Guarda in anteprima il video di “Treehouse” dei Nicaragua
Il brano è il primo singolo estratto dall’album “Almost Home”, che ha come epicentro narrativo la scoperta della gravidanza della cantante Caterina
Treehouse è il nuovo singolo che anticipa il secondo album dei Nicaragua. Il progetto musicale vede l’unione di Caterina Yuka Sforza, artista italo-giapponese di esperienza musicale internazionale (voce e corista già per KT Tunstall, Andrea Laszlo De Simone, Dumbo Gets Mad, Lucio Corsi, Andrea Poggio e altri) e Yuri Tartari Pucci (chitarrista e membro fondatore dei Minnie’s), coadiuvati da Alberto Ladduca (Abe, Minnie’s). Accompagna il brano un videoclip ufficiale che vi presentiamo in anteprima.
L’album Almost Home, in uscita il 21 aprile, ha come epicentro narrativo la scoperta della gravidanza di Caterina. Un momento che i Nicaragua scelgono di raccontare attraverso la scrittura di dieci nuovi brani che, muovendosi tra suggestioni indie pop e soul, racchiudono il percorso di costruzione emotiva che la coppia ha vissuto in questi ultimi mesi. Da un lato la presa di coscienza del nuovo arrivo, dall’altro l’immagine del volo di questo bimbo che da un pianeta lontano arriva alla sua casa designata.
«Treehouse rappresenta la casa che da bambini tutti abbiamo desiderato», spiegano i Nicaragua. «Un luogo un po’ nascosto ma con una vista privilegiata sul mondo, dove puoi invitare chi vuoi e nessuno può raggiungerlo se non è invitato. Abbiamo deciso di fare uscire per primo questo pezzo perché anticipa in maniera chiara le intenzioni dell’album che arriverà in primavera. Si tratta del primo capitolo di un concept album incentrato sull’esperienza della nascita, forse della rinascita. Di certo di qualcosa che è destinato a crescere assieme a noi».
Girato e montato da Enrico Cerovac, il videoclip di Treehouse è un racconto visivo che lascia trapelare l’atmosfera delle registrazioni in mezzo alla natura. Racconta il duo: «Assieme ad Alberto Ladduca, che ha prodotto tutto il disco, ci siamo rinchiusi nella nostra casetta sul Lago d’Orta per concentrarci ed essere ispirati dai boschi. È in questo contesto di fuoco a legna e musica, ma anche di delicatezza data dalla gravidanza di Cate, che Enrico ha puntato l’obbiettivo della sua Super8. Girare in pellicola ha ricreato il fascino di questo momento in bilico tra il prima e il dopo».