del suo lavoro più raffinato, compatto e compiuto dal punto di vista musicale.

L’album è fortemente influenzato dal synth pop e dallo space rock. In particolare dalle sonorità di Kraftwerk, Rockets, Ganymed, I Signori della Galassia, Space, Daniele Baldelli “Cosmic” e Giorgio Moroder, ma anche dalla drum and bass (Autovorbit) e dalla classica (Perlificat).

Caparezza - Orbit Orbit - recensione nuovo album - 2

Il progetto del fumetto

Orbit Orbit è un piacere per le orecchie, ma anche per gli occhi, se si legge contemporaneamente il fumetto allegato nelle edizioni deluxe (e venduto anche separatamente). Il volume, scritto dal cantautore e disegnato da nove illustratori di Sergio Bonelli Editore, ripercorre in quattordici capitoli l’immaginario di Caparezza per poi tradurlo in musica. Un lavoro su due binari creativi che si alimentano a vicenda: quello narrativo e quello sonoro.

Folle e colorato, divertente e allo stesso tempo intimo e personale, Orbit Orbit è un’avventura dentro e fuori il tempo e lo spazio. L’album inizia collegandosi idealmente al precedente Exuvia. Nell’ultima, omonima traccia del disco del 2021, il cantautore usciva da un bosco. Nel nuovo progetto, Caparezza prosegue il suo percorso e si ritrova in un backstage in cui tutti sanno chi è, tranne lui stesso.

Quando arriva nei camerini, l’artista di Molfetta sviene e così si formano due storie parallele. Una reale, con al centro lo “svenuto” e l’altra astrale, con “l’astronauta e viaggiatore spaziale”. Un dualismo che si snoda lungo tutte e quattordici le tracce di Orbit Orbit, fino alla “riunione” finale dell’emozionante brano Perlificat. Una sorta di catarsi che è, al tempo stesso, un’ode all’atto creativo come unica forma di salvezza. “La vera libertà è l’immaginazione. Tutte le altre libertà hanno delle contraddizioni, ma nessuno può toglierci l’immaginazione”, ha dichiarato Caparezza a proposito del significato dell’album.

I temi di Orbit Orbit di Caparezza

Orbit Orbit, attraverso la metafora del viaggio (che è soprattutto all’interno di noi stessi), racconta temi come il disincanto adulto, il tempo che passa, i rischi dell’autocommiserazione, l’arte come rifugio e la pacificazione interiore. Cuore pulsante dell’album è A Comic Book Saved My Life, un brano intimo e personale che campiona l’album d’esordio dei Rockets del 1976. In esso l’artista ripercorre tre momenti precisi della sua vita in cui il fumetto (in particolare Galaxy Express 999) è stato la sua ancora di salvezza.

Il Banditore, omaggio a Enzo Del Re, è l’unica cover realizzata da Caparezza in un album ufficiale. Un brano quasi futurista, per i suoi suoni onomatopeici che, da sempre, sono grandi protagonisti dei fumetti. Curiosity (Oltre il Bagliore) è un inno alla curiosità come motore dell’esistenza, arricchito dalla voce autentica dell’astronauta Maurizio Cheli. All’opposto, Darktar (che in inglese significa catrame) è una canzone sul personaggio negativo del fumetto, che rappresenta la parte più vittimistica dell’essere umano.

Ne Gli occhi della Mente troviamo un inaspettato campionamento del brano Deliri, interpretato da Gianni Morandi. Io Sono il Viaggio è un chiaro omaggio al sound di Giorgio Moroder e alla sua emozionante The Neverending Story (cantata da Limahl). Uno dei brani migliori di Orbit Orbit è Come la Musica Elettronica. In esso Caparezza mette in guardia la Generazione X (di cui fa parte) a non rifugiarsi nella nostalgia del passato e nella “retromania”, ma a cogliere pienamente tutte le potenzialità del presente: una pagina bianca che aspetta di essere scritta da noi. Un tema che viene affrontato anche in Autovorbit, una canzone sui ritorni che sono sempre deludenti. Ecco perché conviene andare sempre avanti, senza guardarsi indietro e senza rimpianti.

Caparezza - Orbit Orbit - recensione nuovo album - 3

L’arte come reazione alle brutture del mondo

Il brano più politico e legato all’attualità dell’album è Pathosfera. In esso, il cantautore pugliese ci invita a recuperare l’empatia e non anestetizzarci all’orrore che ogni giorno ci viene mostrato dai media. The NDE esplora l’affascinante mistero della “near death experience”, l’esperienza della pre-morte con il distacco dal proprio corpo e lo sguardo su di esso dall’esterno.

Cosmonaufrago racconta il ritorno dell’astronauta sulla Terra, prima del gran finale di Perlificat, un brano maestoso e avvolgente grazie a un’orchestra di 74 elementi. La perla viene associata all’atto creativo perché l’ostrica reagisce all’aggressione di un batterio, così come l’arte è la reazione alle brutture del mondo. Un finale luminoso ed emozionante dell’album, che invita gli ascoltatori a “perlificare”, a generare bellezza attraverso la creatività, a riappropriarsi della propria personale missione sulla Terra.

Ascolta Orbit Orbit di Caparezza

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