Filo Vals e il suo primo disco in quattro lingue: «Come un interrail»
Abbiamo chiesto a Filo Vals di raccontarci il progetto, che come un tappeto volante musicale è capace di trasportarci fino in Centro America

Filo Vals / ph: Fabrizio Cestari
È uscito oggi Filo Vals (Papaya Records / Sony Music), il primo progetto discografico omonimo del talentuoso cantautore romano. L’artista ha scelto coraggiosamente di presentarsi con un disco poliglotta.
L’album prodotto insieme a Iacopo Sinigaglia, infatti, è scritto in quattro lingue: «Viaggiare è sempre stata la mia passione e studiare il francese, l’inglese o lo spagnolo era il modo migliore per conoscere gli altri e superare quei muri che tanti vorrebbero costruire», scrive su Instagram.
È lo stesso Filo Vals a presentarci in esclusiva lo spirito che attraversa l’album: «Mi piace pensare a questo disco come fosse un viaggio, una sorta di Interrail contaminato anche da sonorità centro e sudamericane. Proprio come in un viaggio infatti, incontrerete diverse culture, colori e sonorità».
In un momento storico in cui molti progetti discografici escono semplicemente come riempitivi per sopravvivere in attesa che la fine della pandemia ci restituisca in-store e concerti in presenza, Filo Vals ha voluto mettere il disco al servizio di un fine ben preciso: «L’obiettivo di questo progetto è quello di contribuire, seppur nel suo piccolo, a divulgare un’identità europea che trascende quella delle Istituzioni e della Politica, ma arriva attraverso la semplice quotidianità raccontata dalla musica leggera».